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Tratto da “Il Secolo XIX” del 08/06/2007

 

Un network, un circuito che colleghi in un'unica offerta turistica i giardini storici della Liguria, pubblici e privati. "Un Mare di Giardini" è il progetto che l'assessore al Turismo della Regione, Margherita Bozzano, presenterà mercoledì prossimo, a Villa Hanbury di Ventimiglia, ai proprietari e ai curatori di una trentina di parchi e giardini. L'idea è quella di avvicinare all'architettura "verde", che in Liguria annovera autentici gioielli solo in parte conosciuti, un turismo che normalmente non va al di là delle attrazioni balneari e di quelle museali, ma anche di aprire la regione a quei flussi di visitatori stranieri – del Nord e Centro Europa soprattutto - da sempre molto sensibili al fascino e al contenuto culturale di un parco all'inglese o di un giardino all'italiana. Che esista un mercato interessante per l'architettura verde lo ha dimostrato Judith Wade, una signora inglese che da trent'anni vive in Italia. Sua l'idea di creare un network che legasse con un filo comune gli spazi verdi di ville private e storici monumenti, aprendo i cancelli al pubblico e facendo rivivere i giardini anche attraverso eventi, concerti, rappresentazioni. In una decina d'anni "Grandi Giardini Italiani" (www.grandigiardini. it), circuito di giardini storici di elevato contenuto stilistico, botanico e architettonico, è diventato il più grande museo all'aperto di tutta Europa. Nel marzo del 1998 al circuito creato da Mrs. Wade  partecipavano 15 giardini privati sparsi per il Paese. Oggi i 64 giardini del network hanno superato i 5,4 milioni di presenze l'anno. E il club, col tempo, ha inserito anche importanti giardini pubblici.

L'idea di Margherita Bozzano è ora quella di creare, con la consulenza di "Grandi Giardini Italiani", un circuito ligure, il più ampio possibile, da offrire sul mercato internazionale come un unico prodotto turistico. Esiste già una lista provvisoria (che i promotori sperano di incrementare) di una ventina di giardini, tutti aperti al pubblico, che si caratterizzano per rilevanza storica o per interesse botanico, per valenza artistica o per impatto scenografo. Cinque si trovano nel comune di Genova: oltre ai Parchi di Nervi, i giardini delle ville Brignole Sale "Duchessa di Galliera" a Voltri, Durazzo Pallavicini a Pegli, Doria Pamphili "Villa del Principe", a Fassolo, Brignole Sale ad Albaro. Quattro in provincia di Genova: Villa Serra di Comago a Sant'Olcese,Villa Negretto Cambiaso ad Arenzano, Villa Durazzo a Santa Margherita, La Cervara a Portofino. Nel Savonese si colloca Villa Faraggiana, ad AlbissolaMarina, mentre nell'area spezzina si trovano tre giardini: Villa Marigola di San Terenzio (Lerici), La Marrana a Lerici e il Parco Botanico di Monte Marcello. Sei i giardini in provincia di Imperia, di cui tre a Bordighera (Giardino Esotico Pallanca, Villa Garnier, Fondazione Pompeo Mariani), uno a Sanremo (Villa Nobel), due a Ventimiglia (Villa Hanbury e Villa Piacenza Boccanegra). Alcune dimore sono di grande valore storico, come la Villa Doria Panphili, che appartiene tuttora agli eredi di Andrea Doria, l'ammiraglio genovese che nel 1500 poteva permettersi di ospitarvi l'imperatore di Spagna O come l'Abbazia della Cervara, dal delizioso giardino all'italiana delimitato in un angolo da una piccola torre dove restò alcuni giorni prigioniero il re di Francia Francesco I. Altre conservano preziosi giacimenti botanici, come VillaHambury, a Ventimiglia, località dove si trova anche un altro gioiello, assai meno conosciuto, Villa Piacenza Boccanegra, di proprietà della famiglia di imprenditori tessili, già appartenuta ai Biancheri e quindi a Ellen Willmott: qui, su un parco di quattro ettari e mezzo che si affaccia sul mare, piante grasse ed esotiche si affiancano alla flora mediterranea e ai roseti. Altri giardini, ancora, hanno un'impronta più culturale e artistica, come nel caso del Parco della Marrana a Montemarcello, che, grazie alla passione di due collezionisti, Grazia e Gianni Bolongaro, è divenuto un contenitore d'arte a cielo aperto. Dal 1997, quando fu inaugurata la prima mostra, dell'iraniano Hossein Golba, si sono succeduti 18 artisti con 34 opere.

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