News di Pandora

>>ARCHIVIO NEWS<<

Ultima foto inviata

Ultima Foto Inviata
Autore: ENZO PEDROCCO

Alcune pagine di questo sito contengono delle animazioni in Flash.
Per scaricare il plug-in (gratuito) usa il seguente link:
Macromedia


Sei in:
  1. Home Page[http://www.feem-project.net/pandora/index.php]
  2. Informarsi[http://www.feem-project.net/pandora/scheda.php?ids=1]
  3. Sviluppo Sostenibile[http://www.feem-project.net/pandora/scheda.php?ids=4]
  4. Ambiente

News della sezione Ambiente

08/07/2007 - Un concorso di idee per il Parco della laguna

Tratto da "Il Gazzettino" del 08/07/2007

Venezia
Un'idea nata per caso e poi realizzata. La Rivista di architettura e urbanistica 2G (direttrice Monica Gili), in occasione del suo decennale, ha voluto promuovere e organizzare un concorso internazionale di idee "Parco della Laguna di Venezia", aperto a studenti ed architetti fino ai 40 anni. La presentazione, con il coordinamento di Sandro Bisà, è avvenuta nell'Aula Magna dell'Iuav alla presenza del Rettore Carlo Magnani che ha accolto l'iniziativa con entusiasmo, dell'onorevole Paolo Cacciar: «c'è un ritardo storico da recuperare. Il paesaggio e le risorse lagunari sono disconosciute eppure sono di valore universale» ha detto Cacciari. L'assessore all'ambiente Pierantonio Belcaro, esprimendo il suo apprezzamento per il progetto, ha ricordato gli interventi di recente realizzati. Si tratta di recuperare la laguna come sistema metropolitano complesso, attraverso la decentralizzazione di funzioni e usi, e in completa integrazione con il contesto naturale, ha evidenziato Renato Bocchi, direttore Dpa/Iuav. Il concorso in collaborazione con Santa@Cole (presidente Giovanni Cutolo) e l'Università Iuav, con l'Osservatorio naturalistico del Comune di Venezia e l'Istituzione Parco della Laguna Nord, propone una riflessione sulla città contemporanea attraverso la progettazione del paesaggio e dello spazio pubblico, rispondendo alle esigenze del turismo, ma anche degli abitanti, per una convivenza più equilibrata. Nel pomeriggio si è tenuto un convegno internazionale sul tema "Dialoghi fra architettura e paesaggio" coordinato da Renato Bocchi con la presenza di architetti e artisti di fama internazionale tra i quali l'italiano Francesco Careri.
Maria Teresa Secondi


News correlata a: [ Ambiente ] [ Progetti e ricerche su Venezia ] [ Aspetti positivi dell'istituzione del Parco ] [ Aspetti negativi dell'istituzione del Parco ]

 

21/06/2007 - Mille barche in Canal Grande ...

Tratto da "Il Gazzettino" del 21/06/2007

Mille barche in Canal Grande per dire "no" al Parco nazionale della laguna, a quel progetto di legge presentato lo scorso 5 giugno dal deputato di Rifondazione, Paolo Cacciari, dai compagni di partito Gino Sperandio e Maurizio Acerbo, unitamente a Luana Zanella, Grazia Francescato e Camillo Piazza (Verdi), e a Marcello De Angelis per i Comunisti italiani. Un parco nazionale che dovrebbe istituire un'area protetta, per il quale il governo si sta già muovendo. Nei giorni scorsi, infatti, il ministero delle infrastrutture ha chiesto un parere alla Capitaneria di porto veneziana prima di proseguire nell'esame della proposta di legge Cacciari-Zanella. Un progetto, però, contro il quale si sono coalizzate alcune associazioni guidate dal consigliere provinciale Massimo Parravicini (An) e riunite nel comitato permanente "Sì laguna viva, No parco". Il comitato, presieduto da Renzo Bon, ha annunciato per sabato mattina un corteo di barche che partirà alle 9 da Piazzale Roma e raggiungerà Ca' Farsetti lungo il Canal Grande. Obiettivo, portare circa un migliaio di imbarcazioni per mostrare le forze in campo in una battaglia che oppone due ambientalismi diversi: uno con referenti politici a sinistra, l'altro a destra, anche nei due schieramenti vi sono componenti "civili" che rifiutano ogni etichetta partitica. L'ambientalismo di Cacciari e Zanella vede il parco nazionale come unico strumento per tutelare la laguna. Il comitato permanente presieduto da Roberto Molin - a cui aderisce anche il Coordinamento di 14 associazioni ambientaliste (tra cui Ecoclub, gli ornitologi di Spinea, Laguna veneziana, Ambiente & Vita) - ha un'altra concezione. «L'istituzione di un nuovo carrozzone amministrativo come il parco nazionale - dice Parravicini - è inutile. Ingessare la laguna, svuotarla delle sue attività e di chi ci lavora, ma anche di chi la frequenta solo per goderne le bellezze, vuol dire farla morire. Ci può essere difesa dell'ambiente anche favorendo l'utilizzo della laguna, gestendone le risorse». Alla manifestazione di sabato parteciperanno quindi associazioni diportiste, di pesca, di caccia, del tempo libero e rappresentanti delle categorie produttive. «C'è chi fa ambientalismo solo quando c'è da contrastare opere pubbliche dove girano soldi - dice Molin - ma la difesa di zone "povere" non interessa evidentemente a tutti. In laguna nord, ad esempio, c'è un'area dove stanno sparendo le rondini di mare, ma per questa non abbiamo visto muoversi i vari comitati che tutelano l'ecosistema solo combattendo il Mose. Non esiste un monopolio nella difesa dell'ambiente, ma c'è anche un modo costruttivo per tutelare la natura e una laguna che deve essere "viva" in tutti i suoi aspetti, nel rispetto del suo equilibrio. Un parco protetto segnerebbe la fine della laguna veneziana».
D.S.
News correlata a: [ Progetti e ricerche su Venezia ] [ Ambiente ] [ Pesca ] [ Aspetti positivi dell'istituzione del Parco ] [ Aspetti negativi dell'istituzione del Parco ]

 

09/06/2007 - Heineken "bocciato" dalla Consulta Ambiente

Tratto da "Il Gazzettino" del 09/06/2007

Bocciatura per l'Heineken da parte dei membri dell'ufficio coordinamento, organo della consulta all'Ambiente del Comune, che, pur trincerandosi dietro un laconico "non c'è alcun atteggiamento pregiudiziale", esprimonono, circa la valutazione d'incidenza ambientale presentata dagli organizzatori, una serie di preoccupanti osservazioni, sciorinate ieri a Ca' Farsetti da Adriana Fasan o, Matteo Pandolfo, Giuseppe Sartori e Aldo Scarpa.
«Il 64 per cento degli uccelli che frequentano il parco - hanno esordito - nidifica proprio in quell'ambito e in ambienti naturali contigui; inoltre altra parte sono estivanti, ovvero dimorano a San Giuliano a partire da questa stagione. Siamo molto preoccupati sull'impatto che questi volatili, i più importanti abitanti del parco , potranno subire con 4 giornate simili, colme di inquinanti acustici, luminosi e di grande disturbo umano. Inoltre non è risolto il problema del vicino canile, che ospita 650 animali. Le barriere fonoassorbenti serviranno ben poco, poiché le onde sonore della musica, calcolata di volume oltre i 90 decibel, si ricompatteranno e vibreranno all'interno delle strutture metalliche del canile. I cani, già in una situazione di disagio, potrebbero risentirne impazzendo e cercando di scappare, con buona probabilità di ferimenti.
«A proposito dell'aspetto naturalistico del parco - hanno continuato i quattro esponenti del coordinamento - il suolo è delicatissimo: la discarica "tappata" dalla bonifica con altro terreno importato, mantiene ancora i rifiuti tossico-nocivi, con presenza di fosfogessi radioattivi e di fanghi residui delle fonderie. Va da sé che il contemporaneo calpestio di tanta gente ed eventuali problemi alle strutture approntate per la manifestazione, potrebbero divellere in alcuni punti il manto erboso e mettere alla luce gli inquinanti, pronti ad andarsene in giro alla prima pioggia. Oltre al danno ambientale, sarebbero buttati i 15 milioni di euro che il Comune ha speso per la bonifica. Inoltre il terreno non originario potrebbe venir compattato dalla folla in modo da togliere vita agli stessi alberi, in modo irreversibile. La valutazione presentata dagli organizzatori non parla di come smaltire le acque luride dei servizi igienici allestiti, né quale sarà il livello sonoro di partenza. Infine, abbiamo notato e fotografato problemi di sicurezza per i frequentatori normali del parco a causa dei lavori di allestimento cantiere, che si ripeteranno allo smontaggio. Duranti gli incontri con gli organizzatori, questi ci hanno più volte ripetuto che comunque è tutto assicurato: garanzie che vanno a preoccuparci ancor più. Proponiamo che una piccola porzione di terreno venga mantenuta off limit: in questo modo potremo comparare la situazione, terminata la manifestazione».
Tullio Cardona
News correlata a: [ Ambiente ] [ Venezia e la sua laguna ] [ Dibattito sul Parco di San Giuliano ]

 

03/06/2007 - È colpa della Regione se il Parco ...

Tratto da "Il Gazzettino" del 03/07/2007

È colpa della Regione se il Parco della Laguna di Venezia ancora non è stato istituito. È quanto sostiene il Partito dei comunisti italiani, prendendo spunto dalla manifestazione organizzata da Alleanza nazionale per esprimere contrarietà alla proposta di legge di costituzione del Parco della Laguna firmata da deputati di Rifondazione, Verdi, Pdci. «An - recita una nota del Pdci - aveva annunciato l'occupazione del Canal Grande con mille barche che poi, in realtà, si sono limitate ad alcune centinaia. Per noi quella iniziativa è stata assolutamente strumentale perché puntava essenzialmente ad una contrapposizione politica, di schieramento, senza rispondere alla non più rinviabile esigenza di tutelare davvero la nostra Laguna dagli squilibri ambientali, nella riaffermazione della biodiversità e dei suoi rapporti con l'attività umana. Così come c'è bisogno di promuovere la ricerca scientifica e l'educazione ambientale, il riequilibrio idraulico, biologico e idrobiologico, lo sviluppo sociale, naturale ed economico». Il Pdci ricorda che del Parco si parla da moltissimi anni. Il ministero dell'Ambiente, già nel 2000, aveva individuato nella Laguna , sulla base delle direttive europee, quattro Siti d'importanza comunitaria e cinque Zone a protezione speciale. E la Regione Veneto, con la legge 40 del 1984 ha indicato la Laguna di Venezia tra gli ambiti per l'istituzione di parchi e riserve naturali e ha approvato nel 1995 il Palav che, all'articolo 62, sostiene che il Piano è "punto di riferimento delle aree di particolare tutela regionale istitutiva del Parco naturale della Laguna di Venezia". Sempre la Regione, il 7 marzo 1995, ha approvato un ordine del giorno in cui si afferma "l'assoluta necessità di giungere in tempi brevi all'istituzione del Parco della Laguna di Venezia". «È evidente che c'è una palese inadempienza della Regione Veneto che, fino ad oggi, non ha dato attuazione ai suoi stessi deliberati rifiutandosi di istituire il Parco previsto dalla legge regionale. Cosa che, peraltro, continuiamo a chiedere con forza».


News correlata a: [ Progetti e ricerche su Venezia ] [ Ambiente ] [ Aspetti positivi dell'istituzione del Parco ] [ Aspetti negativi dell'istituzione del Parco ]

 

30/05/2007 - «Le barene stanno scomparendo»

Tratto da "Il Gazzettino" del 30/05/2007

Le barene della Palude Maggiore, delle Valli Ca' Zane e di quelle contigue nella Laguna Nord, stanno scomparendo. E' quanto emerge dalla relazione redatta dal "Comitato Laguna di Venezia", presieduta dal commercialista, ragioniere Roberto Battaglierin di Cavallino-Treporti, in seguito all'ultimo sopralluogo che vi si è eseguito in questi giorni. La relazione è stata presentata al Magistrato alle Acque e al Consorzio Venezia Nuova. Una prima ricognizione si è svolta lungo il canale S. Felice attraverso il quale si sono raggiunti i canali Capo, Cenesa, dell'Ancora e Ballotti. Una vasta zona dove, negli ultimi cinque anni, le barene a lato dei canali si sono dimezzate e comunque ridotte in misura preoccupante. «In molti casi - rileva Battaglierin - vi sono, oggi, barene ridotte a sottili cordoni discontinui e fragili, non più in grado a svolgere la funzione di protezione e di contrasto dell'azione del vento».Ancor peggio si presenta la situazione nei canali Bossolaro, dei Bari, del Colpo e Civola che delimitano la parte meridionale della Palude Maggiore, dov'è proseguito il sopralluogo. In queste aree di laguna, è emersa una situazione al disarmo, con la quasi totale assenza di barene a lato canale. «Questo fenomeno - osserva Battaglierin - deve preoccupare gli enti responsabili, ma anche cittadini comuni, perché destabilizza l'equilibrio dell'ecosistema lagunare. Fenomeno che dipende dall'erosione di un moto ondoso provocato, oltre che dal vento, soprattutto dal libero e sconsiderato scorazzare estivo di natanti, grossi o piccoli che siano, i cui titolari, infischiandosi delle norme esistenti, calpestano un elementare principio di civile comportamento».Diversi sono gli obiettivi del Comitato Laguna di Venezia. In primis il recupero ambientale col rifacimento delle barene erose dal turismo vacanziero senza regole. Quindi aprire ad un'attività turistica riguardosa, con escurisioni sistematiche in Laguna, rivolte alla conoscenza di sua flora e fauna. Puntare, infine, sul recupero della forza lavoro della pesca tipica in laguna, ora poco in uso per inquinamento, incuria e anarchia totale", ha concluso Roberto Battaglierin. Il Comitato sta ora pianificando, col Consorzio Venezia Nuova, interventi da concordare col Magistrato alle Acque, i cui finanziamenti proverrebbero dalla Comunità Europea.
Egidio Bergamo
News correlata a: [ Ambiente ] [ Erosione ] [ Turismo ]

 

1  2  3 
Totale News Inserite:14