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Autore: ENZO PEDROCCO

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Progetti della sezione Sviluppo Sostenibile

Il Parco della Laguna

La vicenda del Parco della Laguna di Venezia si può far risalire al 1962, quando lo IUCN promosse una campagna in favore della conservazione delle zone umide e inserì la Laguna di Venezia al primo posto, tra le zone umide italiane, nell’Elenco delle zone umide di importanza internazionale. Veniva dunque riconosciuta l’importanza e la necessità di una tutela efficace e mirata. Ebbe così inizio un lungo processo fatto di proposte e dibattiti finalizzati all’istituzione di un Parco nella Laguna di Venezia. Tale processo prese avvio nel 1983 quando il Comune istituì un’apposita commissione tecnico-scientifica con lo scopo di redigere una proposta di Parco nella Laguna. Emersero però subito molti problemi legati alla difficoltà di stabilire i caratteri del Parco e gli obiettivi primari di salvaguardia, nonché difficoltà legate alla presenza di un ambiente con caratteristiche sia naturali che artificiali e quindi di difficile definizione. 
Tra il 1987 e il 1995 furono presentati tre disegni di legge per la creazione del Parco ma non seguì una concreta azione da parte della Regione Veneto.
Già nella legge regionale n° 40 del 1984, “Nuove norme per l’istituzione di parchi e riserve naturali regionali”, la Laguna di Venezia era ritenuta tra gli ambiti per l’istituzione di parchi e riserve naturali. Tale legge rinviava ai piani d’area l’individuazione dei siti da porre sotto tutela. Così sia il PTRC che il PALAV stabilirono che la Laguna rientrasse negli ambiti per l’istituzione di parchi e riserve naturali e diedero indicazione sulle direttive alle quali il piano ambientale del parco deve attenersi. Il PALAV però è uno strumento di pianificazione generale e non direttamente attuativo e quindi demanda alle amministrazioni locali competenti la gestione dei singoli interventi, dando solo delle indicazioni di carattere generale. Così per evitare le polemiche dovute all’ulteriore azione di rinvio della questione del Parco, il Consiglio regionale approvò contestualmente al PALAV un Ordine del giorno con il Provvedimento n° 1091 del 7 marzo 1995 in cui si affermò “l’assoluta necessità di giungere in tempi brevi all’istituzione del Parco della Laguna di Venezia”. 
Nel 1996 fu costituito un Comitato promotore con lo scopo di formulare una legge d’iniziativa popolare per l’istituzione del Parco. Il Forum per la Laguna di Venezia diventò il principale animatore del Comitato e inoltre vi aderirono ben presto molti rappresentanti del mondo accademico e dell’associazionismo veneziano. L’obiettivo principale era quello di coinvolgere quanto più possibile tutti i cittadini ed ottenere il loro consenso. La proposta venne depositata il 9 Ottobre 1997 presso il Consiglio Regionale Veneto, ma tale proposta non fu mai inserita nell’ordine del giorno del Consiglio Regionale.
Nel 2002 l’Amministrazione Comunale di Venezia intraprese un’azione su scala locale decretando l’istituzione del Parco. Ciò coerentemente con l’articolo 27 della Legge Regionale 40/84, “Nuove norme per la istituzione di parchi e riserve naturali regionali” che prevede che “Le Province, le Comunità Montane, i Comuni e i loro Consorzi, nonché le comunità familiari montane (…) possono istituire nel proprio territorio (…) parchi e riserve regionali di interesse locale (…). L’individuazione del parco o della riserva è fatta da enti di cui al precedente comma nel rispettivo strumento territoriale o urbanistico generale, che deve contenere altresì la delimitazione della zona”. In base a tali disposizioni la Giunta Comunale ha avviato l’iter di istituzione di un “Parco di interesse locale nell’area della laguna Nord”.
L’Amministrazione Comunale, con delibera del Consiglio Comunale n° 99 del 8/9 luglio 2003, “Approvazione dell’Istituzione Parco della Laguna e del suo Regolamento”, ha sancito l’esistenza dell’“Istituzione Parco della Laguna” al fine di tutelare e valorizzare il territorio della Laguna Nord dal punto di vista ambientale e socio-economico e al fine di gestire in maniera unitaria e sostenibile tutti i beni di proprietà che si trovano nella Laguna Nord e ottenuti in concessione dall’Istituzione medesima, come l’Isola della Certosa, l’isola del Lazzaretto Nuovo; la Torre Massimiliana e il Ridotto di S. Erasmo; il Forte di Mazzorbetto. La nuova Istituzione è stata chiamata “Parco della Laguna” proprio per iniziare a far circolare e consolidare nella popolazione locale l’idea del Parco e per avviare i lavori di quello che sarà in futuro l’Ente di gestione del Parco.

Il 13 settembre 2004 è stata approvata dal Consiglio Comunale la Variante al PRG per la Laguna e le isole minori. In tale variante è stato inserito il perimetro del Parco e quindi con questa Variante, il PRG del Comune di Venezia viene esteso per la prima volta alla parte di territorio occupata dalla laguna, al dì là delle isole stabilmente abitate ed oltre il margine delle terre emerse.
Attualmente ci si sta orientando verso la creazione di un Parco Nazionale dell’intero territorio lagunare. A tal scopo il 4 Giugno 2007, presso il Museo di Scienze Naturali di Venezia, è stata presentata la proposta di legge d'iniziativa parlamentare per l'istituzione del Parco Nazionale di tutta la Laguna di Venezia, conformemente alla legge nazionale sulle Aree Protette (L. 394/1991). L’idea è quella di giungere in tempi brevi all’istituzione di un Ente Parco e superare la disgregazione esistente tra i diversi livelli amministrativi competenti e gestire così i numerosi vincoli già esistenti in un’ottica di coerenza e sviluppo, anche economico, specialmente nei settori della ricerca e dell’innovazione. 
 
Per ulteriori informazioni visita il sito della Direzione Centrale Ambiente e Sicurezza del Territorio del Comune di Venezia.

Progetto Correlato a: [ Biodiversità ] [ Turismo ] [ Sviluppo Sostenibile ] [ Ambiente ] [ Venezia e la sua laguna ]

 

Lavori per la salvaguardia di Venezia.

La maggior parte dei lavori per la salvaguardia di Venezia e per la difesa della città dall’erosione sono coordinati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti-Magistrato delle Acque e concretamente realizzati dal “Consorzio Venezia Nuova” e dalla società “Insula S.p.A”. (società per la manutenzione urbana costituita dal Comune di Venezia con la partecipazione di Vesta s.p.a., Enel.Hydro, Italgas e Telecom Italia). Il sistema degli interventi di competenza della Stato e quindi gestiti dal Consorzio Venezia Nuova riguardano in modo particolare: il miglioramento della qualità delle acque e dei sedimenti, la protezione e ricostruzione di strutture tipiche della laguna, la realizzazione del sistema MO.S.E., la ricostruzione di spiagge e dune costiere per la difesa dalle mareggiate. La società Insula S.p.A. si occupa invece, in modo particolare, di attività per la manutenzione urbana attraverso un programma di interventi nella città storica e nelle isole denominato "Progetto integrato rii". La manutenzione urbana di Venezia e delle sue isole si attua mediante una serie d'interventi miranti a salvaguardare l'integrità fisica delle fondamenta degli immobili, e a migliorare la qualità igienico-sanitaria della città risanando i rii e i luoghi della viabilità pedonale. Approfondimenti e dettagli sui lavori realizzati, in corso d'opera o in fase di progettazione del CVN e di Insula S.p.A. sono disponibili nei rispettivi siti: SAL.VE e INSULA .

Progetto Correlato a: [ Erosione ] [ Sviluppo Sostenibile ]

 

Progetto "Cambieresti?"

L’obiettivo del progetto “Cambieresti?” (Consumi, AMBIEnte, Risparmio Energetico e STIli di vita), inserito nel più ampio processo di Agenda 21 locale, è quello di ridurre e riorientare i consumi facendo leva sia sull’informazione della comunità locale circa l’impatto globale dei consumi e le opportunità di un consumo critico e consapevole sia su meccanismi incentivanti l’adozione di stili di vita più equi e sostenibili. Il progetto, che rappresenta sostanzialmente la continuazione e il rilancio del Piano Energetico Comunale, in particolare, punta a: - sensibilizzare produttori, fornitori e distributori con lo scopo di metterli in rete per minimizzare gli impatti e attivarli per la promozione di stili di vita equi e sostenibili; - attivare la comunità locale per individuare percorsi praticabili verso il risparmio delle risorse energetiche e, più in generale verso l’adozione di comportamenti virtuosi dal punto di vista ambientale Il progetto, che è stato da poco finanziato dal Ministero dell’Ambiente, prevede un’azione pilota che coinvolgerà un migliaio di famiglie campione nell’ambito del Comune di Venezia. Questi nuclei familiari sperimenteranno per 8-10 mesi un sistema di monitoraggio che registrerà sia i risparmi energetici (elettricità, acqua, gas, combustibili per veicoli, ecc.) raggiunti sia i consumi di alcuni beni e servizi inseriti in un paniere predefinito. La sperimentazione con il gruppo pilota dovrebbe testare e affinare la metodologia prima di estenderla a tutta la città. Il progetto “Cambieresti?” è in fase di attivazione. Per informazioni e approfondimenti contatta il Laboratorio Ombrello del Dip. di Pianificazione dello IUAV oppure visita il sito del Comune di Venezia
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La pesca nella laguna di Venezia: un percorso di sostenibilità nel recupero delle tradizioni.
Progetto di ricerca della Fondazione Eni Enrico Mattei

Lo studio si propone di fare il punto sullo stato dell'arte della pesca artigianale in laguna di Venezia. Vengono brevemente descritte le attività di pesca artigianale e di vallicoltura, gli attrezzi utilizzati, nonché alcuni aspetti storici e legislativi. La pesca artigianale, se si fa eccezione per la motorizzazione delle imbarcazioni avvenuta intorno agli anni 60, ha subito pochi cambiamenti nel corso degli anni. Si tratta di uno sfruttamento delle risorse che produce un basso impatto e che tuttavia sembra ancora assicurare un discreto guadagno agli operatori. L’introduzione negli anni ’80 del “caparossolo”, bivalve alloctono, a la sua successiva esplosione demografica hanno sensibilmente intaccato l’equilibrio preesistente. Lo sfruttamento di questa risorsa con tecniche ad elevato impatto ambientale ha condotto ad una pesca di tipo “semindustriale” che ha scardinato l’intero sistema della pesca nella laguna di Venezia e creato forti conflitti tra i pescatori tradizionali e quellio di "caparossolo". Per ulteriori informazioni e approfondimenti contattare la Fondazione Eni Enrico Mattei

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Progetto comunitrario Pre_Sud

Il progetto comunitrario Pre_Sud (Peer Review for European Sustainable Urban Development) è finalizzato ad esaminare il contributo che le città europee possono fornire nell’ambito dello sviluppo sostenibile prendendo in considerazione i servizi ambientali, economici e sociali che alcune città europee offrono ai propri cittadini. Il progetto coinvolge le amministrazioni di 9 città europee, la Commissione Europea, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), il network per le città europee Eurocities. Il progetto iniziato nel 2001 si concluderà alla fine del mese di ottobre del 2004.

Progetto Correlato a: [ Società ] [ Sviluppo Sostenibile ]

 

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