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NL 08.2006 - RestArt 2

nl pandora
Siamo lieti di inviarti l'ottavo numero della Newsletter del 2006 del Progetto Pandora, network nato per promuovere lo sviluppo sostenibile della città di Venezia (http://www.feempandora.it).
Ogni notizia è seguita da un collegamento nel quale potrete trovare approfonditi gli argomenti trattati.
Buona lettura!  

Numero 8.2006 :: Restart e la partecipazione

Pandora e la Partecipazione
* RestArt: la sintesi dei focus group
* RestArt: la tavola rotonda

Informarsi in Pandora
* Hanno detto di RestArt

Comunicare in Pandora
* A proposito della raccolta differenziata a Dorsoduro
* Aumento della TIA per categorie. Cosa ne pensi?

 

Pandora e la Partecipazione

RestartIl 25 novembre in occasione dell'inaugurazione della mostra-evento RestArt, presso il Cz 95 alle Zitelle – Giudecca si sono tenuti alcuni FOCUS GROUP che che hanno coinvolto degli abitanti di Venezia in un confronto sul tema dei rifiuti a Venezia.
Questi incontri-dibattito hanno avuto lo scopo di far emergere questioni che hanno costituito l'avvio della tavola rotonda e a cui hanno partecipato: Pierantonio Belcaro, Assessore Comune di Venezia dipartimento per lo Sviluppo e la Salvaguardia Ambientale; Maura Rosa, VESTA; Enzo Castelli, Presidente Municipalità Venezia, Murano e Burano; Livio Billo, professore di Storia Arte Contemporanea presso l'Università degli Studi di Padova; Claudio Spavento, promotore del “Concorso che puzza!”, Lorena Rocca, Coordinatrice Progetto Pandora e Mara Sartore, Curatrice RestArt.
Il risultato è stato un inzio per un serio e costruttivo dibattito tra cittadini e decisori.

RestArt: la sintesi dei focus group sui rifiuti

Capire il punto di vista dei cittadini e raccogliere indicazioni per migliorare la gestione dei rifiuti a Venezia, era lo scopo della ricerca attuata dal progetto Pandora attraverso alcuni focus group iniziati a luglio e culminati con l’evento RestArt.
I focus group, ovvero gruppi di persone che attorno a un tavolo discutono di precisi argomenti, affrontando il tema dei rifiuti a Venezia hanno evidenziato:

  • il delicato rapporto tra Venezia e il turismo;
  • la valutazione sulla gestione dei rifiuti e relativa campagna informativa;
  • il ruolo strategico che ricoprono l’educazione e la partecipazione nella gestione consapevole del rifiuto.

Il turismo, da un lato, è visto come invasivo e deleterio per la città, dall’altro, è accettato in quanto forma principale di sostentamento. È idea condivisa che i costi per il mantenimento della pulizia siano derivati dalla presenza dei turisti, per questo motivo essi non dovrebbero gravare sui cittadini ma sugli esercenti, che beneficiano direttamente della presenza dei turisti in città. Inoltre chi ha contatto diretto con i turisti (anche i Bed and Breakfast) dovrebbe offrire un servizio che prevede anche la raccolta dei rifiuti e la diffusione di informazioni che, se non date, producono una quantità di rifiuti non solo indifferenziati ma anche mal posti.
Interessante la posizione assunta durante la discussione: i partecipanti non considerano i turisti la causa principale della sporcizia della città; il cuore del problema sta negli atteggiamenti dei cittadini troppo spesso disinformati, irrispettosi delle regole e incuranti del destino del proprio sacchetto di immondizia che viene così abbandonato ovunque, per strada, nei cestini non adatti, nei canali. E proprio il richiamo ai canali accende delle riflessioni sul fatto che una comunità identifica in modo condiviso e più o meno consapevole la diversa destinazione dei luoghi. Storicamente parlando, essi erano, a Venezia, il luogo “preposto” alla raccolta del rifiuto era il canale. Oggi viene usato ancora, ma sarebbe meglio individuarne un altro.
I partecipanti evidenziano, inoltre, che il centro storico di Venezia ha delle caratteristiche uniche e davvero singolari, spesso però i gestori e i responsabili della gestione rispondono con una serie di provvedimenti che vengono visti, dagli occhi dei cittadini, come insufficienti e non sempre adeguati al suddetto contesto.
Ciò che si richiede sono quindi due cambiamenti: strutture migliori e una informazione più chiara. Per quanto riguarda le strutture, qualora fosse possibile, si propone di inserire i cassonetti in più punti della città, cestini per i rifiuti più capienti e adeguati per il carico di sporcizia che circola oltre che ad orari per la raccolta dei rifiuti pensati insieme ai cittadini e un potenziamento del servizio della raccolta porta a porta, tutto quanto ben documentato e pubblicizzato.
Oltre che a questi cambiamenti si è parlato anche di un modello generale da seguire: per risolvere il problema è meglio la partecipazione o controllo dall’alto?
Le opinioni si dividono: i più inflessibili sostengono che un regolamento esiste, la legge è chiara e uguale per tutti, quindi i cittadini devono prenderne atto e rispettarla mentre le autorità preposte devono sanzionare i trasgressori per reprimere i comportamenti errati. In questo caso il controllo dall’alto, prerogativa dello Stato e degli enti preposti, è l’unico modo per risolvere il problema.
Altri invece indicano un’altra via, in cui il cittadino possa partecipare ai processi decisionali politici che potrebbero così essere più vicini ai reali problemi della gente. In questo sistema le decisioni, assunte in modo condiviso, sarebbero più facili da rispettare e, se integrate con un buon sistema informativo che arrivi alla gente in maniera efficiente ed efficace, potrebbero portare alla responsabilizzazione di tutti.
Come si accennava sopra, un punto importante da affrontare è quello della comunicazione in merito alla raccolta dei rifiuti: essa non viene giudicata efficace. Questa dovrebbe essere semplice, diretta, non perdersi in volantini esplicativi troppo farraginosi ma deve colpire con poche parole, dicendo cosa bisogna e cosa non bisogna fare.
La pubblicità, inoltre, dovrebbe spiegare il processo di distruzione del rifiuto, in quanto un problema evidenziato di continuo è la mancanza di trasparenza nei processi di lavorazione della materia che impedisce ai cittadini di capire se i loro sforzi possano essere stati significativi.
Ci sono parecchie proposte nuove, maturate durante il dibattito, tra queste ve ne sono alcune sicuramente interessanti, ad esempio, la richiesta dell’introduzione del “vuoto a rendere”: se produrre meno rifiuti deve diventare economicamente conveniente, in questo modo si può attivare un compenso economico. Sul versante dell’educazione si chiede un’azione a 360°, che parta dalle scuole ma arrivi anche alle persone anziane che devono essere sostenute, per mancanza di pratica, nelle differenti pratiche di raccolta dei rifiuti Oppure, ancora, prevedere la presenza di barconi ancorati alle rive in modo da facilitare la raccolta dei rifiuti anche in orari diversi da quelli prestabiliti.
Per concludere è giusto riportare una nota positiva: i cittadini vedono la Venezia di “oggi” più pulita rispetto a quella di qualche anno fa, questo anche grazie a degli interventi dei singoli cittadini, come l’attività proposta da Claudio Spavento Il concorso che Puzza che è stata ampliamente riconosciuta come un valido modello da “esportare” anche in altri punti nevralgici della città (es. Calle Santo Stefano)
Leggi Cosa è Restart
Vai al Dibattito sui rifiuti

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RestArt: la tavola rotonda

La tavola rotonda che è seguita ai lavori del focus group ha visto come ospiti: l'Assessore all'Ambiente del Comune di Venezia Pierantonio Belcaro; Enzo Castelli, presidente della Municipalità Venezia centro storico; Maura Rosa di Vesta; Livio Billo docente di Storia dell'Arte Contemporanea dell'Università di Padova e Claudio Spavento, titolare del ristorante veneziano “Al Nono Risorto”. L'incontro, pensato e strutturato proprio come uno “spazio” aperto di discussione, ha cercato di porre al centro del dibattito le indicazioni e le richieste emerse dal focus group.
I lavori sono stati avviati con una breve presentazione del progetto Pandora, curata dalla coordinatrice Lorena Rocca, che ha portato all'attenzione degli ospiti le numerose segnalazioni sul tema “rifiuti a Venezia” condivise nell'Agorà virtuale www.feempandora.it .
Per agevolare il dialogo tra i cittadini presenti e gli ospiti invitate alla tavola rotonda, si è data subito la parola ad Adriana Fasano e a Matteo Pandolfo, membri dell'Ufficio di Coordinamento della Consulta per l'Ambiente del Comune di Venezia, che hanno riportato in assemblea alcune questioni emerse durante il dibattito nei focus group e avviato così la discussione.
Numerosi sono stati i temi affrontati: dalla raccolta differenziata ai costi che questa comporta, dalla necessità di una maggiore educazione e sensibilizzazione dei cittadini alla questione della riduzione dei rifiuti prodotti, dalla specificità di Venezia alle forme di coinvolgimento del cittadino per individuare insieme strategie e possibili soluzioni.
Il primo intervento è stato quello dell'assessore Belcaro che ha messo in evidenza come le richieste per una differente organizzazione della raccolta dei rifiuti a Venezia devono essere poi ricondotte ad un contratto di servizi che il Comune ha stipulato con Vesta. «Nel caso il servizio richiesto non rientra tra quelli già specificati nel contratto, il Comune deve erogare a Vesta un corrispettivo a parte che si traduce, quindi, in spese aggiuntive per l'Amministrazione e quindi anche per il cittadini».
L'intervento della sig.ra Rosa ha ribadito le peculiarità della città di Venezia («alle problematiche comuni alle altre città Venezia aggiunge anche la specificità della sua struttura ficica-urbanistica che rende la raccolta dei rifiuti particolarmente difficile e onerosa anche da un punto di vista della “pesantezza” del lavoro a cui gli operatori di Vesta sono sottopposti») mettendo però in evidenza lo sforzo dell'azienda sia nell'ascoltare le richieste del cittadino (attraverso ad esempio i consigli di quartiere) sia nel fornire al residente e al turista una diffusa e puntuale informazione in merito a ciò che occorre fare per smaltire correttamente i rifiuti nella città lagunare.
Quest'ultimo aspetto ha acceso un interessante confronto circa il ruolo che, anche in queste campagne informative e comunicative, può essere ricoperto dal cittadino: semplice utente finale o anche interlocutore con il quale individuare strategie e mezzi comunicativi più adeguati? La testimonianza di Teresa tratta da www.feempandorta.it («Basta con l'ennesimo manuale sulla raccolta differenziata, perché non investire tempo e risorse per sentire cosa la gente pensa e ritiene più adeguato?») e quella di Claudia presente alla tavola rotonda, hanno posto quindi l'attenzione sulla necessità di una “comunicazione partecipata” e quindi più efficace e mirata sia per i turisti, sia per i cittadini. L'intervento del presidente della Municipalità di Venezia centro storico, Castelli, ha evidenziato le molteplici “voci” che a Venezia dovrebbero essere ascoltate e a tal proposito si è fatto promotore di un'iniziativa che va proprio in questa direzione: «come Municipalità chiedo che venga attivato, anche con il supporto del sito www.feempandora.it e del gruppo che segue il progetto, un forum di discussione aperto ai cittadini al fine di individuare un decalogo come pro memoria per la raccolta e il conferimento dei rifiuti domestici da stampare poi a spese della municipalità e affiggere sui portoni di case e condomini».
La tavola rotonda, che ha visto tra l'altro anche l'intervento di Claudio Spavento, ideatore del “bidone autogestito”, e quello di Livio Billo, che ha posto l'attenzione sullo stile della società moderna opulenta e consumistica e su come anche l'arte può contribuire a creare una visione critica rispetto a tale tendenza, si è conclusa con la presentazione del progetto “Rifiuto con Affetto” (RCA) curato da tre studentesse dello IUAV (Istituo di Architettura di Venezia). L'idea assolutamente originale ed innovativa che sta alla base di “RCA” è quella di creare una sorta di “cassonetto-vetrina” per raccogliere e rimettere in circolazione (sottraendoli così alla discarica) quegli oggetti di cui ci si disfa ma che in realtà sono ancora utilizzabili.

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Informarsi in PANDORA

Hanno detto di RestArt

Sono comparsi molti articoli e citazioni che hanno riguardato la mostra e l'inaugurazione di RestArt.
Di seguito i titoli e i principali siti web che hanno pubblicato notizie dell'evento.
Vedi la rassegna stampa completa da cui si possono scaricare anche gli articoli.

Dalla stampa:

«Un piano urbanistico per i rifiuti» Il Gazzettino, edizione Venezia, martedì 28 novembre 2006, pag. III
«Cassonetti come vetrine per promuovere lo scambio» - Il Gazzettino, edizione Venezia, martedì 28 novembre 2006, pag. III
«Immondizie, la differenziata riallarga a macchia d'olio» - La Nuova di Venezia e Mestre, lunedì 27 novembre 2006, pag. 11
«Se i rifiuti diventano arte» - Il Venezia, domenica 26 novembre 2006, pag. 42
«“Restart”, le immondizie diventano arte. Tra sacchi per pattumiera griffati e opere interattive, al Centro Zitelle va in mostra la creatività» - Il Gazzettino, edizione Venezia, sabato 25 novembre 2006, pag. V
«C'è del bello in quel cassonetto» - La Nuova di Venezia e Mestre, sabato 25 novembre 2006, pag. 31
«Torna Restart» - Il Venezia, sabato 25 novembre 2006, pag. 45
«Riciclo rifiuti» - La Nuova di Venezia e Mestre, venerdì 24 novembre 2006, pag. 14
«Torna Restart» - Il Venezia, martedì 14 novembre 2006, pag. 43
«Sacchetti Griffati e riciclaggio: a RestArt il rifiuto prende vita» - Leggo, edizione Venezia, martedì 14 novembre 2006, pag. 20

Dal Web

2night - Restart: Mostra Sui Rifiuti E Con I Rifiuti
ARPAV (Notizie) - RestArt: istallazioni, video-art, fotografia, scultura con e sui rifiuti – Inaugurazione
Bazar - VENEZIA RESTART: si riparte dallo scarto!
BelPaese.it - RestArt Giudecca
Città di Venezia - Sala stampa - Comunicato stampa - Sabato a "Restart" tavola rotonda su "Riciclo, riuso, riutilizzo"
Comune di Venezia - Direzione Ambiente e Sicurezza del Territorio - RESTART
CRIATIVITY - I nostri rifiuti di Venezia in Rest-art, alla Giudecca
Cultura e tecnologia della moda – Università di Padova (News) - Restart
CZ95 - Restart
Envi.info_portale di comunicazione ambientale - Restart – Arte con e sui rifiuti
Exibart.com - RestArt (CZ95 - CENTRO ZITELLE)
FuoriBiennale 2006 - Luxury Garbage a Restart a Venezia
Riciclarte - RestArt: installazioni, video-art, fotografia, scultura con e sui rifiuti
VeNETia - Appuntamenti di Pace e Solidarietà - Restart - RICICLO, RIUSO, RIUTILIZZO
Tvvenezia.com - Tavola rotonda su “Riciclo, riuso, riutilizzo”
XX.9.12 FABRIKA arte a 360°: FABRIKAlink - Restart

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Comunicare in PANDORA

A proposito della raccolta differenziata a Dorsoduro

di Tiziana Plebani

Abito in Fondamenta Lizza Fusina e voglio segnalare un disagio che in questa zona si vive da tempo, acuitosi dall’estate scorsa.
Nei giorni della raccolta differenziata (quattro su sei) che si effettua sperimentalmente in questa zona, gli operatori ecologici passano verso le ore 8-8.30 per ritirare la carta o la plastica e il vetro ma non raccolgono il normale residuo. I sacchetti di immondizia restano abbandonati tutta la mattina e talvolta sino al pomeriggio inoltrato e già prima delle 9 sono dilaniati dai gabbiani che rendono la fondamenta una pattumiera a cielo aperto con una ben deplorevole immagine della città e un grave disagio dei residenti. Se, dopo segnalazioni continue alla Vesta, qualche operatore viene inviato, recupera solo i sacchetti ma non scopa e non raccoglie le immondizie sparpagliate. E’ chiaro che questa organizzazione della raccolta va rivista perché, mentre la carta e la plastica e le lattine, non attraggono i gabbiani, i piccioni, i topi e quant’altro e non puzzano e si potrebbe raccoglierle anche a orari diversi avvertendo i residenti (come avviene in altre città), così non può avvenire per il residuo ordinario che va asportato al più presto, in relazione agli orari di deposito cui sono tenuti i residenti (dalle ore 6 alle 8 del mattino).
La raccolta differenziata è un fondamentale e benemerito servizio alla cittadinanza che va incrementato e che sta stimolando la sensibilità ambientale, ma non può andare a detrimento dell’ordinario asporto dei rifiuti, specie in una città come questa.
Quindi per iniziare a voltare pagina e istaurare le buone pratiche di governo è indispensabile che le amministrazioni perseguano politiche prima di tutto di trasparenza e informazione ed infine di coinvolgimento, partecipazione e attivazione di competenze nella città...

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Aumento della TIA per le categorie economiche. Cosa ne pensi?

E' recente l'annuncio del Sindaco dell'aumento della TIA per le categorie economiche per far fronte all'aumento di costi relativi lo smaltimento dei rifiuti e pulizia della città in occasione di grandi manifestazioni/evento che portano a Venezia migliaia di turisti.

Cosa pensi dell'aumento della TIA per le categorie economiche?
Vai al dibattito

Idee per nuovi sondaggi o dibattiti? Avete un argomento che vi sta a cuore? Proponete alla redazione un sondaggio o un dibattito, sarà pubblicato in “Pandora Newsletter”! Scrivete a: info@feempandora.it

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