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  4. Abitare a Venezia

Abitare a Venezia

“Abitare a Venezia” è un tema caldo.
Si parla di costi delle abitazioni esorbitanti, della migrazione dei giovani dal centro storico verso la terraferma, della numerosa presenza di stranieri che acquistano antichi palazzi…
Consultiamoci quindi sui temi della residenza, sui problemi abitativi a Venezia, ma anche i problemi connessi (dalle manovre speculative alla perdita di aree verdi).

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E.B. - 04/09/2007 12:16
Drento un rioche sboca in canalazzoghe gera na vecia gondola fruada el fero ruzinesensa ne pagioi ne forcoleligada a na caena a l'ombra de un palazzo stava ma l'altro giorno un'ondada de tramvai potente la ga sforada rota ea caena a tochi par el rio la ga semenada ....Questa poesia di un anonimo della prima meta' del secolo scorso appare come una profezia maligna che purtroppo si sta avverando .La nostra citta' e' diventata un parco giochi: tutti vendono la stessa merce i banchetti si parano davanti ai monumenti,o ostruiscono quasi del tutto la strada vedi Rialto taxisti e gondolieri , uno dei cancri della citta',non sono soggetti ad alcuna legge su motoondoso , tassametri e ricevute fiscali,e ottengono sempre quello che vogliono ! Una giunta comunale che da trent'anni presenta piu' o meno la stessa gente pensa solamente a tenersi stretta la poltrona , e ci dice di comperarci gli stivali in caso di acqua alta .Di conseguenza :Esodo sempre piu' forzato dei cittadini per far posto a case albergo, bed & breakfast etc. Crollo della citta' , un giorno un comignolo un altro giorno un pezzo di cornicione, un'altro giorno un' intera parete in canale il prossimo giorno la nostra storia e la nostra cultura ....Perdita delle tradizioni morte della citta'.
E.B.
Elkociss - 17/06/2007 11:00
Ma adesso basta lagnarsi! per chi fosse interessato ci sono persone che stanno tentando di organizzarsi contro questi fetenti.
Andate su venicexplorer.net, il sito del Comitato di Salute Pubblica: ci sono un sacco di storie di gente che ha cominciato a combattere in prima linea contro gli affitti abusivi e tutti gli altri cancri di Venezia. Non sospettereste neppure quanta gente c'é che non ne può più.
C'é chi ha portato all'attenzione della finanza un giro di affitti in nero alla Giudecca, chi sta raccogliendo liste di siti internet che offrono appartamenti a Venezia per consegnarle alla magistratura, chi segnala periodicamente le situazioni sospette in questo senso.
Unire tutte le voci dei vari comitati, dei singoli cittadini incazzati, degli esiliati della terraferma, questo é il primo passo da fare. Andate sul forum del sito e informatevi sugli appuntamenti e le iniziative: vi accorgereta che la guerra a questi maledetti é cominciata!
valentina - 13/06/2007 18:21
A Venezia non mi avvicino da residente, neanche da turista ...bensì da futura residente. Proprio una di quelle centinaia di studenti, migrati con il sogno per un'università con la marcia in più, se pur pagata, è il caso di dirlo, a carissimo prezzo.Il primo momento di enfasi per la ricerca di una casa sull'isola si è spento alle mille barriere incontrate...vecchie topaie vendute come signorili residenze, contratti in nero dalla dubbia convenienze almeno per i poveri studenti, camere in condivisione con marea di gente...ma quello che mi ha più sconcertato, sono le numerose case vacanze per i signorotti. Come se non fosse già ridondante l'idea di una Venezia in vendita, ebbene si, è più facile trovare un lussureggiante appartamento convista sul canal grande...che non un posticino per continuare gli studi. Sembra proprio che la città sia destinata a diventare solo un grande centro commerciale los angeliano.
MatPan - 30/03/2007 08:36
Lo Speaker's Corner a Venezia come luogo storico e simbolico ci sarebbe, ma è recintato, non utilizzzabile, e lo troverete in Campo San Giacometto, Rialto, lato verso il tribunale. Ogni tanto qualche guida turistica ci gioca per far vedere il suo antico utilizzo. Oggi questo spazio potrebbe essere nella sala del consiglio comunale. Venezia è una città che promette ma non mantiene, illude chi la abita e la vive, le sue potenzialità sono enormi, ma purtroppo vale troppo, e lo stesso governo della città sembra avere un atteggiamento forte con i deboli e debole con i forti. Purtroppo anche la composizione sociale dei suoi abitanti e il suo ridotto numero non gioca a favore (siamo ormai alla pari di un quartiere di Marghera); ricette semplici o complesse per un rilancio culturale della città non ci sono, e neppure si potrà continuare a sognare una amministrazione amica, che rilancia e immagina un futuro. Il problema diventa il fare. All'amministrazione bisogna chiedere con atti chiari e semplici, il fare implica l'organizzare eventi chiedendo spazi e risorse all'amministrazione, entrando in contrasto su temi e argomenti molto concreti.
Ciao MatPan
Lorena - 21/02/2007 20:27
Forse possiamo davvero fare qualcosa per la nostra città e non al di là degli amministratori ma CON loro. Concodo con Claudio (che è un grande!) se proviamo gusto nello scatenare belle reazioni, quelle che nascono dallo pensare anche agli altri Venezia smette di essere un'icona, un quadro, un posto fantastico, una strabiliante disney ma diventa un LUOGO perchè è di qualcuno, in parte mia, di Claudio, di Elena, di Alvise, di Adriana, di Matteo, di Michela e dei tanti amici di PANDORA che qui non si stancano di dire che a Venezia ci tengono ed è LORO non perchè la vogliono togliere a qualcuno ma perchè in qualche modo ne sono parte, ne sono radicati...
Ho in mente gli Speaker's Corner di Londra. Ad Hyde Park succede ancora di vedere qualcuno su uno sgabello dire a gran voce la propria, è il più alto simbolo di democrazia riconosciuto tutt'oggi, magare apre le orecchie dei più ottusi. Noi lo facciamo on-line ma se credete possa essere un'idea possiamo concentrarci sul tema dell'abitare a Venzia e lanciare uno (o più) Speaker's Corner in qualche angolo della città... se credete insieme possiamo sostenere questa idea.


Michela - 17/02/2007 09:57
C'è poco da aggiungere siamo noi veneziani che abbiamo permesso che la nostra città sia solo un affare per gli speculatori edilizi del turismo, e non solo quelli, anche quelli che voglio che la città si svuoti e diventi un grande negozio di schifosi ricordini (tra l'altro fatti in paesi diversi dal nostro).
Certo anche l'amministrazione pubblica ha la sua colpa, ma ce li siamo voluti noi, del resto in politica non c'è molto da scegliere, si presentano sempre gli stessi ed anche quando sono diversi prendono sempre le stesse decisioni di destra o di sinistra che siano.

elkociss - 13/02/2007 10:19
Apprendiamo dal gazzettino di oggi che sarebbero almeno mille le abitazioni convertite più o meno abusivamente ad uso ricettivo...
Mille!!! ci rendiamo conto? Praticamente una città sottratta ai legittimi abitanti od aspiranti tali. Migliaia di metri quadri interdetti al tessuto sano di Venezia. Un massacro.
Di fronte a questo un'amministrazione che non ha avuto nemmeno il pudore di risparmiarci il teatrino della questione casa, affrontata nei soliti termini di "Venezia città difficile, Venezia città scomoda ecc." Ma come si fa a scacciare dalla mente la parola "collusione"? Come pensare che negli uffici tecnici comunali non si agitasse neppure l'ombra di un sospetto quando si trattava di rilasciare il permesso di allestire 4 cessi in una casa di 3 stanze? Dov'erano vigili, forze dell'ordine, per non insospettirsi del viavai di gente ad ogni ora del giorno e della notte in moltissimi appartamenti del centro?
Dov'eravamo noi abitanti, che dobbiamo finirla di considerare certe categorie criminali semplicemente come folcklore.
Di mafiosi si tratta, che, come in certe aree del meridione, annichiliscono le speranze di sviluppo, di benessere collettivo, coltivando collusioni e intrecci a proprio vantaggio.
E' la spudorata impunità che costoro hanno avuto finora ad aver ingolosito e attirato in città la peggior feccia del businness immobiliare, facendo impazzire il mercato della casa. Spero l'articolo di oggi segni l'inizio di una pulizia che, per gli interessi che avrebbe potuto toccare, é rimasta sinora un sogno.
claudio - 10/02/2007 02:00
alvise immagino che tu abbia capito chi sono, quindi conosci benissimo le mie idee.La cosa che mi fà più arrabbiare è che la semplità stia diventando utopia.A volte penso che le mie idee non servano a nulla. Sai molte volte mi tocca convincere la gente di quanto è finta la televisione bensì solamente facendola ragionare col proprio cervello.La stessa cosa succede quando faccio capire quanto si può realmente amare questa fragile città, questo ecosistema così turbato da beceri interessi.Mi piace, sai quanta soddisfazione ho quando riesco a far capire quanto sia importante pensare anche agli altri, al tuo vicino,ai tuoi compagni di lavoro. Lottiamo assieme caro indiano. 'notte.claudio
Alvise - 09/02/2007 10:42
CLAUDIO SEI SEMPRE UN GRNADE!!!
Peccaro però che a parlare così sono sempre meno e che l'Amministrazione non fa nulla per ascoltare voci fuori dal coro come le tue.
Forse però la colpa è anche un po' nostra. Anzichè unirci e fare "battaglie" insieme ci dividiamo in gruppi e gruppetti frazionando le già scarse risorse.
Ma si sa noi veneziani abbiamo un po' la mania del "sono bravo anche da solo"!

Bravo Claudio continua così!
A
claudio - 08/02/2007 01:20
ho pensato a venezia come una piccola riserva indiana. ecco io sono uno degli ultimi,ma attenzione non ho assolutamente voglia di arrendermi, non mi farò conquistare o corrompere dal dio denaro, anzi porterò avanti ogni mia idea di città sana e simbolo di libertà di voce e pensiero. appoggerò ogni idea,ricerca,lotta per la nostra sopravvivenza. quindi lotta ai prezzi troppo alti, agli affitti incontrollati,ai ristoranti fuori portata per le persone normali.sono stanco di sentir dire che è una città sporca e cara,quando siamo noi gli ultimi indiani a non amarla. esempio: la raccolta differenziata è un disastro e me ne vergogno, il mio comune che vende palazzi per farne alberghi, vigili corrotti che chiudono un occhio per gli abusi(plateatici selvaggi)e non controllano chi fa male il proprio lavoro(prezzi vergognosi). dico basta alle varie categorie che si lamentano,siamo nell'era del diventare ricco fregando gli altri. difendiamo l'ambiente e l'ecosistema,iniziamo così, poi la città si risveglierà da questo torpore ipnotico: soldi soldi soldi.... Claudio (tutti i miei famigliari abitano a mestre)ciao.
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