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Dibattito sul Parco di San Giuliano

Mappa San Giuliano (tratta da http://www.parchidimestre.it)Uno degli argomenti di scottante attualità sulla stampa di questi gg. è la decisione del Vicesindaco Michele Vianello, nella veste di "Commissario per il moto ondoso", di adottare un'ordinanza che, cosa assolutamente inaspettata e irrituale, approva un progetto edilizio/urbanistico di "sanatoria" pressoché generalizzata della baraccopoli che costeggia il tratto estuariale del Canal Salso - in prossimità di San Giuliano - stravolgendo in questo modo il progetto del Parco in fase di realizzazione proprio in quest'area.

La ragione di fondo che ha ispirato la decisione del vicesindaco (che ha fatto proprio il progetto dei trasportatori lagunari elaborato dall'Arch. G.P. Mar) è quella di non gravare la città storica di un'ulteriore crescita del traffico acqueo che viene - a suo modo di pensare - gestita e governata proprio a San Giuliano nel sito di cui sopra.
L a Consulta dell'Ambiente del Comune di Venezia si è già occupata in varie occasioni del tema della salvaguardia dell'ambiente lagunare (l'ultimo proprio in occasione dell'esame del progetto del polo nautico di San Giuliano) e segue da tempo con attenzione anche quello del moto ondoso.

Sapendo che gran parte dell'ambientalismo veneziano ha cercato di esaminare queste due questioni soprattutto con il criterio delle vocazioni dei luoghi, cioè dell'idoneità dei siti lagunari a rappresentare e contenere funzioni socio-economiche-ambientali, come Consulta dell'Ambiente vogliamo lanciare dalle pagine di questo sito un sondaggio per capire come la cittadinanza giudica tale provvedimento: cogliere quest'occasione quindi per dar voce ai cittadini ed allo stesso tempo analizzare e confortarsi anche con punti di vista differenti!

Sei d'accordo con la Variante urbanistica alla zona di punta San Giuliano che permette alle attività commerciali situate lungo la riva del Canal Salso di restare in quest’area e di potersi anche espandere?
Vai al sondaggio

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Matteo Pandolfo - 03/08/2006 10:43
Gent. sig. saccon,
rispondo per esprimere il mio accordo con la sua lettera.
Peraltro come consulta avevamo già espresso le nostre preoccupazioni in merito ai progetti per la punta di san giuliano, e ci eravamo incontrati con l'assessore Simionato per spiegare la nostra
presa di posizione che aveva fatto scatenare all'interno dell'amministrazione un certo fastidio del tipo ma chi sono questi e cosa vogliono, vogliamo fare quel che ci pare senza che nessuno ci rompa i c...; senza sapere che poi la consulta esprime pareri non vincolanti.
Preciso che contestavamo il voler fare male anzi il peggio possibile, non il fare, come invece aveva inteso Simionato (vedi <a href="scheda.php?ids=141">documentazione</a> nel sito pandora). Peraltro un'attività nautica (soft) è il naturale completamento del parco.
La consulta è debole a causa della
scarsa partecipazione delle associazioni e dei cittadini, questo caso dovrebbe insegnare che la costante partecipazione invece renderebbe più forte una qualsiasi iniziativa urgente come questa.
saluti
coordinatore per la consulta ambiente
matteo pandolfo
Gianni Darai - 02/08/2006 13:06
Mi chiamo Gianni Darai e ho fatto un pò di tutto nella mia vita ma sempre nell'ambiente nautico ( a remi, a vela e a motore) sia come commerciante del settore che come diportista che come appassionato ed amante della Laguna e mi fa un poco meraviglia questa alzata di scudi contro Michele Vianello che, oltretutto, centra solo parzialmente in quanto la delibera per il parco di S.Giuliano è dell'ufficio del Commissario Straordinario Governativo per la lotta al moto ondoso (leggi il sindaco Massimo Cacciari).
Se di colpe si vuole parlare bisogna risalire a chi ha concesso a 20 ditte per venti anni di esistere e lavorare lungo il canal Salso, e che trasportano circa il 30% delle merci a Venezia,e quindi di insediarsi stabilmente in questa località (senza poi parlare della darsena Scafoclub o del marina DEC o di altre realtà piu' a monte).
A questo punto posso ben comprendere la necessità di risolvere al meglio il problema e se non si è riusciti in piu' di venti anni a trovare una soluzione a queste realtà, penso che la soluzione dell'Ufficio Del Commissario Straordinario non sia proprio la peggiore possibile perchè almeno mette ordine e legalità nel caos attuale.
Venendo al concreto penso che la prima cosa sia quella di trovare una soluzione al problema di questi lavoratori e se per questo si deve sacrificare una riva che resta ancor oggi disastrata e degna del BRONX (mutuo la frase da quanto dichiarato dagli stessi uffici pubblici) ben venga, anche se un pò malvolentieri.

Gianni Darai
Diego Saccon - 02/08/2006 09:55
Mi chiamo Diego Saccon, sono stato socio della Canottieri negli aa '80, sono iscritto al G.S. Voga Veneta Mestre dal '90, sono stato iscritto Circolo Velico Casanova, dal '93 al '98 sono stato nel Direttivo del G.S. Voga Veneta e per 3 aa ho presieduto il CNS un'Associazione delle società remiere e veliche dell'ex colonia elioterapica; assieme a Vittorio Resto,figura storica della rinascita della vela al terzo in laguna e fondatore del movimento ADOLA, e con la collaborazione di tutte le società sportive di Punta San Giuliano, ho organizzato i due memorial Zorzetto dopo la scomparsa del prosindaco pioniere del Parco di San Giuliano; ho partecipato alla costituzione di Pax in Aqua per conto delle società di San Giuliano; nel '98 ho contribuito alla stesura del primo documento comune tra le società della Punta sul futuro Polo Nautico .

Sono a dir poco indignato per l'iniziativa del vicesindaco Michele Vianello, che stravolge parte del progetto del Parco, ignora più di 15 anni di appassionato dibattito, iniziative e partecipazione della città sul tema di San Giuliano e, non ultimo, fa pensare che gli organi democratici eletti dai cittadini siano considerati dal vicesindaco solo un orpello.

Cordiali saluti.
Diego Saccon
Pino Sartori - 31/07/2006 18:29
Per conto mio posso esprimere sin da ora grosse perplessità sull'episodio.

1° di carattere procedurale: Da sempre in questo consesso ci battiamo per sperimentare e realizzare strumenti di "democrazia partecipata"; mi sembra che in questo caso si scelto di ricorrere ad una scorciatoia dell'iter proprio per evitare dibattito pubblico, partecipazione, e, io credo, anche indagini ficcanaso sui trascorsi legali o meno di tutte quelle situazioni edilizie/urbanistiche/concessorie di cui hanno prosperato fiorenti attività di rimessaggio natanti, di carico e scarico merci, di cantieristica navale, assolutamente improprie per le attuali normative del P.R.G. vigente. Insomma una sanatoria inopportuna e neanche tanto regolare!

2° Non sono esperto di questioni di moto ondoso, ma osservo che a buon senso che attività di rimesaggio natanti a motore (ieri c'era la coda di barche, gommoni e cabinati fra cui nessuna barca tipica lagunare >30 € cadauno per alaggio in nero) e attività di rottura carico e trasporto merci direzione Venezia svolte in quel sito non rappresentano una riduzione del moto ondoso, anzi ne sono una ulteriore e non monitorata sorgente.

3° Le aspettative della Citta' di terraferma verso quei luoghi sono altissime come si è visto dalla reazione delle istituzioni e della gente sui giornali: credo che il completamento del progetto del Parco di Sna giuliano su quel lato sia la parte più doverosa ai fini del risanamento del paesaggio lagunare anche se sono sempre stato critico sugli strumenti pesanti (hard) utilizzati dal progettista per rifare il " trucco" a questo territorio. C'è da considerare inoltre che su questa area dovranno transitare le nuove strutture di comunicazione veloce (Ferrovia ad alta capacità e tram metropolitano) per cui si dovranno riprogettare le varie reti ENEL e il nuovo ponte della SS14 sulla ferrovia; solo la complessità di questo snodo relazionale consiglierebbe di toglierci dai piedi almeno quelle strutture edilizie "provvisorie" (per essere benevoli!) e allocarle in aree vocazionalmente più adeguate nei territori che si liberano nelle zone ex industriali di Porto Marghera!

3° sulle questioni che sorgono dall'interferenza di questo progetto con l'aspirazione di molti utilizzatori di questa parte della laguna (che Vittorio Resto di ADOLA definisce giustamente "di nautica naturale" ) mi limito a farne memoria, ben sapendo che ci saranno validi testimoni a carico.
Attendo Vs. valutazioni! Pino Sartori (Gruppo Salvaguardia ambiente La Salsola)
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