News di Pandora

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Autore: ENZO PEDROCCO

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NL 04.2005 - Il Turismo

nl pandora
Siamo lieti di inviarti il quarto numero della Newsletter del Progetto Pandora, network nato per promuovere lo sviluppo sostenibile della città di Venezia (http://www.feempandora.it).
      Ogni notizia è seguita da un collegamento nel quale potrete trovare approfonditi gli argomenti trattati.
      Buona lettura!


NL 04.2005 :: Il Turismo


Pandora e la Partecipazione
* Il concorso che puzza... continua a puzzare


Informarsi in Pandora
* In fumo il "muro delle denuncie" del sotoportego de siora Bettina: ma l'iniziativa continua
* Ultime su Pandora: i vandali attaccano anche via Intenet
* I rifiuti nel Centro Storico di Venezia: prime indicazioni emerse dal sondaggio pubblicato a luglio


Comunicare in Pandora
* Quattro chiacchiere con Marco parlando di... Turismo
* Nuovi sondaggi in Pandora dedicati al tema del turismo


In evidenza: partecipazione e sostenibilità
* Abbiamo letto per voi
* Abbiamo "navigato" per voi


La Newsletter


 


Pandora e la Partecipazione


Il concorso che puzza... continua a puzzare


concorso che puzzaNel numero di luglio abbiamo pubblicato un'intervista a Claudio, titolare del ristorante "Al nono risorto" e ideatore de "Il concorso che puzza": un singolare concorso fotografico per denunciare l'incuria e il degrado della città causati in alcuni casi dagli stessi cittadini. Nel giro di poche settimane, e nonostante l'attacco di alcuni vandali, il tabellone pubblicitario del sotoportego de siora Bettina si è riempito di foto, poesie, testimonianze di cittadini, veneziani e non, desiderosi di vedere la città pulita e "rispettata".
      PANDORA ha deciso di appoggiare l’iniziativa e dedicare uno spazio “virtuale” per la discussione. Numerose sono le testimonianze, le foto, i commenti inviati, e ora pubblicati sul sito… anche questo a riprova di quanto “caldo” sia il tema della vivibilità della fragile città lagunare (Vedi i commenti già inseriti).
      Il premio messo in palio da Claudio (200 euro) sarà assegnato al contributo fotografico che raccoglierà il numero maggiore di preferenze accordate da una giuria popolare.
Inoltre le prime tre foto saranno pubblicate in formato cartolina.
      Il materiale da far concorrere deve pervenire entro martedì 1 Novembre 2005 .
E' possibile consegnare le foto in formato cartaceo (o stampa tradizionale) a Claudio, presso il ristorante Nono Risorto nel sotoportego de Siora Bettina, oppure in formato digitale, compilando l'appostito modulo on-line presente in Pandora ( Inviaci la tua foto!).
      Nelle due settimane successive tutti gli interessati potranno visionare le foto in concorso ed esprimere la propria preferenza per individuare il vincitore, sia recandosi direttamente presso il sotoportego de Siora Bettina sia utilizzando la bacheca on-line di Pandora.
      Il 14 Novembre i voti raccolti nelle due distinte modalità saranno sommati e permetteranno così di individuare il vincitore.
      La premiazione è prevista per martedì 15 Novembre presso il sotoportego de Siora Bettina alle ore 18.00.


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Informarsi in Pandora


In fumo il “muro delle denuncie” del sotoportego de siora Bettina: ma l'iniziativa continua


Sotoportego de siora bettina       Nella notte di mercoledì 17 agosto il “muro delle denunce” è stato distrutto da vandali che hanno dato fuoco al tabellone. Un atto che ha incenerito tutti i contributi fino ad allora raccolti ma che non ha scoraggiato Claudio, pronto a ripartire con il suo progetto sostenuto ora, non solo da tutti i cittadini indignati per l'accaduto, ma anche da Vesta e dall'Amministrazione Comunale. Nel giro di pochi giorni il muro è stato ripulito e risistemato con pannelli ignifughi ed ora alle foto vecchie (recuperate dai negativi in possesso di Claudio) se ne sono aggiunte di nuove.


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Ultime su Pandora: i vandali attaccano anche via Internet


Durante di mese di agosto PANDORA è stato attaccato da alcuni hacker che hanno danneggiato il cuore del nostro sito il forum, l'area di dibattito e confronto.
Fortunatamente il nostro tempestivo intervento ci ha permesso di recuperare gran parte del patrimonio, fatto di racconti, foto, testimonianze, scambi di opinioni, che in poco più di un anno i visitatori di Pandora ci hanno inviato

I messaggi non recuperati riguardano purtroppo gran parte delle discussioni avviate dalla Consulta per l'Ambiente in Pandora. Tutt'ora il forum non è attivo, stiamo provvedendo a ripristinarlo.
A breve on line una nuova veste grafica del sito, più facile da navigare, più leggibile e sempre accanto a voi!
Grazie e a presto on line
Lo staff di Pandora


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I rifiuti nel Centro Storico di Venezia: prime indicazioni emerse dal sondaggio pubblicato a luglio


Con la Newsletter del mese di luglio abbiamo lanciato in Pandora un nuovo sondaggio legato al tema dei rifiuti. Nonostante il periodo estivo siamo contenti di constatare che circa ottanta visitatori di Pandora hanno espresso la loro opinione su questo tema. Ecco quello che è emerso finora:























I rifiuti nel Centro Storico di Venezia sono un problema di difficile soluzione. Quali possono essere le strategie più adatte ad un contesto urbano così particolare come quello veneziano?
-  Continuare con la raccolta indifferenziata porta a porta che resta l’unica soluzione possibile 12% 12 per cento
-  Sanzionare con multe più salate chi non rispetta le indicazioni sul conferimento dei rifiuti 29% 29 per cento
-  Come avviene in tutte le altre città, utilizzare cassonetti da collocare in campi e calli 17% 17 per cento
-  Puntare sull’educazione e sulla sensibilizzazione al problema dei rifiuti e al rispetto della città 33% 33 per cento
-  Aumentare i turni di raccolta e rendere più flessibili gli orari anche se ciò comportasse un aumento della tassa comunale sui rifiuti 7% 32 per cento
- Altro 1% 1 per cento
Voti totali: 80 (al 10 settembre 2005)

Pochi (12%) pensano che per affondare il problema dei rifiuti a Venezia ci si possa limitare a continuare con la raccolta indifferenziata porta a porta, attualmente in uso nel centro storico.
Il 33% dei votanti ritiene che si debba puntare sull'educazione dei giovani per sensibilizzare le nuove generazioni al problema dei rifiuti e più in generale alla cura della città, il 29% ,invece, chiede che si adottino misure più drastiche (multe più care) per ridurre gli atti di “quotidiana inciviltà”, il 17% infine vede bene, anche a Venezia, l'utilizzo di comuni cassonetti sparsi per calli e campi in cui depositare i propri rifiuti.
Solo il 7% dei partecipanti al sondaggio chiede un incremento dei turni di raccolta anche a fronte di un possibile aumento della tassa comunale sui rifiuti.
I commenti inseriti riguardano in modo particolare la necessità di incentivare l'educazione ambientale tra i giovani.
Il sondaggio riamane attivo fino al 14 novembre scadenza anche de “il concorso che puzza”. Cogliamo l'occasione per ricordarvi che, come accennato nella NL, di luglio a quota cento votanti invieremo una comunicazione all'Amministrazione Comunale con le indicazioni e i consigli emersi dal sondaggio.
Vai al sondaggio


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Comunicare in PANDORA :: Racconta la tua Venezia


Quattro chiacchiere con Marco parlando di... Turismo


Foto MarcoIl turismo e tutto l'indotto ad esso collegato è l'attività economica prevalente a Venezia. Si stima che circa 10 milioni di persone visitino annualmente la città (in cui vivono attualmente poco più di 65.000 abitanti) con picchi giornalieri, in corrispondenza di eventi particolari come il Carnevale, il Festival del Cinema, i mesi estivi più “caldi”, che toccano i 150.000 - 200.000 arrivi. Non occorrono commenti per intuire il grosso impatto esercitato sulla città lagunare dalla pressione turistica. Impatto che agisce sui costi della vita, sul forte congestionamento di zone come Rialto, San Marco, Accademia, sulla fisionomia stessa della città.
Per approfondire questo tema abbiamo intervistato Marco, un giovane operatore del settore. Lo incontriamo nel suo Bed & Breakfast, poco distante da piazza S. Marco.
La gestione del B&B non è stata da sempre la sua occupazione. Dopo essersi laureato a Milano e dopo aver lavorato per circa 7 anni per agenzie pubblicitarie, società di marketing e per il più importante portale Web italiano, Marco ha deciso di lasciare tutto e ritornare nella sua città, Venezia, per avviare un'attività di “microricettività” a gestione familiare.
Foto a Marco 2«La vita di ufficio, sempre davanti al computer o in inutili riunioni aveva esaurito il mio entusiasmo sul lavoro, tra carrierismo sfrenato e isterismi da new economy. Il tempo residuo per me era quasi nullo. Inoltre Milano è abbastanza invivibile come città e ogni volta che tornavo a Venezia il weekend mi si riapriva il cuore e i polmoni. Il ritorno della domenica sera nella grigia aria della metropoli così come la stanca ripresa del lunedì mattina con le facce tristi dei forzati del lavoro, li ricordo ora come un tempo lontanissimo senza alcuna nostalgia.... Poi i miei genitori andando in pensione hanno lasciato la casa di famiglia per trasferirsi al Sud. Ed ecco che l'idea che coltivavo da tempo ha preso forma».
Il B&B di Marco è ormai avviato da anni. Organizzato su due piani: il primo per gli ospiti, il secondo invece abitato da Marco. Mentre ci mostra le eleganti stanze allestite per i suoi ospiti continuiamo a chiacchierare parlando di Venezia e del rapporto sempre conflittuale che la città ha nei confronti del turista, visto spesso come la causa prima dei suoi mali...
«Un amore-odio direi generazionale: da un lato i giovani che capiscono il cambio e la crescita dei flussi turistici in città e vi si adeguano; dall'altro i più vecchi (o i pochi che non guadagnano dal turismo) che rimpiangono i tempi andati di “un'altra” Venezia, e sono insofferenti e spesso maleducati con gli ospiti che chiamano dispregiativamente “foresti”. Irrealisticamente gli anziani vorrebbero una città senza turisti solo per veneziani; non capiscono che i tempi sono cambiati e che tutti hanno il diritto di visitare questa città “patrimonio dell'umanità”.
Inoltre non è vero che a Venezia capitano tutti i bifolchi della terra. Non ci si rende conto che spesso la causa della “diseducazione” dei turisti è da ricercare nell'originale, e per questo anomala, struttura della città. E' vero che molti si ammassano nei centri focali della città ma è esattamente come facciamo noi quando visitiamo una città d'arte. A ciò si aggiunge la grande difficoltà che si incontra nel girare per Venezia, nel capirne la struttura, i trasporti, le infrastrutture, i servizi, spesso non proprio tourist friendly».
Una situazione di non facile soluzione che richiederebbe forse un diverso modo di considerare il turismo: una risorsa economica ma anche un'importante fonte di scambio e crescita culturale per la città e per gli operatori del settore.
Foto a Marco 1E' chiaro che la situazione non può evolversi da sola, occorrerebbe forse anche un intervento diretto dell'Amministrazione Comunale laquo;Ci sarebbero tantissime cose da fare soprattutto per valorizzare (o meglio non svalutare ancora di più) l'immagine di Venezia e rendere più sostenibile la monocoltura del turismo per la città e i suoi abitanti ma anche per permettere agli ospiti di godere meglio dell'esperienza veneziana. Molti operatori turistici si basano sul fatto che Venezia è unica e non fungibile con altre realtà per cui forniscono servizi scadenti “tanto qualcun altro tornerà comunque a pagare”; ma in questo modo si sta perdendo in prestigio e apprezzamento qualitativo a vantaggio della quantità e dei puri numeri del profitto. Credo che bisognerebbe controllare i prezzi esagerati di ristoranti etc, combattere le truffe (a partire dal triste arrivo al tronchetto), bisognerebbe educare gondolieri, tassisti, portieri d'albergo etc con corsi di cortesia ma anche di cultura veneziana. Stiamo perdendo tutta l'originalità del nostro passato, le caratteristiche specifiche di una città dalla grande storia e tradizione che stanno lasciando il passo alla logica del profitto a tutti costi sempre e comunque, del plateatico selvaggio, della cravatta oscena, dell'orrido cappello, del souvenir mordi e fuggi, del finto vetro...
Per il trasporto ad esempio perché non si organizzano linee parallele visto che la città ha esigenze duplici dovute ai diversi city users? Ad esempio perché non studiare apposite linee turistiche con posti per i bagagli e personale gentile che non emetta solo arroganti mugugni e che non parli solo chioggiotto?».
Mentre parliamo squilla il telefono.... nuovi ospiti del B&B sono arrivati e attendono Marco alla fermata del vaporetto: «Prendiamo un caffè insieme e poi li accompagno a casa. Per me l'ospite è come un amico che mi viene a trovare, mi metto nei suoi panni lo ascolto ho imparato a capirlo, gli dò ogni genere di consiglio, dico le cose come stanno senza puntare solo al guadagno, e lui si sente come a casa sua. Purtroppo il commento prevalente che fanno gli ospiti è che Venezia è stupenda ma “i Veneziani ci hanno trattato male, abbiamo preso questa o quella fregatura da quel bar, quel tassista, quel ristorante”. Io nel mio piccolo cerco di fare il meglio: combatto con il tassista che lascia lontano gli ospiti per risparmiare 5 minuti, offro la bottiglia di vino invece che farla pagare, regalo sempre una mappa, l'acqua etc. In una città dove si paga anche l'aria che si respira è una vera carezza. Con l'arma del dialetto riesco perfino a farmi trattare quasi bene in qualche osteria, a volte passo con i miei ospiti giornate intere, e loro seguono tutti i miei suggerimenti, godendo della città senza avere il senso di essere stati fregati o trattati male, e soprattutto pagando un prezzo giusto e chiaro per quello che si offre senza speculazioni.
In questo modo l'ospite è come se avesse le chiavi immaginarie della città con cui schiuderne i segreti per capirne le trame sottili e impalpabili che rendono Venezia ancora affascinante nonostante tutto. E io ho la soddisfazione di vederli riinnamorarsi sotto i miei occhi grazie anche ad un'atmosfera ancora un po' magica e vera, non intaccata da imprevisti dovuti alla generale markettizzazione di massa.
E' un approccio che mi viene naturale, e anche per me, è un'opportunità per incontrare nuove persone, paesi che non conosco, realtà altrettanto affascinanti. I Veneziani spesso dimenticano che il grande afflusso turistico in città è anche un'occasione d'incontro e di scambio culturale, ogni veneziano idealmente potrebbe ogni giorno incrociare per strada una persona diversa proveniente da ogni parte del mondo. Sempre più si viaggia per conoscere... e noi abbiamo già il mondo in casa, possiamo ritenerci fortunati!
Oggi con il passaparola ho tante richieste di alloggio che mi darebbero la possibilità di riempire un grande albergo, ma io non mi faccio tentare dalla logica del guadagno fine a se stesso snaturando quello che ho creato. Ormai ho quanto mi basta per vivere e in più sono ricco del mio tempo, dell'affetto di tanti nuovi amici, e sono sereno nel fare un lavoro onesto e gratificante».
Marco ci consiglia la lettura dei seguenti volumi sul tema del turismo:
- Luca Colombo, Il turismo responsabile, ed. Xenia edizioni
- Attilio Brilli, Quando viaggiare era un'arte - il romanzo del Gran Tour, ed. Il Mulino
- Alain De Botton, L'arte di viaggiare, ed. Guanda
- Tiziano Terzani, Un indovino mi disse, ed. TEA
Vedi le foto e i documenti sul turismo
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Nuovi sondaggi


       Approfittando dell'interessante chiacchierata con Marco lanciamo due nuovi sondaggi in Pandora dedicati al tema del turismo. Anche questi rimarranno attivi per circa 3 mesi e daranno la possibilità oltre che di esprimere la propria preferenza, anche di inserire un commento con indicazioni e suggerimenti per un turismo sostenibile, rispettoso quindi della città, del cittadino ma anche del visitatore.


Per realtà particolari come Venezia a chi bisognerebbe affidarsi e cosa si potrebbe fare per una maggiore sostenibilità del turismo?
Vai al sondaggio!


Un altro problema è il dilagare di tavolini e "menù luminosi" di bar e ristoranti che invadono campi e calli e ostacolano la già difficile viabilità nel centro storico. Cosa ne pensi?
Sei d'accordo sui plateatici* sparsi per calli e campi di Venezia?

*Plateatico = Nel Medioevo, il tributo pagato per godere il diritto di esporre merci o tenere banco in luogo pubblico. Fu a lungo in uso a Venezia. Fu detto anche gabella della piazza, o terratico, o bancaggio (Fonte: www.sapere.it).
Vai al sondaggio!


 
       Idee per nuovi sondaggi? Avete un argomento che vi sta a cuore? Proponete alla redazione un sondaggio, sarà pubblicato in “Pandora Newsletter”! Scrivete a: info@feempandora.it


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In evidenza: partecipazione e sostenibilità


Abbiamo letto per voi


Duccio Canestrini
Andare a quel paese
Vademecum del turista responsabile

Ed. Feltrinelli


L'aumento esponeziale del flusso turistico globale ha portato a danni ambientali e sociali alle principali mete turistiche, sopratutto in quelle dei paesi più poveri. Si sta sviluppando ora uan nuova attenzione alle modalità del partire, tanto che è forse giunto il tempo di parlare di etica del turismo.
Il volume presenta una riflessione seria, a tratti ironica, decisamente appassionata per vivere da protagonisti i propri viaggi senza offendere la dignità altrui.


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Abbiamo "navigato" per voi


COSES - Consorzio per la Ricerca e la Formazione
http://www.provincia.venezia.it/coses/


Il COSES (Consorzio per la Ricerca e la Formazione) è nato nel 1967 dalla collaborazione tra il Comune e la Provincia di Venezia. La sua missione è quella di condurre analisi, studi, progetti su: economia urbana e territoriale, edilizia e abitazione, turismo, cultura, educazione e scuola, immigrazione, demografia, trasporti, pianificazione urbanistica.
Particolare attenzione è data a tematiche peculiari della città di Venezia: rapporto con l'acqua (es. acque alte, navigazione), la salvaguardia del patrimonio storico, il sistema turistico, le produzioni e professioni tipiche, la pianificazione strategica (per cui collabora attivamente con l'Amministrazione Comunale di Venezia).
Tramite il sito del COSES (http://www.provincia.venezia.it/coses/masterchi.html), è possibile accedere ai diversi temi di ricerca organizzati per “Fondaci”, scaricare i rapporti e gli studi prodotti, iscriversi alla Newsletter, accedere al catalogo delle pubblicazioni del Consorzio.


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La Newsletter


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