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News della sezione Progetti e ricerche su Venezia

30/11/2005 - Dal Mo.S.E. alle palafitte: i piani per salvare Venezia

Tratto dal "Il Sole24Ore - Inserto Nord-Est" del 30/11/2005

Il Mo.S.E. dovrebbe essere pronto entro aprile 2011. Ma non c’è solo il progetto del Consorzio Venezia Nuova, che prevede la chiusura delle bocche di porto con paratoie a spinta, sommerse a riposo: altri nove progetti sono letteralmente piovuti sull’Amministrazione Comunale di Venezia.
Ultima arrivata quella di Giuseppe Gambolati, professore dell’Università di Padova, che pensa di rialzare Venezia praticando 12 buchi profondi 700 metri dove immettere acqua di mare che andrebbe a gonfiare le formazioni sabbiose del sottosuolo rialzandolo di circa 30 centimetri.
Dal canto suo l’Amministrazione Comunale ha recentemente presentato i risultati di un lavoro condotto da un gruppo di studio incaricalo di esaminare i progetti alternativi al Mo.S.E. «Nel corso di tutti questi anni la richiesta di confrontare idee progettuali diverse – spiega il sindaco Massimo Cacciari – è stata guardata con fastidio e scartata come pretesto per impedire il “fare”».
Il quadro è articolato: si va dalle paratotie a gravità, a tre progetti con barriere gonfiabili e possibilità di “parzializzazione trasversale della sezione dei canali”. Vi è poi un progetto che propone un sistema di “barriere emerse a riposo con bracci a traliccio”. Poi c’è il sistema “Arca” (Apparecchiatuire rimovibili contro l’acqua alta), il “Ve.Perla” (Venezia portualità e riequilibrio lagunare), il “Navi porta”…. Intanto gli stivali di gomma rimangono i migliori amici dei veneziani!

Per scaricare la sintesi del documento elaborato dal Gruppo di Lavoro incaricato dal Comune di esaminare le alternative al MoSE clicca su IMMAGINI, VIDEO E TESTI CORRELATI A ACQUA ALTA
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07/11/2005 - Isole ecologiche, stop alla vergogna in calle Nani

Tratto da "Il Gazzettino" del 7/11/2005

Stop alla vergogna dell'isola ecologica di calle Nani! E' lo slogan di un manifesto affisso in centro storico che ha riportato alla ribalta il problema delle isole ecologiche per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Il manifesto, firmato da un sedicente Comitato per la Difesa di Dorsoduro, fa seguito alla petizione di alcuni mesi fa, da parte di un nutrito gruppo di residenti della zona, in cui si chiedeva la rimozione dell'isola. Oltre a non aver ricevuto alcuna risposta, la situazione si è ulteriormente degradata - spiega Alessandra De Respinis, residente in calle Nani - Un guasto alla centralina elettronica di apertura e chiusura della porta dell'isola fa sì che questa resti aperta 24 ore su 24. Così, molte persone non autorizzate al suo utilizzo approfittano per scaricare i loro rifiuti o per utilizzarla come toilette a cielo aperto senza che nessuno si degni di pulire.
In effetti, basta farci un giro attorno per vedere sparsi dappertutto escrementi di vario genere, anche solidi, con tanto di carta igienica. E' una vergogna ed un segno d'inciviltà che non fa certo onore a Venezia - afferma con indignazione Ugo Supino, altro abitante di calle Nani - Mi chiedo come sia possibile aprire le finestre di casa ed essere testimone di uno spettacolo da terzo mondo, con odori nauseabondi, montagne d'immondizie e topi che la fanno da padroni. Purtroppo non tutti hanno capito la reale funzione del servizio, scambiando l'isola ecologica per una discarica - risponde Riccardo Seccarello, dell'Ufficio Stampa di Vesta - Cerchiamo, periodicamente, di mantenere pulita l'isola ecologica, ma non siamo responsabili della riparazione dei guasti alle porte né possiamo decidere autonomamente per una sua eventuale rimozione. Tale decisione spetta all'amministrazione comunale che, per il momento, non sembra intenzionata in tal senso.
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02/11/2005 - Dal Mose nessun problema al transito delle navi

Tratto da "Il Gazzettino" del 02/11/2005

Qual è il rapporto tra Mose e transito di navi alle Bocche a mare? Lo chiediamo all'ingegnere Alberto Scotti, progettista del sistema di dighe mobili.
«Noi abbiamo due tipi di traffico marittimo. Le navi commerciali che affrontano il canale litoraneo dove il fondale potrà essere portato fino a 12 metri dai 10 e 50 attuali. Poi abbiamo quelle da crociera. Oggi al mondo non esistono "cruisers" che abbiano un pescaggio superiore agli 11 metri. E via via che si sviluppano le nuove navi si stanno progettando carene che si allargano, si allungano, ma che pescano poco: cioè si sta cercando di rimanere dentro i 10 metri e 50».
Ma non c'è anche il problema delle eliche e della loro spinta?
«Vorrei dire qualcosa che non è in diretta relazione con le opere mobili, ma con quello che accade in Laguna. A me fa impressione vedere queste enormi navi che passano così vicino ai più eccelsi monumenti veneziani. Il problema in questo caso non è tanto quello delle eliche o delle onde che possono produrre, perché quando si muovono in centro a Venezia, passando davanti a San Marco, vanno veramente piano. Ma è il volume dell'acqua che spostano. Io l'ho visto con i miei occhi un giorno a San Giorgio: si era creata una corrente tra i moli davanti all'isola che faceva impressione».
L'effetto "swash", il cosiddetto risucchio, che sposta acqua per chilometri...
«Fa veramente un effetto sconvolgente. Ma per quanto riguarda le dighe mobili, questo non ha assolutamente alcuna relazione. Le navi passeggeri non avranno nessun problema: noi alle bocche a mare abbiamo 12 metri e su questi fondali passano benissimo. Tutt'al più esisteranno problemi all'esterno delle bocche di Lido dove per cause naturali c'è un interramento continuo e il fondale tende ad assumere una profondità di 10 e 50, 11 metri. E lì, se vogliono far passare queste navi dovranno continuamente dragare. Dal Mose e per il Mose quindi, nessun problema».

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27/10/2005 - Vesta: manifesti provocatori per mantenere putita la città

Tratto da “Il Gazzettino” del 27/10/2005

È partita ieri a Mestre la campagna di sensibilizzazione “Rispetta la tua città”, rivolta ai cittadini veneziani, contro l’abbandono dei rifiuti. La campagna ideata e realizzata dall’ufficio stampa di Vesta, punta con immagini forti e dirette a far capire quanto importante sia conferire correttamente i rifiuti. L’obiettivo dell’azienda è quello ridurre i rifiuti abbandonati per strada. Un fotomontaggio presenta Piazza Ferretto a Mestre e Piazza S. Marco a Venezia centro storico sommerse dalle immondizie. Per il fotomontaggio sono state utilizzate le immagini dei rifiuti e degli oggetti ingombranti abbandonati per strada, intorno ai cassonetti e ai contenitori per la raccolta differenziata.

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21/10/2005 - La sublagunare sparisce dai progetti del Comune

Tratto da "Il Gazzettino" del 21/10/2005

La sublagunare sparisce dai progetti del Comune. La giunta, infatti, ha approvato ieri il Piano triennale delle opere pubbliche, e la metropolitana da Tessera alla Fondamente Nuove non c'è più. «Del resto, con che soldi dovremmo farla»? ha spiegato il vicesindaco, Michele Vianello, riferendosi ai tagli della Finanziaria e al mancato rifinanziamento della legge speciale, ma soprattutto al fatto che gli annunci di copertura della quota di spesa a carico dello Stato (il 56,4 per cento di 343 milioni di euro) si sono finora rivelati mere promesse.
La spiegazione, insomma, sarebbe meramente tecnica, anche se Comune e Provincia hanno recentissimamente bocciato il progetto presentato nel 2003 dall'Associazione temporanea di imprese capitanata dall'Actv (ne fanno parte Bnl, Mantovani, Sacaim, Arsenale Venezia Spa, Metropolitana milanese, Studio Altieri, Net Engineering, Save Engineering), concordando con la Camera di Commercio una diplomatica "pausa di riflessione".
Intanto gli annunci dei tagli dei contributi per i restauri e di aumenti di plateatici e ticket sui lancioni Gran Turismo hanno provocato le prime reazioni. «I provvedimenti danneggiano le imprese artigiane già in crisi per la stagnazione, Venezia è un'isola e chiederemo all'Europa una deroga per gli aiuti di Stato», ha commentato il segretario della Confartigianato, Gianni De Checchi; «si rischia di uccidere il turismo», ha sostenuto il presidente dell'Ascom, Roberto Magliocco, «non siamo d'accordo su di un aumento indiscriminato dei plateatici », ha aggiunto il segretario provinciale della Confesercenti, Maurizio Franceschi. Il presidente provinciale della Confesercenti, Pier Giovanni Brunetta, intanto, ha ottenuto l'impegno di Vianello ad esentare dall'aumento dei plateatici i mercati storici, come Rialto e rio terà San Leonardo.

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