News di Pandora

>>ARCHIVIO NEWS<<

Ultima foto inviata

Ultima Foto Inviata
Autore: ENZO PEDROCCO

Alcune pagine di questo sito contengono delle animazioni in Flash.
Per scaricare il plug-in (gratuito) usa il seguente link:
Macromedia


Sei in:
  1. Home Page[http://www.feem-project.net/pandora/index.php]
  2. Informarsi[http://www.feem-project.net/pandora/scheda.php?ids=1]
  3. Newsletter[http://www.feem-project.net/pandora/newsletter_list.php?ids=101]
  4. NL 02.2005 - I Rifiuti

NL 02.2005 - I Rifiuti

nl pandora
Siamo lieti di inviarti il secondo numero della Newsletter del Progetto Pandora, Network nato per promuovere lo sviluppo sostenibile della città di Venezia (http://www.feempandora.it).
Come nel vaso del mito di Pandora, periodicamente presenteremo i "mali" che caratterizzano il territorio veneziano e le "buone pratiche" che si attivano nel Comune. Queste "tracce" diventeranno oggetto di riflessione e alimenteranno la "speranza", nascosta in fondo al vaso, per un futuro sostenibile di Venezia.
Ogni notizia è seguita da un collegamento nel quale potrete trovare approfonditi gli argomenti trattati.
Buona lettura!


Numero 2.2005 - I Rifiuti


Pandora e la Partecipazione
* La Consulta per l'Ambiente: resoconto dell'assemblea del 23 giugno
* In evidenza dalla Consulta per l'Ambiente


Informarsi in Pandora
* Ultime su Pandora: riflessioni dopo un anno di lavoro
* Sostenibilità: la raccolta differenziata a Venezia


Comunicare in Pandora
* Quattro chiacchiere con Claudio parlando di… rifiuti
* Esiti dei sondaggi


In evidenza: partecipazione e sostenibilità
* Abbiamo letto per voi


La Newsletter


 


Pandora e la Partecipazione :: Le Consulte del Comune di Venezia


La Consulta per l'Ambiente: resoconto dell'assemblea del 23 giugno


Il 23 giugno scorso si è svolto presso il Museo di Storia Naturale a Venezia l’Assemblea della Consulta per l'Ambiente. Dopo quasi due anni di attività ci si è incontrati per eleggere il nuovo Ufficio di Coordinamento che dovrà guidare, per il prossimo biennio, questo organismo consultivo previsto dallo Statuto del Comune di Venezia.
Dopo aver brevemente richiamato alcune considerazioni emerse nelle ultime assemblee sul ruolo della Consulta, le risorse a disposizione e la sua organizzazione interna, si è aperto un breve dibattito legato ai successi e agli insuccessi dei due primi anni di attività.

Da un lato si sono evidenziati gli obbiettivi raggiunti e i progetti realizzati, dall’altro non sono mancate le critiche legate al rapporto tra Amministrazione Comunale e Consulta che non sempre è riuscita a farsi ascoltare dal suo diretto interlocutore. Molte sono state le iniziative proposte ma mai realizzate e questo, sia per una non perseveranza da parte della Consulta, sia per una non sempre costante disponibilità al confronto da parte di alcuni membri dell’Amministrazione.
Ancora una volta si è tenuto a precisare che la Consulta non è solo un’Associazione di Associazioni. Il suo essere organismo previsto dallo Statuto Comunale, infatti, le dà una connotazione particolare e di rilievo rispetto alle singole Associazioni che la costituiscono.
Un breve dibattito si è aperto anche in merito al tema Mo.S.E.. Si è sottolineata la necessità di stare attenti a non fare della Consulta il “megafono” di alcune Associazioni veneziane schierate contro la realizzazione delle dighe mobili, trascurando la voce di coloro che invece non criticano totalmente questo progetto. Sul Mo.S.E. e, più in generale sul tema della salvaguardia della Laguna, vi sono posizioni non del tutto omogenee e la Consulta dovrebbe cercare di mediare e di farle convergere in un unica visione. Lì dove questo non è possibile, la Consulta dovrebbe far emergere le diverse opinioni e fungere quindi da cassa di risonanza per ciascuna di esse. Non è ignorando le divergenze che si può arrivare a una visione condivisa del futuro della città, e questo vale soprattutto per temi così ampi e complessi come il Mo.S.E.
Al dibattito è seguito l’intervento dell’Assessore con delega all’Ambiente Laura Fincato che ha evidenziato come da parte dell’attuale Giunta ci sia grande disponibilità a mantenere in vita organismi coma la Consulta per l’Ambiente che permettono all’Amministrazione Pubblica di avere un collegamento diretto con cittadini e Associazioni che operano nel territorio. La Consulta dovrebbe, secondo l’Assessore, monitorare quanto l’Amministrazione fa in campo ambientale e poi, grazie ai gruppi di lavoro e all’Ufficio di Coordinamento, presentare “raccomandazioni” agli organi comunali competenti che dovrebbero cercare di accogliere tali suggerimenti o comunque provvedere a dare risposta scritta a tali comunicazioni.
L’Assemblea si è conclusa con l’elezione del Nuovo Ufficio di Coordinamento. I sei nuovi membri sono: Matteo Pandolfo, Adriano Macoratti, Luciano Mazzolin, Giuseppe Sartori, Aldo Scarpa, Adriana Fasano.
Ora si attende che il nuovo Coordinamento diventi operativo e che, alla luce delle indicazioni emerse negli ultimi mesi e nell’Assemblea stessa, provveda a definire una bozza di programma che dovrebbe guidare i lavori della Consulta nel prossimo anno.
Visualizza il ppt presentato dal gruppo pandora durante l’assemblea Presentazione ppt (881 Kb in pdf)


In evidenza dalla Consulta per l'Ambiente


       Il 13 luglio 2005 il Nuovo Ufficio di Coordinamento si è incontrato per iniziare a pianificare il futuro della Consulta definendo obiettivi e modalità operative. Nel corso della riunione la segreteria tecnica ha illlustrato progetti e iniziative pianificate dall’Assessorato all’Ambiente della nuova giunta.
Visualizza una breve sintesi (23 Kb pdf)


Torna al sommario


Informarsi in Pandora


Ultime su Pandora: riflessioni dopo un anno di lavoro


       Il 4 luglio 2005, a un anno di distanza dalla messa on line del sito www.feempandora.it, il gruppo che segue il progetto ha presentato l’evoluzione e i primi risultati della ricerca. Il seminario, inserito all’interno degli eventi periodicamente organizzati dalla Feem, (Seminari FEEM) si è tenuto a Venezia presso la Culture Factory - Palazzo Querini Stampalia in Campo Santa Maria Formosa.
       Per leggere una sintesi (abstract) e scaricare la presentazione vedi Scheda seminario oppure vedi   presentazione ppt (888 Kb in pdf)


Sostenibilità: la raccolta differenziata a Venezia


       VESTA (Venezia Servizi Territoriali Ambientali), la società per azioni del Comune di Venezia che gestisce i servizi raccolta e smaltimento rifiuti, ha avviato, a partire dall'aprile 2004, su sollecitazione del Comune, un progetto di raccolta differenziata nel Centro Storico, nella zona compresa tra l'Accademia e la Punta della Salute. Si tratta di un progetto sperimentale che coinvolge un campione di circa 1.200 persone nella raccolta separata delle varie tipologie di rifiuto con il sistema del "porta a porta". Dopo la predisposizione di massima del progetto, l’iniziativa è stata condivisa e ricalibrata attraverso incontri con i cittadini che ha portato alla definizione delle regole da seguire per un’efficace raccolta differenziata nel Centro Storico di Venezia. Il processo è stato supportato dalla facilitazione del “Laboratorio Ombrello” (http://www.ombrello.org/article/archive/31).
       All’avvio della sperimentazione abbiamo lanciato in Pandora un sondaggio legato a questo tema.





















Cosa pensi della proposta dell’Assessore Cacciari di estendere la raccolta differenziata porta a porta a tutta la città storica?

- Assolutamente d’accordo ….era ora!!40% 40 per cento
- Assolutamente d’accordo ma… come recuperare l’enorme quantità di rifiuti prodotti dai turisti che abitualmente visitano la città?24% 24 per cento

- Non mi tiro indietro anche se ritengo che per noi veneziani non sarà una cosa semplice…

16% 32 per cento
- Raccolta differenziata nel Centro Storico? Superflua….Venezia avrebbe ben altri problemi a cui pensare e su cui investire risorse!4% 4 per cento
- Assolutamente contrario, a Venezia non si può fare raccolta differenziata…16% 32 per cento
Voti totali: 27

Il 40% dei partecipanti si è dimostrato d’accordo sulla possibilità di estendere a tutto il Centro Storico la sperimentazione avviata e solo il 20% si è dichiarato, invece, contrario o indifferente al problema. In realtà numerose sono le critiche ed i problemi che ostacolano l’estendesi della sperimentazione. Da una parte si evidenziano difficoltà oggettive nell’organizzare una raccolta differenziata in una città come Venezia caratterizzata da una struttura storico-urbanistica unica; dall’altra si denuncia la non osservanza da parte dei cittadini delle regole definite al momento dell’avvio del progetto. Uno degli effetti di queste inosservanze è, ad esempio, la trasformazione delle “isole ecologiche” per le attività commerciali, nate come "valvole di sfogo" regolamentate e da gestire responsabilmente per raccogliere i rifiuti differenziati di bar e ristoranti, in discariche all’aperto di rifiuti indifferenziati.
La sperimentazione attualmente continua. Sulla base delle indicazioni forniteci dal Comune di Venezia, VESTA sta provvedendo a ripianificare e ricalibrare l’azione e si prevede che a partire dal 2006 la raccolta differenzia porta a porta possa essere estesa a tutto il Centro Storico in modo definitivo.


Torna al sommario


Comunicare in PANDORA :: Racconta la tua Venezia


Quattro chiacchiere con Claudio parlando di... rifiuti


foto claudioNei pressi di Campo S. Cassian, in un caldo pomeriggio estivo, incontriamo Claudio, titolare di un ristorante lì in zona. Circa un mese fa, stanco di tapparsi il naso tutte le volte che per recarsi al suo locale percorre il sotoportego de Siora Bettina, Claudio ha deciso di fare qualcosa per la sua città: un singolare concorso a premi.
       Gli chiediamo com’è nata l’idea di questa singolare manifestazione…

      «Ecco com’era prima…» Claudio ci mostra la foto del sotoportego: in un angolo nascosto tra i sacchi dell’immondizia affiora un bidone.
      «C’erano molte pantegane che avevano costruito sotto al bidone la propria tana. Una mattina ci siamo trovati il bidone a terra e non vi dico cosa c’era sotto. Così mi sono rimboccato le maniche e ho iniziato a coprire i cunicoli fatti dai topi. Ho risanato questo angolo, il bidone non è stato più rimesso (mi sono sdraiato a terra!) perché purtroppo la gente lo usava come discarica a cielo aperto. I bidoni di VESTA vengono messi a disposizione per i passanti; i residenti, invece, devono imparare a tenere l’immondizia in casa propria finché non passa l’operatore ecologico oppure lasciare il sacchetto fuori la mattina. Abbandonarli qui o, come molti fanno, metterli fuori sin dalla sera vorrebbe , anzi vuol dire: pantegane, gabbiani (ormai rapaci) mancanza di igiene! Inoltre vorrei ricordare che VESTA fa un servizio di asporto gratuito dei rifiuti ingombranti come televisori, lavatrici, ect.(fino a un m3)…. Tra il parlare ed il brontolare, in modo ironico ho deciso di lanciare un’idea per aiutare la mia città…».
foto claudio E così da un’emergenza igienica è nato il "Concorso che puzza": Claudio premierà con 100 euro il contributo che, in modo più incisivo, denuncia l'inciviltà di quanti non rispettano la città. Lo "spazio" in cui pubblicare la propria testimonianza è stato ricavato da un vecchio tabellone per le affissioni proprio nel sotoportego. Inizialmente qualcuno ha pensato che si trattasse di una delle tante idee strampalate della Biennale ma, in realtà, quello che sta emergendo in quest’angolo di Venezia è un serio, anche se singolare, dibattito fatto a suon di pennarelli, foto, disegni, poesie e racconti. Ma per dimostrare cosa?
      «La mia famiglia è a Venezia da sempre. Ci tengo molto a questa città che vedo sempre più degradata e senza "corpo". Ognuno potrebbe, nel suo piccolo, fare qualcosa. Mi piacerebbe dare il mio contributo per migliorarla, ha custodito i miei giochi di bambino e oggi accompagna il mio lavoro».
foto claudio      Finché guardiamo insieme le persone che leggono il cartellone si ferma una signora che dimostra animatamente il suo disappunto: «non è colpa dei veneziani! I turisti stanno distruggendo questa città, non hanno nessun rispetto, lasciano immondizia in giro e poi… vanno via!». Claudio con altrettanta animosità ribatte «è troppo comodo prendersela con i turisti, l’immondizia che c’è qui come in campo S. Zandegolà non è loro, questa battaglia è soprattutto contro chi a Venezia ci abita! In fondo noi veneziani viviamo tutti anche grazie ai turisti ed è comodo scaricare su di loro la colpa senza cercare reali soluzioni».
La discussione continua e chiediamo ad entrambi di provare a ipotizzare azioni per migliorare la città di Venezia…
«Ad esempio iniziare a denunciare le situazioni che non vanno con i mezzi che ciascuno ha a disposizione. Rendere viva Venezia significa anche dire la propria, con una foto, con una poesia. A me piacerebbe molto coinvolgere le scuola perché credo che i bambini si debbano rendere conto dello splendore della nostra città e devono essere i primi a prendersene carico». «Si, va bene questo – aggiunge la signora Elsa – ma se non si aiutano i giovani a rimanere qui , alla fine Venezia sarà solo una città morta, anzi forse lo è già!».
Ci congediamo da entrambi che, presi dalla loro “passione” per Venezia, continuano a confrontarsi su ciò che va e ciò che si potrebbe fare per migliorare la città, le possibili soluzioni, i danni del passato, le sfide del presente…
Vedi le foto e i documenti sui rifiuti
Vuoi aggiungere la tua foto?
Vuoi lasciare un commento?
Vedi i commenti già inseriti


Nuovo sondaggio


I rifiuti nel Centro Storico di Venezia sono un problema di difficile soluzione. Quali possono essere le strategie più adatte ad un contesto urbano così particolare come quello veneziano?
Vai al sondaggio!

Idee per nuovi sondaggi? Avete un argomento che vi sta a cuore? Proponete alla redazione un sondaggio, sarà pubblicato in “Pandora Newsletter”! Scrivete a: info@feempandora.it


Sondaggi in corso...


Al sondaggio per l’individuazione delle priorità ambientali per Venezia (lanciato nella Newsletter del mese di giugno) hanno partecipato 53 persone. Vuoi esprimere le tue preferenze?
Vai al sondaggio!
       A quota 100 voti invieremo una lettera al Sindaco con le indicazioni emerse.


Torna al sommario


In evidenza: partecipazione e sostenibilità


Abbiamo letto per voi:  


Giorgio Osti
Il coinvolgimento dei cittadini nella gestione dei rifiuti
Edizione Franco Angeli, 2004


La gestione dei rifiuti urbani è un tema largamente dibattuto e spesso in primo piano nelle cronache dei mass media. La produzione di rifiuti assilla i cittadini e le Amministrazioni pubbliche. Ogni giorno gli uni e le altre sono impegnati a raccogliere, selezionare ed eliminare gli scarti domestici la cui quantità e complessità aumenta di anno in anno.
Le indicazioni legislative, l'informazione capillare, l'educazione ambientale nelle scuole non sempre sono sufficienti. Occorre, secondo Giorgio Osti, docente di Sociologia dell'Ambiente e del Territorio all'Università di Trieste, coinvolgere direttamente il cittadino per individuare strategie di azione condivise e partecipate.

«Il coinvolgimento implica un dialogo fra cittadino e personale del servizio di nettezza urbana; comporta una decisione, liberamente presa, di aderire ad un programma di raccolta differenziata; significa essere partecipi della vita del rifiuto dal momento in cui nasce fino al momento in cui viene eliminato. La sensibilizzazione è essenzialmente un'attività informativa che si integra bene con il coinvolgimento ma che da sola non basta. Il cittadino resta impressionato positivamente quando vede l'assessore e i funzionari partecipare assiduamente e con slancio agli incontri, andare per le vie a constatare i problemi, incontrare la gente in maniera informale. È l'autorità che scende dal suo piedistallo che cerca supporto e consiglio dai cittadini.»
Il libro presenta alcune esperienze originali di coinvolgimento dei cittadini con lo scopo di verificare se esiste la possibilità di stabilire un dialogo duraturo e fecondo fra amministratori e abitanti sul grave problema dei rifiuti. I casi riportati dicono che si può!


Torna al sommario


La Newsletter


La Newsletter PANDORA viene inviata via e-mail è curata dal Gruppo di ricerca PANDORA della Fondazione Eni Enrico Mattei.

Per iscriverti
Per ricevere la newletter invia una mail a info@feempandora.it con oggetto "Iscrizione alla newsletter".
 
Ti piace la nostra newletter?
Inviaci segnalazioni e suggerimenti a info@feempandora.it

Per consigliarla ai tuoi amici:
http://www.feempandora.it/scheda.php?ids=101

 
Non vuoi più ricevere questa Newsletter?
Inviaci una mail a info@feempandora.it, con oggetto "Annulla iscrizione alla newsletter"  indicando chiaramente l'indirizzo e-mail da cancellare.


Torna al sommario