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21/10/2005 - La sublagunare sparisce dai progetti del Comune

Tratto da "Il Gazzettino" del 21/10/2005

La sublagunare sparisce dai progetti del Comune. La giunta, infatti, ha approvato ieri il Piano triennale delle opere pubbliche, e la metropolitana da Tessera alla Fondamente Nuove non c'è più. «Del resto, con che soldi dovremmo farla»? ha spiegato il vicesindaco, Michele Vianello, riferendosi ai tagli della Finanziaria e al mancato rifinanziamento della legge speciale, ma soprattutto al fatto che gli annunci di copertura della quota di spesa a carico dello Stato (il 56,4 per cento di 343 milioni di euro) si sono finora rivelati mere promesse.
La spiegazione, insomma, sarebbe meramente tecnica, anche se Comune e Provincia hanno recentissimamente bocciato il progetto presentato nel 2003 dall'Associazione temporanea di imprese capitanata dall'Actv (ne fanno parte Bnl, Mantovani, Sacaim, Arsenale Venezia Spa, Metropolitana milanese, Studio Altieri, Net Engineering, Save Engineering), concordando con la Camera di Commercio una diplomatica "pausa di riflessione".
Intanto gli annunci dei tagli dei contributi per i restauri e di aumenti di plateatici e ticket sui lancioni Gran Turismo hanno provocato le prime reazioni. «I provvedimenti danneggiano le imprese artigiane già in crisi per la stagnazione, Venezia è un'isola e chiederemo all'Europa una deroga per gli aiuti di Stato», ha commentato il segretario della Confartigianato, Gianni De Checchi; «si rischia di uccidere il turismo», ha sostenuto il presidente dell'Ascom, Roberto Magliocco, «non siamo d'accordo su di un aumento indiscriminato dei plateatici », ha aggiunto il segretario provinciale della Confesercenti, Maurizio Franceschi. Il presidente provinciale della Confesercenti, Pier Giovanni Brunetta, intanto, ha ottenuto l'impegno di Vianello ad esentare dall'aumento dei plateatici i mercati storici, come Rialto e rio terà San Leonardo.

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15/10/2005 - Bocciata la variante al piano regolatore generale per l'area di Campalto

Tratto da "Il Gazzettino" del 15/10/2005

La Consulta per l'Ambiente del Comune di Venezia boccia la variante al piano regolatore generale per l'area di Campalto, approntata dalla Direzione centrale Sviluppo del territorio e mobilità e dall'Ufficio Urbanistica per la terraferma. Tanti e tali le osservazioni sfavorevoli, da considerare la variante proposta negativa e desueta nel suo complesso. Ieri mattina, a Ca' Farsetti, i coordinatori della Consulta Giuseppe Sartori, Adriana Fasano e Adriano Macoratti hanno spiegato le perplessità sorte, ieri inviate agli uffici politici ed amministrativi competenti. "Accogliamo positivamente l'obiettivo di pedonalizzazione del centro, l'introduzione della bioedilizia ed il recupero ambientale - ha esordito Sartori - ma da questa variate i cittadini di Campalto e la Consulta attendevano davvero molto di più e di diverso, soprattutto perché indirizzata verso un luogo significativo, dal forte degrado ambientale". "La variante - ha proseguito Sartori - si occupa soprattutto di nuova edilizia, anche sulle aree verdi, in questo ignorando sorprendentemente i dettami del Palav, il piano regionale per la pianificazione lagunare, che raccomanda l'identificazione e la valorizzazione dei pregi ambientali in aree non urbanizzate. "Con i provvedimenti tampone - ha aggiunto la Fasano - non si risolve alcun problema, anzi, spesso si aggravano. Molti credono che realizzare nuove strade significhi decongestionare il traffico, invece è l'esatto contrario. Una sorta di "via Orlanda bis", prevista dalla variante, diverrebbe una succursale della tangenziale, tagliando in due l'area residenziale di Campalto e proponendosi come direzionale ovest-est della provincia, con la mole di traffico pesante nota a tutti. Abbiamo calcolato che l'aumento di transito in zona salirebbe del 74 per cento. Un'opera che, per i vari inquinamenti derivati, appare negativa sotto tutti gli aspetti ambientali. Invece che realizzare nuove strade, il Comune deve adoperarsi per chiedere al Governo il trasporto via treno, come in tutta Austria. Non bisogna intervenire per limitare il traffico nelle zone urbane; lì di traffico non ce ne deve proprio essere".
News correlata a: [ La consulta per l'ambiente ]

 

10/10/2005 - Panettieri a Venezia, specie in via di estinzione

Tratto da "Il Gazzettino" del 10/10/2005
Ogni anno un panetterie abbassa la serranda. Un tracollo inesorabile con numeri che lasciano poco spazio alla speranza. Nel 1985, in centro storico, erano attivi 55 forni. Ora sono poco più di una trentina visto che in questi vent'anni ne sono stati chiusi ben 21. A dir poco clamoroso il caso del sestiere San Marco dove dei 7 forni esistenti a metà degli anni Ottanta ne sono spariti addirittura 5.Nonostante queste cifre da brivido, i panificatori non hanno alcuna intenzione di mollare e stanno avviando una grande manifestazione in programma per venerdì 14 e sabato 15 dalle 11 alle 17.30. In quattro punti della città (campo Santo Stefano, campo San Polo, Strada Nuova e via Garibaldi) verranno allestiti altrettanti stand dove oltre a sensibilizzare la popolazione su questa vera e propria emergenza verrà distribuito gratuitamente pane fresco e verranno raccolte offerte da devolvere in beneficenza. Curioso l'appello "Pane fresco preparato tutte le notti a Venezia: ma fino a quando?" si chiedono gli operatori che in passato hanno già svolto iniziative analoghe e che in quest'ultimo caso hanno interessato anche l'assessorato alle attività produttive.
News correlata a: [ Economia ] [ Società ] [ Qualità della Vita ]

 

06/10/2005 - Plateatici, responsabilità della politica veneziana

Tratto da “Il Gazzettino” del 06/10/2005

Intervento di Marco Zanetti e Gianni Biscontin
«Da diversi anni Venezia sta subendo una forte pressione dal mercato turistico che impatta negativamente sulla vivibilità e sul "rispetto" della città antica. Dando per scontata la valutazione negativa della dimensione raggiunta e della qualità dell'occupazione del suolo pubblico, del dannoso impatto che usi ed abusi hanno sulla vivibilità della città, proviamo a ricordare qualche antefatto. Sul finire della seconda amministrazione "Cacciari" si cercò di affrontare di petto il problema col sostegno anche dell’allora Assessore al decentramento. Ne sortì una sorta di regolamentazione di base, definita e trasparente che presupponeva però di essere completata con la redazione di singoli "piani di zona" per le zone più complesse e delicate. E' del resto abbastanza evidente che la complessa conformazione fisica e gli utilizzi del centro storico veneziano mal si prestano ad essere completamente soggetti ad un unico "regolamento", incapace per sua natura di considerare appieno limiti ed opportunità del tessuto urbano. All'inizio dell'Amministrazione Costa fu chiesto al Comune di mettere a disposizione volontà e risorse per procedere alla redazione dei piani delle "zone speciali"».
In realtà tale evoluzione non si è mai avuta. «La maxi-regolamentazione dell'uso del suolo pubblico attuata dalla nuova Amministrazione […] ha prodotto semplicemente una legge comunale da applicarsi, tanto per dire sia a Venezia che a Favaro. Si è arrivati così ai nostri giorni e all’attuale indeterminatezza delle responsabilità tra referenti, tra uffici, tra Amministrazione Comunale e Municipalità».
L’articolo si conclude con alcuni suggerimenti che evidenziano come la questione sia delicata e vada affronta subito considerando l'idea originaria di procedere con la regolamentazione di singole aree di dimensione abbastanza limitata. Si sottolinea, inoltre, in sintonia anche con le indicazioni emerse dal sondaggio di Pandora, che per dare una veste più decorosa alla città lagunare occorrerebbe non solo introdurre nuove regole ma anche intensificare i controlli mettendo in mettere in grado i Vigili urbani di svolgere i propri compiti.

News correlata a: [ Turismo ] [ Qualità della Vita ] [ NL 04.2005 - Il Turismo ] [ Dibattito sui plateatici ]

 

05/10/2005 - Quinto salone dell'editoria e pace

Si terrà a Venezia, presso la Scuola grande di S. Rocco, dal 22 al 24 ottobre 2005 il Quinto Salone dell'editoria di Pace, dal titolo il "prezzo delle Libertà".
L’ingresso alla Scuola grande san Rocco è gratuito per i visitatori del salone.
Per maggiori informazioni visitate: http://www.terrelibere.org/fondacodivenezia

 

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