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13/12/2005 - NEI NEGOZI : Melanzane e pomodori costano il 40\% in più

Tratto da "Il Gazzettino" del 13/12/2005

C'era una volta la zucchina d'oro, quella che, da sola, costava come una pizza farcita. Oggi a ricoprirsi di una impalpabile polvere d'oro - solo metaforicamente, sia chiaro - sono anche le melanzane, sia lunghe che tonde, i cavoli, l'insalatina, la rucola, i pomodori, i carciofi. Ortaggi che, in qualche caso, vengono venduti anche a 10 euro al chilo.«Quest'anno la verdura più cara è senza dubbio la melanzana - dice Simone, titolare della Sistem Fruits che si trova proprio ai piedi del ponte di Rialto -, anche per noi commercianti. Prima a me costava dai 90 centesimi all'euro, oggi all'ingrosso la pago 1 euro e 90 al chilo. Ovvio che sono costretto a rivenderle a 3 euro e 50, anche se io preferisco chiedere di meno perchè mi vergogno. Questa mattina (ieri per chi legge, ndr), comunque, non le ho neppure acquistate: finchè viaggiano su questi prezzi le considero un insulto alla miseria». Sul banco della sua bottega "en plain air" fanno bella mostra ceste in vimini piene di insalatina verdissima («dal grossista io la pago anche il 70-l'80\% in più rispetto ai mesi scorsi»), di pomodori a grappolo («costandomi il 30-40\% in più sono costretto a rivenderli a 1 euro e 20 al chilo, talvolta anche a 2 euro»), di radicchio rosso di Treviso, una delicatissima leccornia che in questo periodo viene venduta a 4 euro e 50 al chilo. «Poi, passate le feste, c'è il crollo - precisa Simone -, succede sempre così».Due passi più in là, davanti al Tribunale, c'è un banchetto gestito da un giovane cittadino del Bangladesh, Molla Rashez. È qui da poco più di due mesi ma sa già indicare con sicurezza quali sono gli ortaggi "di lusso": «I cavoli, saliti del 40% rispetto a quando sono arrivato io, e poi i pomodori, l'insalatina e comunque tutti i prodotti freschi. I kiwi e le clementine, invece, costano di meno».
In un negozio nei pressi di campo Sant'Angelo i pomodorini costano 8 euro al chilo, le melanzane lunghe 5 euro, le zucchine 4. Il titolare si irrita non appena si parla di zucchine "iridate". «Macchè. Il fatto è che d'estate, quando costano poco, la gente non le compra - è il suo ragionamento - mentre le vogliono adesso, che fa freddo.Ma de sta stagion bisogna metterci del fuoco sotto altrimenti col cavolo che crescono».

Nicola Bernardi, titolare della ditta Bernardi & figli in campo San Luca dice che «sì, la verdura è aumentata rispetto ai mesi scorsi, anche se il balzo più consistente l'aveva fatto con l'ingresso dell'euro. Prima le mie fatture viaggiavano sui 2 milioni di lire alla settimana, oggi sui 2 mila euro». E ancora, «prima le patate le acquistavamo all'ingrosso a mille lire al chilo, oggi a 80 centesimi e quindi, se allora le vendevamo a 1500 lire, oggi raggiungiamo l'euro e cinquanta. Le zucchine, se sono di Latina, le vendiamo a 4 euro e 80, i pomodorini a 8 euro e 80». E il radicchio di Treviso, croce e delizia dei consumatori? «Ah, quello è un altro discorso: sotto le feste di Natale c'è chi lo vende anche a 12 euro al chilo».

 

07/12/2005 - Gli Amici del carnevale organizzano un corso gratuito per confezionare un costume in stile d’epoca.

Tratto da “Il Gazzettino” del 07/12/2005

Proseguirà sabato 10 dicembre alle 15.30, preso la sala del centro civico di San Lorenzo, il “Corso gratuito per la confezione di un costume per il carnevale”, un’iniziativa organizzata dall’associazione “Amici del carnevale di Venezia”, in collaborazione con il Comune. Lo stilista Demis seguirà i novelli sarti nella realizzazione del cartamodello di un costume in stile ‘700 – ‘800 veneziano. «Lo scopo del corso è offrite ai partecipanti gli strumento per realizzare il costume dei loro sogni con un investimento minimo – ha spiegato Giorgia Gobbi, tra le organizzatrici del corso. Così facendo speriamo che io veneziani ritornino ad essere i veri protagonisti del carnevale, sfatando il luogo comune che solo il turista possa avete questo privilegio». Per informazioni telefonare al 330/559096.
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06/12/2005 - Venezia e il MoSE sulla Stampa Estera

Tratto da "Le monde" del 5/12/05

Articolo in lingua francese che affronta il tema della costruzione delle dighe mobili alla bocche di porto con riferimenti all'opinione del Sindaco Cacciari e alla "battaglia" avviata dai NoMose.
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04/12/2005 - Marea a 132 cm: rifiuti a spasso per i canali

Tratto da "La Nuova" del 04/12/2005

Rifiuti sparpagliati un po’ ovunque fino a metà pomeriggio, trasporti “spezzati” in due, una quarantina di famiglie di Sacca Fisola senza luce per alcune ore: disagi ce ne sono stati sul fronte dei servizi pubblici per l’acqua alta, ma senza tragedie.
A fine mattina, i vigili del fuoco si sono dovuti trasformare anche in spazzini, richiamati qui e là a raccogliere, in Canal Grande e in pieno Bacino i sacchetti dell’immondizia lasciati per strada dai veneziani e che l’acqua alta di era portata a spasso.
In previsione dell’emergenza Acqua Alta i netturbini erano entrati in servizio già alle 5 (un’ora prima rispetto all’orario normale), ma hanno trovato ben poco per strada da raccogliere. Già dalle 7.30, raggiunti e superati gli 80 cm di marea, molte barche non riuscivano più a passare sotto i ponti e la raccolta è stata sospesa anche perché le squadre sono state dirottate sulla posa della rete di passerelle, smantellate subito dopo quando è stato chiaro che l’acqua avrebbe superaro i 120 cm. Così dal momento che in troppi avevano lasciato i rifiuti per strada senza preoccuparsi minimamente della pur annunciata acqua alta, l’immondizia, insieme a sacchetti di plastica e stivali usa e getta, ha cominciato a galleggiare.
Nel pomeriggio, una cinquantina di netturbini e 20 imbarcazioni hanno ripulito le zone centrali della città, ma nelle zone periferiche la situazione di disagio potrebbe protrarsi. Vesta lancia un appello ai veneziani perché, dopo la giornata festiva di oggi, in vista dell’acqua alta di domani e soprattutto del picchio di martedì, ritirino i propri rifiuti in caso di mancata raccolta o perlomeno li appendano senza lasciarli a terra.
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30/11/2005 - Dal Mo.S.E. alle palafitte: i piani per salvare Venezia

Tratto dal "Il Sole24Ore - Inserto Nord-Est" del 30/11/2005

Il Mo.S.E. dovrebbe essere pronto entro aprile 2011. Ma non c’è solo il progetto del Consorzio Venezia Nuova, che prevede la chiusura delle bocche di porto con paratoie a spinta, sommerse a riposo: altri nove progetti sono letteralmente piovuti sull’Amministrazione Comunale di Venezia.
Ultima arrivata quella di Giuseppe Gambolati, professore dell’Università di Padova, che pensa di rialzare Venezia praticando 12 buchi profondi 700 metri dove immettere acqua di mare che andrebbe a gonfiare le formazioni sabbiose del sottosuolo rialzandolo di circa 30 centimetri.
Dal canto suo l’Amministrazione Comunale ha recentemente presentato i risultati di un lavoro condotto da un gruppo di studio incaricalo di esaminare i progetti alternativi al Mo.S.E. «Nel corso di tutti questi anni la richiesta di confrontare idee progettuali diverse – spiega il sindaco Massimo Cacciari – è stata guardata con fastidio e scartata come pretesto per impedire il “fare”».
Il quadro è articolato: si va dalle paratotie a gravità, a tre progetti con barriere gonfiabili e possibilità di “parzializzazione trasversale della sezione dei canali”. Vi è poi un progetto che propone un sistema di “barriere emerse a riposo con bracci a traliccio”. Poi c’è il sistema “Arca” (Apparecchiatuire rimovibili contro l’acqua alta), il “Ve.Perla” (Venezia portualità e riequilibrio lagunare), il “Navi porta”…. Intanto gli stivali di gomma rimangono i migliori amici dei veneziani!

Per scaricare la sintesi del documento elaborato dal Gruppo di Lavoro incaricato dal Comune di esaminare le alternative al MoSE clicca su IMMAGINI, VIDEO E TESTI CORRELATI A ACQUA ALTA
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