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Via Garibaldi e il suo polo museale

Via Garibaldi

Via Garibaldi, la “Strada Nuova” di metà XVI secolo, detta anche “la Via Aurea”, con i suoi splendidi palazzi, è una delle strade dal punto di vista architettonico più interessanti del mondo. Aperta dopo il 1550 per raccogliere in un ambiente unitario le maggiori famiglie della città, fu chiamata originariamente per il fasto dei suoi edifici “via aurea” e poi per secoli “via nuova delli palazzi” finché, sul finire dell’800, la municipalità decise di intitolarla al nome dell’eroe nazionale Giuseppe Garibaldi.
E’ in effetti questa strada una complessa antologia che ripete in chiave rinascimentale, e su una scala di particolare grandiosità, quel costante carattere privatistico che è presente fin nelle più lontane origini della Genova medievale e per il quale le grandi famiglie della città hanno sempre aspirato ad aggrupparsi in quartieri via via più grandiosi quanto a splendore e fasto architettonico. Rubens tanto si stupì per questi palazzi e per la loro modernità da riunire in un volume i disegni perché fossero di esempio alle grandi famiglie di Anversa.
Oggi i suoi 14 palazzi ospitano, il Municipio, importanti banche, clubs, circoli culturali, antiquari, negozi, uffici pubblici e privati.
Via Garibaldi è il punto di partenza ideale per la visita del Centro Storico che è il più vasto d’Italia e d’Europa, dopo quello di Venezia, e che nel suo complesso è giunto intatto fino ai nostri giorni.

In via Garibaldi hanno sede due fra le principali pinacoteche e quadrerie cittadine - la Galleria di Palazzo Bianco e la Galleria di Palazzo Rosso (così denominati a causa del colore delle loro facciate esterne) - che assieme al Palazzo Doria Tursi, sede del Comune, costituiscono il polo dei Musei di Strada Nuova.
Completamente pedonale e resa ancora più affascinante da una serie di lavori realizzati nel 2004 e da un suggestivo allestimento di combinazioni di luci, Via Garibaldi/Strada Nuova è oggi una delle classiche vie del passeggio domenicale e meta imprescindibile per ogni turista.
Dal 13 luglio 2006 è inserita - insieme a tutto il sistema dei Palazzi dei Rolli - fra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Musei di Strada Nuova

Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi, capolavori della cultura architettonica e abitativa genovese, si presentano riuniti in un unico e coerente percorso espositivo dedicato all’arte antica in Strada Nuova, Patrimonio dell’Umanità Unesco.

PALAZZO ROSSO
Dimora-museo seicentesca, in ambienti di notevole interesse architettonico e decorativo, ospita gli arredi storici e le collezioni d’arte della famiglia Brignole-Sale. Opere di Van Dick, Durer, Guercino, Veronese, Reni, Preti e Strozzi. Nelle nuove sale arricchite da mobili di grande pregio sono presentati dipinti e, a rotazione, disegni e stampe (Guercino, Cambiaso, Caracci, Reni). Sono fruibili l’Auditorium dei Musei di Strada Nuova ed il Centro di documentazione per la Storia, l’Arte, l’Immagine di Genova.
È possibile raggiungere il belvedere, in posizione dominante sull’intero Centro Storico, con il nuovo ascensore panoramico.

PALAZZO BIANCO
La Pinacoteca, arricchita da nuove sale, offre uno spaccato ricco e articolato della produzione pittorica italiana (Veronese, Filippino Lippi, Caravaggio, Procaccino, Morazzone), fiamminga (Memling, David, Massys, Rubens, Van Dyck) e genovese dalla fine del ‘400 al ‘700. il primo ammezzato del palazzo ospita il DVJ Damasco Velluto Jeans/ Centro Studi Tessuto Moda, con mostre ed eventi dedicate all’arte tessile.

PALAZZO TURSI
Costruito nel Secolo dei Genovesi, oltre ad ospitare le sale di rappresentanza del Sindaco, accoglie ora l’esposizione della Galleria di Palazzo Bianco. Nelle sale monumentali pezzi celeberrimi come il Guarneri del Gesù, violino appartenuto a Paganini. L’allestimento definitivo presenta un’inedita esposizione di opere d’arte decorativa (arazzi, mobilio, ceramiche liguri, tra le quali spicca l’importante corredo delle farmacie degli antichi ospedali genovesi), oltre alla raccolta delle monete, dei pesi e delle misure ufficiali dell’antica Repubblica di Genova.

Nota:
Rielaborazione di dati ed informazioni tratte da www.comune.genova.it; www.apt.genova.it; www.wikipedia.it