SCIOPERI IRRESPONSABILI
E INDEGNI DELLA CONVIVENZA CIVILE

Fra le numerose cause che in questi ultimi tempi insidiano non poco la qualità di vita di cui noi veneziani potremmo legittimamente e tranquillamente godere – accanto, fra l’altro, all’insostenibilità di un turismo abnorme; all’insicurezza collegata alla massiccia presenza di borseggiatori e taccheggiatori; all’indecoroso spettacolo rappresentato dal commercio abusivo dei “vu cumprà”…etc.etc. – non esiterei a mettervi anche, senza ombra di dubbio alcuno, la conclamata irresponsabilità dei dipendenti di una nota multiutility locale.

Mi riferisco, com’è facilmente intuibile, ai lavoratori addetti ai servizi di nettezza urbana, i cosiddetti operatori ecologici, i quali, a dispetto di cotanta e altisonante qualifica, non si peritano tuttavia di scioperare ad ogni piè sospinto, affatto incuranti del danno che, così facendo, essi arrecano paradossalmente proprio a quell’ecologia urbana che,d’ufficio e per competenza, dovrebbero invece tutelare.

Nessuno, beninteso, pretende di negare loro il diritto di scioperare. Ma, allorché si è preposti, come nella fattispecie, a compiti delicati e d’importanza capitale per l’igiene e il decoro della città, sarebbe auspicabile che tale diritto venisse esercitato come “extrema ratio” a prescindere dalle rivendicazioni in ballo.





 
Autore: ENZO PEDROCCO