News di Pandora

>>ARCHIVIO NEWS<<

Ultima foto inviata

Ultima Foto Inviata
Autore: ENZO PEDROCCO

Alcune pagine di questo sito contengono delle animazioni in Flash.
Per scaricare il plug-in (gratuito) usa il seguente link:
Macromedia


Sei in:
  1. Home Page[http://www.feem-project.net/pandora/index.php]
  2. Informarsi[http://www.feem-project.net/pandora/scheda.php?ids=1]
  3. Sviluppo Sostenibile[http://www.feem-project.net/pandora/scheda.php?ids=4]
  4. Società[http://www.feem-project.net/pandora/scheda.php?ids=40]
  5. Qualità della Vita

News della sezione Qualità della Vita

17/01/2005 - San Polo, scoppia una tubatura

Tratto da "Il Gazzettino" del 17 gennaio 2005

Dopo lo scoppio della tubatura di San Lio, che venerdì poco dopo mezzogiorno aveva allagato tutto il campo e parte delle calli vicine, un'altra tubatura dell'acqua si rompe in centro storico. Sabato sera, in campo San Polo, i tecnici di Vesta sono stati costretti ad intervenire a causa della rottura di una condotta idrica, che li ha costretti a lavorare al buio per scovare e riparare il guasto.

News correlata a: [ Qualità della Vita ]

 

16/01/2005 - L'ondata a San Lio ha deformato il campo

Tratto da "Il Gazzettino" del 16 Gennaio 2005

Il giorno dopo lo scoppio della tubatura dell'acqua nella zona di San Lio, nel sestiere di Castello, si contano i danni e si cerca di salvare il salvabile, ripulendo i negozi dallo strato di fango, spesso qualche centimetro che è rimasto a terra dopo il deflusso dell'acqua.
Di certo quello che è successo venerdì a San Lio residenti e commercianti lo ricorderanno a lungo. La rottura di una delle tubature portanti del più antico (o vecchio?) acquedotto veneziano, risalente addirittura alla fine dell'800, ha provocato danni per svariate migliaia di euro.
Ma l'improvviso allagamento della Calle al ponte di Sant'Antonio, con l'apertura di una profonda voragine lunga alcuni metri, ha avuto conseguenze anche sulla conformazione del campo che ieri appariva visibilmente deformato.
Alcuni esercenti ricordano un episodio simile accaduto una trentina di anni fa, ma in quella occasione la rottura avvenne durante la notte e le conseguenze furono meno gravi. Ieri in mattinata i vigili urbani hanno effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni della zona e hanno trovato ancora molti negozi chiusi.
News correlata a: [ Qualità della Vita ]

 

15/01/2005 - Esplode la tubatura: acqua e fango a San Lio

Tratto da il Gazzettino del 15 Gennaio 2005

Scoppia un tubatura, acqua alta a San Lio. Attimi di panico ieri in calle al ponte di Sant'Antonio: verso le 12.20 un rivolo di acqua ha fatto capolino tra i masegni. Nessuna delle tre persone che passavano in quel momento ci ha fatto caso. Dopo pochi secondi però alcuni masegni del selciato si sono sollevati, spinti da quello che sembrava un vero torrente in piena. Le tre persone sono corse a ripararsi sulle scale di un ufficio situato a fianco della farmacia "Al pellegrino", mentre farmacista e commercianti hanno cercato di fermare in tutti i modi l'allagamento improvviso delle loro attività. L'acqua ha invaso velocissimamente la calle, i negozi della zona, campo San Lio, ed è corsa, trascinando con sè fango e pantegane, spingendosi fino al Ponte delle Paste da un lato, campo della Fava dall'altro. Quindi è scesa lungo San Lio fino a Calle del Paradiso.
Immediato l'intervento dei vigili del fuoco e della polizia municipale che hanno transennato la zona, dirottando il traffico. Sono occorsi però quarantacinque minuti agli operatori Vesta della rete idrica veneziana per riuscire a fermare l'acqua, chiudendo le tubature a San Bartolomeo, e causando necessariamente disagio ai residenti nell'area prospiciente il campo, rimasti fino alle 19.50 a secco. Il lavoro è proseguito senza sosta: la tubatura di ghisa rotta, assai vecchiotta, era collocata in profondità. Discreti disagi e danni anche ai negozianti: oltre all'acqua nei negozi è entrata una gran quantità di fango ed è stato necessario l'utilizzo di badili e carriole per pulire. Sul posto anche dei tecnici dell'Italgas per verificare eventuali danni alle tubature del gas.
Il traffico nell'area della Calle al Ponte di Sant'Antonio è rimasto interrotto fino a quasi le ore 20. Solo la farmacia dei dottori Mantoan, con la collaborazione della polizia municipale, ha garantito il suo servizio di consegna di farmaci già prenotati.
News correlata a: [ Qualità della Vita ]

 

15/01/2005 - Il "bisognino" di Fido insudicia calli e campi

Tratto da il Gazzettino del 15 Gennaio 2005 - pag. IV

Su una cosa sono tutti d'accordo: è una questione di buona educazione e civiltà. Proprio per questo la soluzione del problema è estremamente difficile. Può sembrare quasi una banalità, ma per chi ogni giorno è costretto a stare attento a dove mette i piedi e deve fare le gimkane tra gli escrementi dei cani per non rovinarsi le scarpe (nella migliore delle ipotesi) ma anche per evitare di prendere una brutta caduta (come è avvenuto esattamente un anno fa ad una signora venezia na di 69 anni che ci ha rimesso femore e polso), non c'è proprio nulla da ridere. La battaglia contro i "ricordini" lasciati impunemente dai cani (o, meglio, dai loro padroni), nelle calli e nei campi della città lagunare,è un problema serio. Nell'ultimo periodo, poi, la situazione è peggiorata. Lo testioniano le numerose segnalazioni che giungono in redazione. Telefonate di cittadini esasperati che denunciano il degrado in molte zone, da Campo della Maddalena a Sant'Aponal, da San Marco al Rialto fino a a San Bartolomeo. Qualche volta sono i negozianti che, esausti, si occupano personalmente della pulizia. A Venezia c'è un cane ogni 8 abitanti. Facendo due calcoli sono circa 7500. Qualche tempo fa fu proposta una tassa ai possessori di animali con cui finanziare il servizio di pulizia degli escrementi. Ipotesi immediatamente bocciata. Ma se non ci pensa il padrone a rimuovere il "bisognino", chi deve farlo?
«I nostri operatori - fanno sapere dalla Vesta - non portano via gli escrementi né buttano la segatura. E' chiaro che in alcuni casi li raccolgono, ma soltanto se sono già secchi. A essere sporcate sono soprattutto le calli più isolate, più nascoste, dove le persone portano gli animali e poi spariscono».
E i vigili urbani? Forse non tutti sanno che esiste uno specifico Regolamento comunale che prevede una multa dai 70 euro in su per chi non si ferma a raccogliere gli escrementi.Il fatto è - spiegano dalla polizia municipale - che sorprendere in flagrante i padroni dei cani proprio nel momento in cui i loro amici a quattro zampe lordano le strade è quasi impossibile a meno che non ci sia una pattuglia sempre impegnata in questo particolare servizio. Una cosa piuttosto improbabile, considerando la mole di lavoro e il personale a disposizione. Nel 2004 la sezione di polizia urbana dei vigili ha elevato una decina di contravvenzioni, la stragrande maggioranza delle quali nel centro storico. Sono numerose le proteste dei residenti che arrivano in Comando.
News correlata a: [ Qualità della Vita ] [ Rifiuti ] [ Inquinamento ]

 

15/01/2005 - Il termine scientifico è Rattus Norvegicus

Tratto da il Gazzettino del 15 gennaio 2005 - pag. IV

Il termine scientifico è Rattus Norvegicus. Più comunemente è conosciuta come "pantegana". A parte questo, qualsiasi sia il nome con cui si vuole definirla la sostanza non cambia: la pantegana è il "terrore" dei venezia ni. Non solo perchè la vista del diffuso roditore non è sicuramente gradita all'occhio, ma anche perchè i rischi sono quelli di contrarre malattie come la leptospirosi, il colera, il tifo murino, la salmonellosi e la peste.Il fenomeno di espansione dei ratti di fogna ha preso piede a Fondamente Nove da qualche anno a questa parte, da quando, cioè, si è assistito a un esponenziale moltiplicarsi di colonie di ratti. Ben distinguibili al mattino presto, verso le 5, o alla sera, dopo le 22 perchè, come risaputo, la loro vista è ridotta e adatta al buio. Il grave è che la zona di Fondamente Nove ne è letteralmente invasa. Grosse e indomite pantegane scorrazzano lungo la fondamenta, all'interno e all'esterno degli attracchi Actv, sulle passerelle dei pontili, sui gradini delle scalinata marmorea, si arrampicano agilmente sulle reti dei cestini dei rifiuti alla ricerca di cibo. «Non sono pantegane, sono veri e propri gatti» è il commento immediato di chi è solito prendere un mezzo Actv la sera. In particolare verso Murano, perchè il pontile è un viavai di roditori. «Forse hanno qualche parente a Murano e prima o poi le vedremo salire su un vaporetto...».La frase buttata là per scherzo da qualche giovane è sintomo invece che i roditori si stanno abituando all'uomo, mentre una volta bastava battere il piede per terra perchè scappassero intimorite. Oggi la presenza dei ratti si spinge anche all'interno dei pontili galleggianti, tanto che non capita di rado, soprattutto in estate, di assistere a scene di improvvisi fuggifuggi generali. E dalle attività commerciali della zona scaturiscono aneddoti e qualche constatazione: che la fondamenta sta crollando (l'intervento da parte del Consorzio Venezia Nuova sul tratto non partirà prima della fine del 2006) e che ci sono pochi cestini per la raccolta dei rifiuti, i quali ogni domenica traboccano di rifiuti (ma Vesta ricorda che per tutta Venezia ne sono sparsi un migliaio).Il titolare dell'edicola all'angolo spiega che bisogna stare attenti a non lasciare scatole per terra oppure usare l'accortezza di dare un calcio alle scatole prima di raccoglierle. Nei bar della zona gli addetti ai lavori suggeriscono una raccolta delle immondizie anche nei giorni festivi, considerata l'entità del problema. Abituati ai roditori anche i dipendenti di Actv, che incontrano i ratti dall'alba alla notte, in qualsiasi stagione. «Se non ci fossero sarebbe meglio» afferma un pilota che racconta di come le pantegane si arrampichino sui cestini alla ricerca di cibo, oppure di quando un operatore ecologico, spazzando i rifiuti vicino a un cestino, si sia trovato con un ratto che correva su per il manico della scopa. Racconti da brividi. Come quando si diceva che per ogni abitante ci fossero sette ratti. Ma oggi forse sarebbe più corretto capovolgere la frase e dire che ogni sette ratti c'è (forse) un abitante.
News correlata a: [ Qualità della Vita ]

 

1  2  3  4  5  6  7  8  9 
Totale News Inserite:41