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Autore: ENZO PEDROCCO

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Progetti e ricerche su Venezia

I lavori per la salvaguardia dell'isola di S. Erasmo: i possibili scenari .
Progetto di ricerca della Fondazione Eni Enrico Mattei

S. Erasmo è, dopo Venezia, l’isola più grande della laguna, situata fra Lido e Punta Sabbioni, nella parte centro-nord della laguna. S. Erasmo è caratterizzato da un ambiente rurale formato da distese verdi delimitati da canali e arbusti. In seguito all' accordo tra MAV, Comune di Venezia e Regione Veneto è stato elaborato un programma di lavori pubblici per la tutela e la salvaguardia ambientale e morfologica dell'isola. I cantieri per il progetto, approvato nel 2000, sono stati avviati nel mese di marzo del 2001. Per esplorare le percezioni e le aspettative della comunità locale e per individuare e analizzare i possibili scenari di sviluppo dell’isola sono state svolte dalla Fondazione Eni Enrico Mattei interviste con differenti stakeholders . L’indagine è stata effettuata nel 2001 (con i lavori in fase di avvio) e ripetuta nel 2004 (con alcune opere già ultimate ed altre delineate nella loro conformazione) con un questionario in parte simile. La ricerca non è ancora stata conclusa. Per ulteriori informazioni e approfondimenti contatta la Fondazione Eni Enrico Mattei

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Il MO.S.E. (Modulo Sperimentale Elettromeccanico)

L’impulso all’opera è stato dato dopo che il 4 novembre 1966 una mareggiata di quasi due metri sommerse completamente la città e provocò danni enormi al cordone litoraneo, la sottile striscia di terra lunga 50 chilometri che difende la Laguna dall’Adriatico. Il sistema MO.S.E. prevede la chiusura temporanea di tutte e tre le bocche di porto attraverso una schiera di paratie mobili installate sul fondale. In condizioni normali di marea queste “porte metalliche”, piene d'acqua, resteranno adagiate nelle strutture di alloggiamento realizzate sul fondo. In caso di marea superiore ai 110 cm le paratoie, svuotate dall'acqua mediante immissione di aria compressa, si dovrebbero sollevare, ruotando attorno all'asse delle cerniere, isolando temporaneamente la laguna dal mare. Il MO.S.E., nato da un concorso di idee come risposta al problema dell’acqua alta a Venezia, ha avuto una lunga vita travagliata e ancora oggi incontra l’opposizione di ambientalisti, cittadini e amministratori timorosi che questa poderosa struttura possa arrecare all’ecosistema lagunare danni molto maggiori dei reali benefici. Per approfondimenti sul progetto, sui costi e sui tempi di realizzazione consulta il sito del Consorzio Venezia Nuova alla pagina http://www.www.salve.it/it/soluzioni/acque/f_mose.htm

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Il Parco della Laguna

La vicenda del Parco della Laguna di Venezia si può far risalire al 1962, quando lo IUCN promosse una campagna in favore della conservazione delle zone umide e inserì la Laguna di Venezia al primo posto, tra le zone umide italiane, nell’Elenco delle zone umide di importanza internazionale. Veniva dunque riconosciuta l’importanza e la necessità di una tutela efficace e mirata. Ebbe così inizio un lungo processo fatto di proposte e dibattiti finalizzati all’istituzione di un Parco nella Laguna di Venezia. Tale processo prese avvio nel 1983 quando il Comune istituì un’apposita commissione tecnico-scientifica con lo scopo di redigere una proposta di Parco nella Laguna. Emersero però subito molti problemi legati alla difficoltà di stabilire i caratteri del Parco e gli obiettivi primari di salvaguardia, nonché difficoltà legate alla presenza di un ambiente con caratteristiche sia naturali che artificiali e quindi di difficile definizione. 
Tra il 1987 e il 1995 furono presentati tre disegni di legge per la creazione del Parco ma non seguì una concreta azione da parte della Regione Veneto.
Già nella legge regionale n° 40 del 1984, “Nuove norme per l’istituzione di parchi e riserve naturali regionali”, la Laguna di Venezia era ritenuta tra gli ambiti per l’istituzione di parchi e riserve naturali. Tale legge rinviava ai piani d’area l’individuazione dei siti da porre sotto tutela. Così sia il PTRC che il PALAV stabilirono che la Laguna rientrasse negli ambiti per l’istituzione di parchi e riserve naturali e diedero indicazione sulle direttive alle quali il piano ambientale del parco deve attenersi. Il PALAV però è uno strumento di pianificazione generale e non direttamente attuativo e quindi demanda alle amministrazioni locali competenti la gestione dei singoli interventi, dando solo delle indicazioni di carattere generale. Così per evitare le polemiche dovute all’ulteriore azione di rinvio della questione del Parco, il Consiglio regionale approvò contestualmente al PALAV un Ordine del giorno con il Provvedimento n° 1091 del 7 marzo 1995 in cui si affermò “l’assoluta necessità di giungere in tempi brevi all’istituzione del Parco della Laguna di Venezia”. 
Nel 1996 fu costituito un Comitato promotore con lo scopo di formulare una legge d’iniziativa popolare per l’istituzione del Parco. Il Forum per la Laguna di Venezia diventò il principale animatore del Comitato e inoltre vi aderirono ben presto molti rappresentanti del mondo accademico e dell’associazionismo veneziano. L’obiettivo principale era quello di coinvolgere quanto più possibile tutti i cittadini ed ottenere il loro consenso. La proposta venne depositata il 9 Ottobre 1997 presso il Consiglio Regionale Veneto, ma tale proposta non fu mai inserita nell’ordine del giorno del Consiglio Regionale.
Nel 2002 l’Amministrazione Comunale di Venezia intraprese un’azione su scala locale decretando l’istituzione del Parco. Ciò coerentemente con l’articolo 27 della Legge Regionale 40/84, “Nuove norme per la istituzione di parchi e riserve naturali regionali” che prevede che “Le Province, le Comunità Montane, i Comuni e i loro Consorzi, nonché le comunità familiari montane (…) possono istituire nel proprio territorio (…) parchi e riserve regionali di interesse locale (…). L’individuazione del parco o della riserva è fatta da enti di cui al precedente comma nel rispettivo strumento territoriale o urbanistico generale, che deve contenere altresì la delimitazione della zona”. In base a tali disposizioni la Giunta Comunale ha avviato l’iter di istituzione di un “Parco di interesse locale nell’area della laguna Nord”.
L’Amministrazione Comunale, con delibera del Consiglio Comunale n° 99 del 8/9 luglio 2003, “Approvazione dell’Istituzione Parco della Laguna e del suo Regolamento”, ha sancito l’esistenza dell’“Istituzione Parco della Laguna” al fine di tutelare e valorizzare il territorio della Laguna Nord dal punto di vista ambientale e socio-economico e al fine di gestire in maniera unitaria e sostenibile tutti i beni di proprietà che si trovano nella Laguna Nord e ottenuti in concessione dall’Istituzione medesima, come l’Isola della Certosa, l’isola del Lazzaretto Nuovo; la Torre Massimiliana e il Ridotto di S. Erasmo; il Forte di Mazzorbetto. La nuova Istituzione è stata chiamata “Parco della Laguna” proprio per iniziare a far circolare e consolidare nella popolazione locale l’idea del Parco e per avviare i lavori di quello che sarà in futuro l’Ente di gestione del Parco.

Il 13 settembre 2004 è stata approvata dal Consiglio Comunale la Variante al PRG per la Laguna e le isole minori. In tale variante è stato inserito il perimetro del Parco e quindi con questa Variante, il PRG del Comune di Venezia viene esteso per la prima volta alla parte di territorio occupata dalla laguna, al dì là delle isole stabilmente abitate ed oltre il margine delle terre emerse.
Attualmente ci si sta orientando verso la creazione di un Parco Nazionale dell’intero territorio lagunare. A tal scopo il 4 Giugno 2007, presso il Museo di Scienze Naturali di Venezia, è stata presentata la proposta di legge d'iniziativa parlamentare per l'istituzione del Parco Nazionale di tutta la Laguna di Venezia, conformemente alla legge nazionale sulle Aree Protette (L. 394/1991). L’idea è quella di giungere in tempi brevi all’istituzione di un Ente Parco e superare la disgregazione esistente tra i diversi livelli amministrativi competenti e gestire così i numerosi vincoli già esistenti in un’ottica di coerenza e sviluppo, anche economico, specialmente nei settori della ricerca e dell’innovazione. 
 
Per ulteriori informazioni visita il sito della Direzione Centrale Ambiente e Sicurezza del Territorio del Comune di Venezia.

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La pesca nella laguna di Venezia: un percorso di sostenibilità nel recupero delle tradizioni.
Progetto di ricerca della Fondazione Eni Enrico Mattei

Lo studio si propone di fare il punto sullo stato dell'arte della pesca artigianale in laguna di Venezia. Vengono brevemente descritte le attività di pesca artigianale e di vallicoltura, gli attrezzi utilizzati, nonché alcuni aspetti storici e legislativi. La pesca artigianale, se si fa eccezione per la motorizzazione delle imbarcazioni avvenuta intorno agli anni 60, ha subito pochi cambiamenti nel corso degli anni. Si tratta di uno sfruttamento delle risorse che produce un basso impatto e che tuttavia sembra ancora assicurare un discreto guadagno agli operatori. L’introduzione negli anni ’80 del “caparossolo”, bivalve alloctono, a la sua successiva esplosione demografica hanno sensibilmente intaccato l’equilibrio preesistente. Lo sfruttamento di questa risorsa con tecniche ad elevato impatto ambientale ha condotto ad una pesca di tipo “semindustriale” che ha scardinato l’intero sistema della pesca nella laguna di Venezia e creato forti conflitti tra i pescatori tradizionali e quellio di "caparossolo". Per ulteriori informazioni e approfondimenti contattare la Fondazione Eni Enrico Mattei

Progetto Correlato a: [ Pesca ] [ Ambiente ] [ Sviluppo Sostenibile ] [ Tradizioni ]

 

La sublagunare della Laguna

Il traffico da e per Venezia e la mobilità interna è sempre stato un’annosa questione per la città… Una risposta a tale problema potrebbe essere il progetto della Sublagunare che dovrebbe collegare l'aeroporto di Tessera all'Arsenale in soli dodici minuti. L’idea presentata da un pool di imprese e di banche guidato dall'Actv, l'azienda dei trasporti veneziana, prevede un metrò-navetta, integrato con una linea di tram e con il sistema metropolitano di superficie, che sfreccerà sotto la laguna con tre carrozze della capacità di 200/300 passeggeri ed una frequenza di 7/8 passaggi all'ora. La nuova opera sara', quindi, una prosecuzione del tram di terraferma e passera' con gli stessi vagoni in un tubo di oltre cinque metri di diametro posto ad almeno 15 metri di profondita'. I tempi di realizzazione sono di 5 anni e il costo complessivo e' stimato in 367 milioni di euro (Fonte: ANSAweb). L'opera è stata inserita dal Consiglio comunale nel febbraio 2002 nel programma triennale di lavori pubblici e poi dichiarata di pubblico interesse dalla Giunta. Un'opera affascinante, che renderebbe forse Venezia più “vicina” alle altre grandi realtà urbane della terraferma… Se è indubbia la valenza del progetto per decongestionare il traffico (soprattutto primaverile ed estivo) di Piazzale Roma ed accellerare il collegamento con l’entroterra produttivo della Provincia non si è tuttavia altrettanto certi dell’impatto che tale opera potrebbe avere sull’ecosistema lagunare e, non meno importante, sul tessuto urbano e sociale del Centro Storico caratterizzato, soprattutto in prossimimtà delle Fondamenta Nuove, da una struttura viaria forse inadatta ad “accogliere” circa 1600-2000 persone ogni ora. Per ora, quindi, si continua a discutere…

Progetto Correlato a: [ Trasporti ]

 

La valutazione economica degli interventi di salvaguardia ambientale nelle isole della laguna di Venezia.
Progetto di ricerca del CORILA cofinanziato dalla Fondazione Eni Enrico Mattei

L’analisi del valore immobiliare e dei fattori che concorrono alla sua formazione sono strumenti molto utili per individuare e valutare l’apprezzamento sociale degli interventi volti a tutelare le risorse ambientali, visto che l’abitazione è un bene complesso il cui valore dipende da numerosi fattori, fra i quali occupa un posto non secondario la qualità dell’ambiente e dei servizi presenti nelle vicinanze. Questo lavoro si propone di elaborare una metodologia di valutazione spazialmente distribuita dell’apprezzamento sociale di questi interventi, a partire dalla messa a punto di funzioni di valore di tipo "edonico-gerarchico" in grado di valutare l’effetto di miglioramenti urbanistici e/o ambientali sul valore immobiliare. La ricerca si propone inoltre di applicare la metodologia sviluppata ad un caso studio pilota costituito dalle isole di Burano, Murano e Sant’Erasmo, nell’ambito di un sistema informativo geografico (GIS) di notevole dettaglio (singolo edificio), appositamente costituito.
La ricerca utilizza un modello di valutazione multiattributo con cui costruire una funzione di valore a partire da giudizi di esperti, calibrati con dati di mercato disponibili. La funzione di valore viene stimata in due fasi successive: la prima consiste nel creare un ranking dei beni oggetto di valutazione tramite un indicatore ricavato dalla ponderazione gerarchizzata delle caratteristiche del bene; la seconda consiste nello stimare una funzione che, a partire dall’indicatore calcolato nella fase precedente, consenta di esplicitare una misura monetaria del valore a partire dai dati sulle recenti transazioni.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti contattare la Fondazione Eni Enrico Mattei oppure il CORILA


Progetto Correlato a: [ Economia ]

 

Lavori per la salvaguardia di Venezia.

La maggior parte dei lavori per la salvaguardia di Venezia e per la difesa della città dall’erosione sono coordinati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti-Magistrato delle Acque e concretamente realizzati dal “Consorzio Venezia Nuova” e dalla società “Insula S.p.A”. (società per la manutenzione urbana costituita dal Comune di Venezia con la partecipazione di Vesta s.p.a., Enel.Hydro, Italgas e Telecom Italia). Il sistema degli interventi di competenza della Stato e quindi gestiti dal Consorzio Venezia Nuova riguardano in modo particolare: il miglioramento della qualità delle acque e dei sedimenti, la protezione e ricostruzione di strutture tipiche della laguna, la realizzazione del sistema MO.S.E., la ricostruzione di spiagge e dune costiere per la difesa dalle mareggiate. La società Insula S.p.A. si occupa invece, in modo particolare, di attività per la manutenzione urbana attraverso un programma di interventi nella città storica e nelle isole denominato "Progetto integrato rii". La manutenzione urbana di Venezia e delle sue isole si attua mediante una serie d'interventi miranti a salvaguardare l'integrità fisica delle fondamenta degli immobili, e a migliorare la qualità igienico-sanitaria della città risanando i rii e i luoghi della viabilità pedonale. Approfondimenti e dettagli sui lavori realizzati, in corso d'opera o in fase di progettazione del CVN e di Insula S.p.A. sono disponibili nei rispettivi siti: SAL.VE e INSULA .

Progetto Correlato a: [ Erosione ] [ Sviluppo Sostenibile ]

 

Progetto "Cambieresti?"

L’obiettivo del progetto “Cambieresti?” (Consumi, AMBIEnte, Risparmio Energetico e STIli di vita), inserito nel più ampio processo di Agenda 21 locale, è quello di ridurre e riorientare i consumi facendo leva sia sull’informazione della comunità locale circa l’impatto globale dei consumi e le opportunità di un consumo critico e consapevole sia su meccanismi incentivanti l’adozione di stili di vita più equi e sostenibili. Il progetto, che rappresenta sostanzialmente la continuazione e il rilancio del Piano Energetico Comunale, in particolare, punta a: - sensibilizzare produttori, fornitori e distributori con lo scopo di metterli in rete per minimizzare gli impatti e attivarli per la promozione di stili di vita equi e sostenibili; - attivare la comunità locale per individuare percorsi praticabili verso il risparmio delle risorse energetiche e, più in generale verso l’adozione di comportamenti virtuosi dal punto di vista ambientale Il progetto, che è stato da poco finanziato dal Ministero dell’Ambiente, prevede un’azione pilota che coinvolgerà un migliaio di famiglie campione nell’ambito del Comune di Venezia. Questi nuclei familiari sperimenteranno per 8-10 mesi un sistema di monitoraggio che registrerà sia i risparmi energetici (elettricità, acqua, gas, combustibili per veicoli, ecc.) raggiunti sia i consumi di alcuni beni e servizi inseriti in un paniere predefinito. La sperimentazione con il gruppo pilota dovrebbe testare e affinare la metodologia prima di estenderla a tutta la città. Il progetto “Cambieresti?” è in fase di attivazione. Per informazioni e approfondimenti contatta il Laboratorio Ombrello del Dip. di Pianificazione dello IUAV oppure visita il sito del Comune di Venezia
Progetto Correlato a: [ Sviluppo Sostenibile ] [ Società ]

 

Progetto comunitrario Pre_Sud

Il progetto comunitrario Pre_Sud (Peer Review for European Sustainable Urban Development) è finalizzato ad esaminare il contributo che le città europee possono fornire nell’ambito dello sviluppo sostenibile prendendo in considerazione i servizi ambientali, economici e sociali che alcune città europee offrono ai propri cittadini. Il progetto coinvolge le amministrazioni di 9 città europee, la Commissione Europea, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), il network per le città europee Eurocities. Il progetto iniziato nel 2001 si concluderà alla fine del mese di ottobre del 2004.

Progetto Correlato a: [ Società ] [ Sviluppo Sostenibile ]

 

Progetto SIMAGE

Il Progetto SIMAGE prevede la realizzazione di un Sistema Integrato di Monitoraggio del Rischio e delle Emergenze nell’Area Industriale di Porto Marghera. Obiettivo principale del progetto è la realizzazione di un sistema di prevenzione e di intervento volto sia alla riduzione dei rischi associati alla presenza a Porto Marghera di stabilimenti petrolchimici, sia alla riduzione e mitigazione per l'uomo e per l'ambiente degli effetti legati a eventi incidentali. Il sistema SIMAGE è costituito da una rete di sensori in grado di rilevare la presenza in aria di inquinanti che potrebbero prodursi a causa di un incidente industriale, e da un Centro Unico di Gestione delle Emergenze che dovrebbe coordinare i diversi soggetti competenti per legge ad intervenire. Il progetto finanziato dalla Regione Veneto e affidato all'Agenzia Regionale di Protezione Ambientale del Veneto è stato avviato nel 2001 e dovrebbe concludersi nel 2004/05. Il progetto coinvolge oltre alla Regione Veneto e all'ARPAV anche la Provincia di Venezia, il Comune di Venezia, la Prefettura, i Vigili del fuoco, l'ASL Venezia e l'EZI (Ente Zona Industriale di Porto Marghera). Per approfondimenti ed aggiornamenti sullo stato di avanzamento del progetto consultare il sito dell' Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente del Veneto .

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