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Autore: ENZO PEDROCCO

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News della sezione Dibattito sui plateatici

13/02/2007 - Venezia è dei furbi

Tratto da "Il Gazzettino" del 13/02/2007

Il caso di Franco Maschietto è solo la punta di un iceberg, la notizia che fa clamore perché riguarda il presidente dell'Associazione veneziana albergatori. In realtà, casi come il suo si contano a decine, e piano piano stanno venendo allo scoperto. È da due anni, infatti, che il Comune ha creato una piccola struttura per un controllo mirato degli abusi che avvengono sul territorio, dai plateatici alle trasformazioni degli alloggi da residenziali a turistici, e se oggi stanno emergendo tante violazioni non è perché siano aumentati i controlli, ma perché è cresciuto in modo esponenziale il numero degli abusi, pompati dalla trasformazione della città in una disneyland turistica.
Di come si possa creare abusivamente un affittacamere, e di come da più affittacamere si possa inventare abusivamente un albergo, lo scriviamo a lato, ma la fantasia non ha limiti, e così si possono mettere in piedi abusivamente anche dei bed & breakfast, che presuppongono la permanenza in casa, la propria, del titolare. Ma basta domiciliare nell'alloggio una persona di servizio, addetta alle pulizie e all'amministrazione, facendola passare per il conduttore, e il gioco è fatto. Per la prima colazione, che dovrebbe essere servita in casa, basta il buono con il bar di sotto. Per gli alloggi turistici l'affitto non dovrebbe essere inferiore a una settimana, ma basta andar in Internet (anche nel sito dell'Apt!) per vedere decine di offerte giornaliere.
Silvio Testa
News correlata a: [ Turismo ] [ NL 04.2005 - Il Turismo ] [ Dibattito sui plateatici ]

 

20/09/2006 - Plateatici abusivi, multe e sequestri tra Rialto e San Marco

Tratto da "Il Corriere del Veneto" del 20/09/2006

«La Colomba» aveva installato un bel tendone bianco a copertura del plateatico esterno, la stessa cosa fatta dal ristorante vicino «Ai Coristi». E come loro altri 45 locali che per abbellire la «piazza» esterna avevano usato strutture non autorizzate. Tra questi i più indisciplinati sono stati i ristoranti di Riva del Vin a Rialto. Per le norme che regolano il plateatico erano tutti «fuorilegge»: i vigili li hanno multati, alcuni rischiano la sospensione del permesso di mettere sedie e tavolini all'esterno.
Su 92 esercizi controllati ne sono stati multati con sequestro delle strutture, 47.
A dare il giro di vita al plateatico selvaggio sono stati i vigili urbani del comando di San Marco, coordinati dal comandante Francesco Vergine, che hanno battuto decine di locali del centro storico veneziano armati di metro e di verbali. La situazione che hanno trovato è quella sotto gli occhi di tutti, in tutti i sestieri, ma soprattutto nella zona di San Marco e Rialto. Nonostante il giro di vite arrivi a stagione ormai finita e con il freddo alle porte, la raffica di multe, sequestri e autorizzazioni revocate, crea scompiglio tra i ristoratori.
I 47 titolari di esercizi pubblici sono stati denunciati per occupazione abusiva. Qualcuno aveva addirittura ancorate a terra strutture di acciaio. Alcuni come i titolari del ristorante «Ai coristi» della Fenice hanno provveduto all'istante a togliere la copertura del loro plateatico alleggerendo la loro posizione senza incorrere nel sequestro. Altri, in riva del Vin a Rialto e nella zona della Frezzeria a San Marco, ma anche dietro l'area marciana, dove pure le regole comunali non sono state rispettate, non lo hanno fatto e sono incorsi nel sequestro.
Le violazioni accertate questa volta porteranno anche ad un blocco delle concessioni: chi è stato denunciato è stato inoltre segnalato alla Direzione Sportello Unico Commercio che applicherà la sanzione della decadenza immediata della concessione, una revoca che può durare alcuni mesi ma può anche essere definitiva.
«I commercianti devono capire che le regole devono essere rispettate. Abbiamo segnalato alla procura i casi contestati, chi non toglierà la struttura autonomamente lo dovrà fare, tra un paio di settimane al massimo, con un decreto di sequestro», ha spiegato il comandante Vergine, avvisando i commercianti che di servizi come questo ce ne saranno ancora molti.
I controlli sono stati fatti anche insieme agli ispettori dell'Asl 12. E anche per quanto riguarda le verifiche sanitarie non sono mancate le multe: una decina soltanto nella zona di Cannaregio. E' stata chiusa invece una pizzeria al taglio di campo San Zulian, le condizioni igienico sanitarie riscontrate dai vigili erano pessime.
Giorgia Gallina

News correlata a: [ Dibattito sui plateatici ] [ Turismo ] [ Qualità della Vita ] [ NL 04.2005 - Il Turismo ]

 

06/10/2005 - Plateatici, responsabilità della politica veneziana

Tratto da “Il Gazzettino” del 06/10/2005

Intervento di Marco Zanetti e Gianni Biscontin
«Da diversi anni Venezia sta subendo una forte pressione dal mercato turistico che impatta negativamente sulla vivibilità e sul "rispetto" della città antica. Dando per scontata la valutazione negativa della dimensione raggiunta e della qualità dell'occupazione del suolo pubblico, del dannoso impatto che usi ed abusi hanno sulla vivibilità della città, proviamo a ricordare qualche antefatto. Sul finire della seconda amministrazione "Cacciari" si cercò di affrontare di petto il problema col sostegno anche dell’allora Assessore al decentramento. Ne sortì una sorta di regolamentazione di base, definita e trasparente che presupponeva però di essere completata con la redazione di singoli "piani di zona" per le zone più complesse e delicate. E' del resto abbastanza evidente che la complessa conformazione fisica e gli utilizzi del centro storico veneziano mal si prestano ad essere completamente soggetti ad un unico "regolamento", incapace per sua natura di considerare appieno limiti ed opportunità del tessuto urbano. All'inizio dell'Amministrazione Costa fu chiesto al Comune di mettere a disposizione volontà e risorse per procedere alla redazione dei piani delle "zone speciali"».
In realtà tale evoluzione non si è mai avuta. «La maxi-regolamentazione dell'uso del suolo pubblico attuata dalla nuova Amministrazione […] ha prodotto semplicemente una legge comunale da applicarsi, tanto per dire sia a Venezia che a Favaro. Si è arrivati così ai nostri giorni e all’attuale indeterminatezza delle responsabilità tra referenti, tra uffici, tra Amministrazione Comunale e Municipalità».
L’articolo si conclude con alcuni suggerimenti che evidenziano come la questione sia delicata e vada affronta subito considerando l'idea originaria di procedere con la regolamentazione di singole aree di dimensione abbastanza limitata. Si sottolinea, inoltre, in sintonia anche con le indicazioni emerse dal sondaggio di Pandora, che per dare una veste più decorosa alla città lagunare occorrerebbe non solo introdurre nuove regole ma anche intensificare i controlli mettendo in mettere in grado i Vigili urbani di svolgere i propri compiti.

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