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Autore: ENZO PEDROCCO

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Percorsi sul territorio

S.Erasmo - Lazzaretto Nuovo

Sant'ErasmoAndar via da Venezia senza aver dedicato almeno una giornata ad una "gita fuoriporta" lontano dagli abituali percorsi turistici, significherebbe perdere un’importante occasione per apprezzare realmente questo originalissimo ambiente naturale sempre cangiante e sempre in bilico tra terra ed acqua. Addentrarsi in laguna ed esplorare le bellezze storico-naturalistiche che questa offre, permette di apprezzare anche il suo volto meno conosciuto, la sua parte nascosta, dimenticata ma non per questo meno affascinante. Gran parte delle isole disseminate in laguna sono ormai abbandonate, trascurate e spesso in uno stato di totale degrado, tuttavia molte di queste conservano il fascino tipico di mondi che hanno avuto una storia che ancora oggi possono raccontare e trasmettere a chi è disposto a dedicare un po’ di tempo all’ascolto, all’esplorazione... Un’escursione che si potrebbe facilmente organizzare in laguna è quella che tocca due importanti isole ancora non turisticamente conosciute: il Lazzaretto Nuovo e S.Erasmo.


Da Fondamenta Nuove, nel sestiere di Canareggio nella città di Venezia, si parte con il vaporetto della ACTV numero 13, direzione S. Erasmo. Poco dopo aver superato il forte di S. Andrea sulla sinistra ecco S. Erasmo.


L’isola, tra le più grandi della laguna, è anche conosciuta come l’orto di Venezia per la sua vocazione agricola che ancora oggi in parte conserva. È una lunga striscia di terra che un tempo si trovava proprio di fronte al mare e fungeva come il Lido di Venezia da "baluardo" a difesa della laguna. Poi i mutamenti naturali seguiti all’azione del fiume Piave e del Sile hanno dato origine alla "Punta di Sabbioni" che quindi ha "oscurato" S. Erasmo facendola arretrare all’interno della bocca del lido. L’isola è costituita da un piccolo centro abitato, da campi coltivati e da terreni incolti. E’ una delle poche in cui circolano i tradizionali mezzi di trasporto della terraferma: auto, motorini e biciclette.


Per poter ammirare questo originale scorcio di laguna si può noleggiare una bici presso l’agriturismo "Il lato azzurro" poco distante dalla prima fermata dell’ACTV "la Capanna". E’ una passeggiata piacevole, non impegnativa e molto rilassante. Le piccole strade poco trafficate che si snodano tra campi coltivati, piccoli canali e caseggiati sparsi qua e là, permettono infatti di ammirare con tranquillità la flora e la fauna di questo originale ecosistema. L’unica costruzione di qualche rilevanza storico-architettonica è la torre Massimiliana, una fortificazione austriaca del 1813, da poco restaurata.


Sant'ErasmoPrima di andar via dall’isola per proseguire l’itinerario è possibile pranzare e ristorarsi durante le ore più calde della giornata presso l’osteria "Ai tedeschi", adiacente ad una spiaggetta dove in estate si incrociano veneziani e qualche isolano in cerca di un po’ di tranquillità lontano dalla affollatissima città invasa più che mai da turisti provenienti da ogni dove.


Una volta conclusa la visita a S. Erasmo, si riprende la linea 13 del vaporetto per raggiungere l’isola che si trova esattamente di fronte: Lazzaretto Nuovo, un tempo chiamata "vigna murada". Quest’isola ha avuto, probabilmente fin dall’antichità, un’importante funzione strategica di controllo dell’ingresso della laguna e oggi rappresenta un esempio di recupero e utilizzo di isola abbandonata. In passato venne destinata dalla Repubblica ad ospitare in quarantena le imbarcazioni sospette di portare il contagio della peste e per rendere efficiente la struttura sanitaria furono costruiti molti edifici, alcuni dei quali sono ancora ben conservati all’interno delle mura perimetrali, di forma quadrangolare, che risalgono alla prima metà del 1800 e delimitano l’antico insediamento.


Catturati dallo splendore dei ritrovamenti archeologici e del percorso naturalistico a tratti alberato, a tratti direttamente sulle barene e i ghebi, si può godere di un particolarissimo paesaggio, mentre un giro esterno permette di immergersi nella coinvolgente atmosfera dell’ambiente lagunare e di entrare in contatto con piante e uccelli della barena. Infatti, lungo il vecchio "giro di ronda" dei militari, che si svolgeva per circa un chilometro intorno all’isola, si incontrano oggi punti di notevole interesse naturalistico, con una visuale a 360 gradi della laguna di fronte a Venezia. Il sentiero si inoltra nei silenziosi boschetti.


Il lato nord, delimitato da un piccolo canale dove si possono osservare pesci e crostacei tipici della laguna, presenta una grande varietà di piante di barena.

Dentro la cinta muraria, percorrendo i viali a raggiera di impianto austriaco, si giunge al principale edificio dell’isola, il cinquecentesco "Tezon Grande", lungo più di 100 metri, il più grande edificio pubblico di Venezia dopo le Corderie dell’Arsenale. Questo conserva ancora molte scritte e disegni originali che ricordano la presenza dei mercanti, dei bastazi (facchini) e dei guardiani del Magistrato alla Sanità.


L’isola del Lazzaretto Nuovo, vincolata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è una delle poche, tra le isole abbandonate della Laguna di Venezia, ad aver conosciuto una decisa azione di recupero, grazie ad una serie di restauri effettuati negli ultimi anni. Da tempo è in concessione ad un’associazione di volontari, l’ Ekos Club, che garantisce custodia e gestione all’interno di un progetto generale, detto "Per la rinascita di un’isola", che vede la collaborazione di Enti e Istituzioni e comprende varie attività scientifiche e culturali.