News di Pandora

>>ARCHIVIO NEWS<<

Ultima foto inviata

Ultima Foto Inviata
Autore: ENZO PEDROCCO

Alcune pagine di questo sito contengono delle animazioni in Flash.
Per scaricare il plug-in (gratuito) usa il seguente link:
Macromedia


Sei in:
  1. Home Page[http://www.feem-project.net/pandora/index.php]
  2. Informarsi[http://www.feem-project.net/pandora/scheda.php?ids=1]
  3. Archivio News

Archivio News

28/01/2007 - Gli sportivi in difesa del parco

Tratto da "Il Gazzettino" del 28/01/2007

Hanno firmato in duemila. Aggiungendo il loro autografo sotto quelli dei presidenti delle 24 maggiori società sportive di Mestre. Come dire che il mondo dello sport dà una indicazione certa, inequivocabile, sul parco di San Giuliano. E domani questa lettera autografata da tanti sportivi sarà consegnata al sindaco, Massimo Cacciari. L'idea di non stare con le mani in mano, a guardare quel che succede, di brutto, in Punta San Giuliano, è del presidente di SportInsieme, Alfredo Scibilia che ha deciso di schierare a difesa del parco proprio le associazioni sportive.Lo spirito è quello della difesa orgogliosa del parco di San Giuliano. E, infatti, al sindaco gli sportivi scrivono che "il parco acquatico di San Giuliano per gli abitanti della terraferma veneziana è qualcosa di più di un luogo in cui passare il tempo libero, è un simbolo della città. E' la prima volta che Mestre ha qualcosa di bello e di unico che è entrato nel cuore di noi tutti e si è trasformato in sentimenti di orgoglio e di speranza." Sentimenti che rischiavano di andare in frantumi di fronte all'ipotesi che il progetto dell'architetto Antonio Di Mambro venisse stravolto dal mantenimento nel parco delle attività produttive e di trasporto. Da qui la mobilitazione dell'intera città, culminata nell'assemblea pubblica al Toniolo, nel corso della quale lo stesso sindaco Massimo Cacciari ha dovuto prendere atto che Mestre voleva la realizzazione del parco di San Giuliano così come l'aveva immaginato Antonio Di Mambro. Un parco per la città, per il tempo libero, per lo sport, per la vita insieme, un parco che è il simbolo del riscatto di Mestre dal momento che San Giuliano è nato su montagne di rifiuti industriali. Ma quella che era una discarica è adesso un parco frequentato da migliaia di persone, un parco che si prepara ad avere un ulteriore grande sviluppo con nuove iniziative culturalie sportive - il fastival rock e la Venice marathon - e con la creazione del Polo nautico. "Siamo orgogliosi di avere un parco che, una volta ultimato, ci invidierà tutto il mondo e ci fa sperare che anche nella nostra città si possa ragionare in grande per un futuro di modernità e di sviluppo" - si legge ancora nella lettera. E questa speranza, scrivono i firmatari, è la spiegazione delle proteste che ha suscitato in città il provvedimento del Commissario al moto ondoso, "perchè ha colpito sentimenti diffusi." In conclusione i presidenti delle 24 associazioni sportive di Mestre e i 2022 sportivi che hanno firmato la lettera al sindaco, chiedono a Cacciari di andare avanti sulla strada dello spostamento delle attività produttive e di trasporto dalla Punta di San Giuliano. "Signor Sindaco, le diamo atti ed apprezziamo il suo tentativo di cercare una soluzione, ma nel contempo le chiediamo un risultato concreto." C'è da dire che Massimo Cacciari, dopo aver ammesso l'errore commesso dal Comune nel decidere di mantenere in Punta San Giuliano le attività produttive, ha dato mandato all'assessore all'Urbanistica, Gianfranco Vecchiato di trovare la soluzione. E la soluzione è ormai pronta. I problemi urbanistici infatti sono stati superati per l'area dell'Italiana Coke e anche le ditte di Punta San Giuliano si stanno convincendo che quella è la soluzione migliore. Per tutti
(m.d.)
News correlata a: [ Aspetti positivi dell'istituzione del Parco ]

 

26/01/2007 - Studenti a caccia di case servono oltre mille alloggi

Tratto da “Il Venezia” del 26/01/2007

Il piano di fattibilità della caserma Manin é atteso sulla scrivania dell’assessore Mara Rumiz. Da qui a pochi giorni Ca° Farsetti stabilirà i dettagli del recupero del complesso, sia a livello edilizio che economico. E la Caserma, che affianca la Chiesa dei Gesuiti, sarà una sorta di esperimento tra social housing e residenza studentesca. Ma al pianoterra, svela l’assessore, saranno presenti anche servizi per il territorio e per la comunità locale. «A dimostrare un cambio di concezione - spiega - stiamo facendo un ragionamento di integrazione tra residenti e studenti perché in passato ci sono state delle conflittualitá». Si fa, quindi, un passo in avanti sulla caserma. Ma anche sulla qualità degli alloggi per gli studenti universitari. «Non dovranno più avere le caratteristiche del passato - continua - ma essere dei veri e propri mini alloggi». Intanto, ieri l’assessore si è incontrata con i responsabili di Esu e Fondazione Iuav. L’esigenza emersa, ricorda Rumiz, é di un migliaio di posti letto per studenti. «Una cifra dalla quale non siamo lontani - spiega, seppur sottolineando che non é compito dell’amministrazione recuperare alloggi per studenti, ma non nascondendo che l’interesse é di ripopolare il centro storico - perché abbiamo in cantiere anche i nuovi alloggi nelle ex Conterie di Murano, dove stiamo procedendo con le bonifiche». C’è, insomma, secondo la Rumiz, una domanda forte.
«A cui, peró - ricorda - non corrispondono più le risorse degli anni passati». Sfatato, invece, il timore che dall’area ex Italgas si potessero ricavare solo pochi appartamenti in social housing per residenti. In realtà, saranno più di un centinaio. L’architetto Marco Casamonti ha stilato un progetto per localizzare dove potrebbero nascere le residenze e dove il terziario. «Abbiamo incaricato Ive (immobiliare veneziana) di acquisire da Italgas tutta l’area - illustra - Ive tratterrá per sé la parte destinata a Social housing - ma una quota sarà ceduta al Comune per servizi sociali - e la parte legata al terziario sarà venduta su libero mercato». La tempistica?
«Mentre si procede con la bonifica - conclude - si fanno i preliminari».
MA.LAM.

 

25/01/2007 - La maleducazione costa 500 mila euro

Tratto da "La Nuova" del 25/01/2007

«Spendiamo ogni anno spende oltre 500.000 euro per recuperare rifiuti abbandonati per le strade». Un dato preoccupante, che è stato illustrato dal presidente di Vesta Armando Zingales, l'altro ieri sera all'hotel Bologna, nel corso di una cena del Lions Club «Mestre Host». L'inciviltà di pochi incide molto sul bilancio di tutti, dato che l'azienda municipalizzata è finanziata con le tasse dei cittadini. Erano presenti anche il presidente di «Mestre Host» Romano Ponsillo, Angelo Pettenò responsabile per la terraferma dell'igiene urbana di Vesta e Renzo Busatto della centrale Enel di Fusina. Zingales non ha parlato solo dei rifiuti scaricati abusivamente ma ha anche annunciato: «Entro maggio-giugno sarà attivata Veritas, la nuova azienda che nascerà dal1'aggregazione di Vesta, Acm di Mira e Dolo, Asp di Chioggia e Spim di Mogliano». Tornando al problema dei rifiuti urbani e degli oggetti ingombranti abbandonati per le strade, il presidente di Vesta ha spiegato che dallo scorso gennaio ad agosto 2006, l'azienda è dovuta intervenire per portare via materiali di ogni tipo come elettrodomestici, ma anche sostanze nocive come l'amianto, E' in centro storico che si registra il più alto tasso di abbandoni abusivi di rifiuti, che hanno costretto Vesta a 4.000 interventi di raccolta, in media 12 al giorno, per un totale di 4.500 metri cubi di materiali recuperati. A Mestre e nel resto della terraferma di competenza dell'azienda (Marcon e Quarto D'Altino), il dato è meno preoccupante. Infatti, tra gennaio ed agosto dell'anno scorso sono stati effettuati 150 interventi di rimozione di rifiuti abbandonati. «E' necessario puntare sul recupero del senso civico da parte dei cittadini - ha affermato Zingales - perché se tutti conferissero i rifiuti regolarmente, l'azienda potrebbe utilizzare per potenziare i servizi ordinari i 500.000 euro, che attualmente vengono impiegati per rimuovere gli oggetti abbandonati abusivamente». Il presidente di Vesta, inoltre, ha annunciato che a partire dal prossimo anno sarà potenziato il servizio di asporto degli oggetti ingombranti. Così, sarà possibile per i cittadini richiedere lo smaltimento di oggetti voluminosi anche sabato e domenica pagando un modesto corrispettivo.
(mi.bu.)

 

23/01/2007 - Plateatici e rifiuti Ecco la stangata sulle categorie turistiche Piu' cari i musei

Tratto da “Il Gazzettino” del 23/01/2007

La giunta ha approvato il bilancio di previsione 2007, definito ieri con il voto su due ultime delibere collegate: l’aumento della Tariffa di igiene ambientale e l’aumento di un euro del biglietto d'accesso ai musei civici. «La Tia non cresce neppure di un centesimo», ha spiegato il vicesindaco e assessore al Bilancio, Michele Vianello, intendendo che l’aumento della tariffa sui rifiuti non colpirà i residenti, ma soltanto la cosiddetta filiera turistica, ovvero alberghi, pubblici esercizi, ristoranti, balere, discoteche, stabilimenti balneari. L'aumento sarà del 20 per cento, porterà nelle casse del Comune 2 milioni e 300 mila euro, e non riguarderà settori sociali, culturali, di servizio (scuole, ospedali, biblioteche, ad esempio).
Per i musei, la giunta ha introdotto il principio "paghi uno, prendi due", perché è vero che il biglietto d'ingresso aumenterà da 5 a 6 euro (solo nel periodo aprile - ottobre, quello maggiormente frequentato dai turisti), ma è anche vero che con quel solo scontrino sarà possibile visitare, oltre a un museo maggiore, come potrebbe essere Palazzo Ducale, anche un museo minore, come ad esempio Casa Goldoni. La manovra porterà al Comune 500mila euro. Nelle settimane scorse, come si ricorderà, la giunta aveva deliberato il mantenimento delle attuali aliquote Ici (il provvedimento, però, da quest'anno è di competenza del consiglio comunale e dovrà essere confermato in aula), la rinuncia ad applicare l’addizionale Irpef, l’aumento delle Ztl sui bus turistici, il passaggio da 5 a 6 euro del biglietto Actv senza Carta- Venezia, l’aumento della Cosap (plateatici) sempre sulla filiera turistica. «Hanno fatto di tutto per evitare la tassa di soggiorno - ha ribadito ancora una volta Vianello - che al Comune avrebbe portato 19 milioni di euro, e ora non si lamentino».
Per la parte corrente, il bilancio 2007 chiude a pareggio a 568 milioni di euro, con un taglio medio del 3 - 4 per cento sull'assestato 2006 spalmato tra tutti gli assessorati. Nell’importo sono ricompresi 25 milioni di euro di avanzo vincolato 2006, perlopiù per forniture ordinate o consegnate l’anno scorso.

 

20/01/2007 - In provincia si ricicla poco, turismo sotto accusa

Tratto da "Il Gazzettino" del 20/01/2007

Venezia è il Comune meno virtuoso del Veneto quanto a riciclaggio dei rifiuti e la colpa è degli operatori turistici quali albergatori, ristoratori e negozianti in particolare quelli del centro storico che non s'impegnano abbastanza nella raccolta differenziata. Lo ha detto l'assessore provinciale all'ambiente Ezio Da Villa, ieri nel corso di una conferenza stampa in Provincia a Mestre per la presentazione dei vincitori del concorso inserito nella campagna "Un futuro senza rifiuti ".
Il punto è che, pur essendo il Veneto una delle regioni più virtuose d'Italia, la provincia di Venezia dà un contributo minimo al riciclaggio, non raggiungendo neppure l'obiettivo previsto nel decreto Ronchi del 35\%. In base ai dati 2006 di Legambiente, Venezia è in coda nella classifica regionale con una percentuale di raccolta differenziata del 19,1\% ed un indice della gestione dei rifiuti riciclabili del 20,31\% (si tratta di un valore ricavato in base ad una ventina di parametri di qualità). E all'interno della provincia, il peggiore è proprio il comune veneziano. «Su ciò influisce molto il comportamento poco virtuoso di albergatori e ristoratori del centro storico che, giustificandosi con il fatto che non ci sono abbastanza contenitori per la raccolta, di fatto non riciclano praticamente quasi nulla». Diversa la situazione in terraferma, in particolare a Mestre, dove l'attenzione per queste cose e la sensibilità ambientale sono maggiori. Nel libro nero invece finiscono anche i comuni "turistici" della costa, da Cavallino a Jesolo a Eraclea.
In base agli stessi dati Legambiente, al primo posto si candida Treviso (raccolta differenziata: 43,7\% e gestione dei rifiuti riciclabili: 41,45\%), seguita da Rovigo (48,2\% e 38,79\%), Vicenza (38,6\% e 36,29\%), Padova (39,1\% e 33,55\%), Verona (32,5\% e 37,88\%) e Belluno (27,3\% e 31,80). I dati del 2003, forniti dalla Provincia, mostrano che, di fronte della media regionale pari a 43.09\% di raccolta differenziata, Venezia si attestava sul 29.18, quindi negli ultimi tre anni ci sarebbe stato un peggioramento.
Per ovviare a questo stato di cose, l'assessorato di Da Villa si sta dando da fare mettendo in atto una serie di iniziative per sensibilizzare la gente. A partire dai più piccoli. E così, dopo la distribuzione di posacenere colorati l'anno scorso sulle spiagge delle località balneari, oggi la Provincia di prepara a una campagna informativa nelle scuole. Tra la fine del mese e febbraio nell'ambito dell'iniziativa "Anche a scuola abbiamo scelto un Comune senza rifiuti ", saranno distribuiti depliant e questionari per un concorso che coinvolgerà: 17mila scuole dell'infanzia, 35mila primarie (elementari), 19.800 secondarie di primo grado (medie), per un totale di 72.049 studenti, 3.900 classi 563 plessi nel territorio. La provincia sta distribuendo il kit negli istituti compreso il questionario i cui vincitori, venti bambini, saranno premiati a marzo. In programma anche incentivare la raccolta porta a porta e un accordo con la grande distribuzione per favorire la racconta differenziata.
Lara Loreti

 

1  2  3  4  5  6  7  8  9  10  11  12  13  14  15  16  17  18  19  20  21  22  23  24  25  26  27  28  29  30  31  32  33  34  35  36  37  38  39  40  41  42  43  44  45  46  47  48  49  50  51  52  53  54  55  56  57  58  59  60  61  62  63  64  65  66  67  68  69  70  71 
News nell'Archivio: 352