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Autore: ENZO PEDROCCO

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31/05/2006 - Mose a secco di soldi

Tratto da "Il Gazzettino" del 31/05/2006

(S.T.) Per ora ha ragionevoli motivi per stare tranquilla, ma ancora per poco, perché presto i nodi cominceranno a venire al pettine. Anche la presidente del Magistrato alle Acque, Maria Giovanna Piva, ha letto dell'allarme sui conti pubblici lanciato dal presidente del Consiglio, Romano Prodi, e dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa, e ha visto delle grandi opere a rischio, tra le quali viene dato anche il Mose, ma finora non ha ricevuto indicazioni o messe in guardia. «A tutto ieri - ha spiegato - alla mia segreteria non è arrivato nulla».
È vero, però, che i soldi sono agli sgoccioli, e che se non arriveranno presto i 400 milioni di euro stanziati dal Cipe per la prosecuzione dei lavori, alle bocche di porto non si apriranno nuovi cantieri. Ma c'è un ma: il decreto di spesa è stato approvato dal Governo (Berlusconi), ma non è stato registrato dalla Corte dei Conti e dunque non produce effetti, ed è facile immaginare che tutto resterà a bagnomaria finchè il Governo Prodi non avrà deciso che pesci prendere. «Per ora non patiamo sofferenze immediate - ha spiegato l'ing. Piva, ma certo tra qualche mese...».
Vuoi vedere che «la revisione del progetto alle bocche di porto», che il sindaco, Massimo Cacciari, ha chiesto col suo ordine del giorno, ma che la Margherita vuole, per dir così, "limare" sarà imposta non dal consiglio comunale di Venezia ma dalla mancanza di fondi? Che la sospensione dei lavori, su cui Rifondazione si accapiglia restando in Comune all'opposizione degli altri partiti dell'Unione, avverrà per forza di cose? Sia come sia, Cacciari ieri in Regione ha incontrato i gruppi consiliari dell'Unione, per illustrare il suo ordine del giorno e per definire una linea concorde del Centrosinistra tra Ca' Farsetti e Palazzo Ferro Fini. «Conta la richiesta al Governo di rivedere il progetto», ha sostenuto, lasciando per il resto libertà di integrare la sua posizione, magari con un riferimento, come vuole la Margherita, ai famosi 11 punti introdotti dal 2003 e rimasti lettera morta.

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31/05/2006 - Nasce anche il Palio delle Università

Tratto da "Il Gazzettino" del 31/05/2006

Sarà il Palio delle università delle Repubbliche marinare. Dal prossimo anno, all'interno del Palio che si svolgerà a Venezia si terrà anche la prima gara interistituti. A competere a suon di remi sulle acque della laguna saranno le università (o meglio i Cus, i Centri universitari sportivi) di Venezia, Genova, Pisa e Salerno in rappresentanza di Amalfi. A darne l'annuncio è stato ieri il presidente del Cus del centro storico, Franco Vianello Moro, durante la presentazione dell'equipaggio che parteciperà al secondo Palio remiero delle università veneziane.«Avremmo potuto farlo a Pisa quest'anno - ha detto Vianello Moro - ma ci sono stati dei problemi tecnici, nel senso che volevano fare la sfida di sabato ma abbiamo pensato che sia giusto dare risalto all'iniziativa collocandola nella giornata ufficiale del Palio». L'iniziativa è comunque in fase organizzativa: non si sa, per esempio, se sarà utilizzato il galeone o un altro tipo di imbarcazione. La sfida, in ogni caso, sarà probabilmente all'inglese.
Nel frattempo, ieri il rettore di Ca' Foscari, Pier Francesco Ghetti, e il direttore generale della Cassa di Risparmio di Venezia, Massimo Mazzega, hanno presentato l'equipaggio di studenti universitari che parteciperanno alla Regata Storica. Anche quest'anno la regata - organizzata da Ca' Foscari e Iuav con il contributo della Cassa di Risparmio e in collaborazione con il Comune e il Cus - si articolerà in due manches di 750 metri, con partenza dal ponte di Rialto e arrivo davanti a Ca' Foscari. L'equipaggio di Ca' Foscari, rispetto all'anno scorso, è rinnovato per più della metà ed è composto da Carlo Zanetti, Nicola Faggin, Sebastiano Marigo, Roberto Olivotto, Rosanna Spanò, Andrea Bettin, Gianluca Cavestro, Enrica Cavalli, Giovanni Da Lozzo, Anna D'Osvaldo, Andrea Martin, Roberto Sergi e Mattia Tonolo. La direzione tecnica del gruppo spetta a Sergio Barichello, dipendente di Ca' Foscari esperto di voga. Ad allenare il gruppo, invece, ci sarà il campione del remo Bepi Fongher, che l'anno scorso ha guidato l'equipaggio di Ca' Foscari alla vittoria. Come ha ricordato Ghetti, dopo il successo della prima edizione le due università veneziane hanno voluto riproporre questo evento sportivo che si propone di avvicinare i giovani al mondo della voga e alle tradizioni veneziane.
«La nostra collaborazione con Ca' Foscari - ha detto Mazzega - rientra nelle iniziative culturali, artistiche, sociali e sportive che la Cassa di Risparmio sostiene per favorire lo sviluppo del territorio e mantenere vive le tradizioni». L'equipaggio, che si allena ogni sabato, è stato selezionato tra 22 studenti. Prova generale in vista dell'appuntamento di settembre sarà la Vogalonga, a cui la squadra cafoscarina parteciperà. In caso di vincita il Senato accademico ha stabilito il rimborso di parte delle rate universitarie, pari a 750 euro ciascuno. In ogni caso, gli studenti hanno diritto a un buono acquisto libri del valore di 250 euro.
Manuela Lamberti

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27/05/2006 - Immondizia selvaggia, ausiliari pronti alle multe

Tratto da "Il Gazzettino" del 27/05/2006

Contro immondizia selvaggia sono pronti a scendere in calle gli ausiliari di Vesta. Non vigili urbani, ma dipendenti della società che, come i vigili urbani, possono però fare controlli, verbalizzare le irregolarità, multare i trasgressori.
«Ho chiesto all'Amministrazione comunale provvedimenti sui vigili ambientali ausiliari» ha dichiarato Andrea Razzini, amministratore delegato di Vesta.
Razzini ipotizza di utilizzare quattro unità - «potrebbero essere anche nostri dipendenti» - opportunamente addestrate, per eseguire i controlli sul corretto conferimento dei rifiuti in centro storico. Perché è chiaro che i controlli languono. Dall'inizio dell'anno la polizia municipale ha accertato 15 violazioni del decreto Ronchi (la norma che dal 1997 vieta "l'abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo"); nel 2005 le violazioni allo stesso decreto (articolo 14) furono 81. Serve maggiore vigilanza e Vesta, perennemente sul banco degli accusati, chiede a Ca' Farsetti di poter fare quello che Asm fa in terraferma, dove ci sono gli ausiliari del traffico che multano le auto lasciate in sosta senza aver pagato il ticket.
«Stiamo anche ragionando sulla possibilità di mettere ulteriori cassonetti in centro storico, dove ovviamente è consentito, così come stiamo studiando nuovamente l'ipotesi di cassoni galleggianti», dice Razzini. Anche per agevolare la raccolta differenziata e per evitare ai cittadini il fastidio di tenersi in casa carta e vetro. I cassonetti - fissi o galleggianti - tra l'altro aiuterebbero la raccolta differenziata. Che, comunque, sta già andando bene: avviata da febbraio a Dorsoduro e dal 2 maggio a San Marco, la differenziata è infatti passata dal 7\% al 13\%. Un risultato incoraggiante, commenta l'assessore provinciale all'Ambiente Ezio Da Villa, da tempo impegnato per una minore produzione di rifiuti e in un maggiore riciclaggio. Dati positivi in centro storico, ma anche in terraferma, dove finalmente - dati del marzo scorso - si sta rispettando il decreto Ronchi: a Mestre e dintorni la raccolta differenziata dei rifiuti ha raggiunto infatti quota 35\%. E adesso, con la stagione turistica, la campagna di sensibilizzazione si concentra nelle spiagge veneziane.

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23/05/2006 - I NoMoSE sfilano in Canal Grande e assediano il Comune

Tratto da “Il Gazzettino” del 23/05/2006

Una trentina di imbarcazioni sono giunte, ieri pomeriggio, nei pressi di Ca' Farsetti al suono della "cavalcata delle Valkirie". L'Assemblea permanente No Mose ha scelto questa spettacolare forma di manifestazione per pressare da vicino il consiglio comunale riunito in merito al pronunciamento sulle tanto discusse dighe mobili.
Il corteo acqueo, formato da imbarcazioni a motore e a remi, è partito dalla stazione ferroviaria alle 15.40, solcando lentamente il canal Grande. Sventolavano i vessilli No Mose e le bandiere delle varie associazioni. «Questo corteo è mille volte più bello della regata storica - è stato più volte ripetuto a veneziani e turisti che si affacciavano dalle finestre o sostavano lungo le rive - perché non è la Venezia vetrina, quella delle cartoline, ma la città vera, che vuole prendere parola. Idealmente in queste barche si trovano le decine di migliaia di cittadini che hanno firmato contro il Mose. Ci stanno rapinando soldi per un'opera inutile, svuotando la legge speciale per Venezia; si trovano denari per i musei, ma non ce ne sono per restaurare le case di pubblica proprietà. Stanno distruggendo la laguna e le barene, ed il Consiglio comunale è tenuto vergognosamente in ostaggio dalla Margherita. Oggi scade l'ultimatum: il Consiglio deve pronunciarsi».
Una delegazione viene fatta salire nell'aula del Consiglio. Ne scenderà dopo una ventina di minuti, con l'annuncio che il sindaco Massimo Cacciari ha stabilito, in merito al Mose, un preciso ordine del giorno, fissato alle ore 15 del 5 giugno.
La seduta del consiglio comunale sul Mose quindi si terrà il 5 giugno, dando così alla maggioranza, ma soprattutto alla Margherita, un po' più di tempo per definire una posizione che medi tra l'ordine del giorno presentato dal sindaco, che chiede la revisione del progetto alle bocche di porto, e le anime del partito, alle quali l'idea di andare contro il Mose e il Consorzio fa venire l'orticaria.

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22/05/2006 - Ca' Farsetti oggi assediata dai NoMose

Tratto da "Il Gazzettino" del 22/05/2006

I mali di pancia della Margherita sul Mose rischiano di pregiudicare anche la faticosa ricostruzione dell'Unione a Venezia, interrompendo quel percorso di riavvicinamento dei Verdi alla giunta Cacciari che tutti danno per scontato. Se sull'ordine del giorno del sindaco, che chiede la revisione del progetto alle bocche di porto, la Margherita traccheggia da mesi, e se Rifondazione va invece oltre, chiedendo la moratoria dei lavori del Mose, ma restando isolata all'opposizione, i Verdi sono disponibili a costruire una posizione di governo, senza però fare sconti a nessuno.
Il documento di Cacciari sul Mose, insomma, è ora, dopo la Chimica, la discriminante per l'entrata dei Verdi in giunta. «È chiaro che lo è, non ce la metteremo certo via così», ha garantito la deputata verde Luana Zanella, proprio colei, cioé, che è destinata ad entrare in giunta al posto del dimissionario assessore alla Cultura, Sandro Parenzo, se matureranno le condizioni locali e nazionali. E tra le condizioni locali, una chiara posizione critica del consiglio comunale sul Mose è praticamente la prima. «Noi lotteremo fino alla fine, - ha aggiunto Luana Zanella - ma è chiaro che se le modifiche al documento del sindaco fossero pesanti e insopportabili, non potremmo che prenderne atto, ma credo che anche Cacciari non potrebbe cedere».
Oggi, sul fronte del Mose, la giornata si preannuncia molto animata: l'assemblea permanente NoMose ha messo in cantiere una manifestazione, con tanto di corteo acqueo con partenza alle 15 dalla stazione e "assedio" di Ca' Farsetti dove alla stessa ora è convocato il consiglio comunale; ma anche Rifondazione, che appoggia l'assemblea NoMose, ha annunciato un'iniziativa politica, ovvero la richiesta di mettere al centro dei lavori odierni un proprio ordine del giorno sulla salvaguardia, più radicale di quello del sindaco. «Chiediamo la moratoria dei lavori - ha infatti annunciato il capogruppo, Sebastiano Bonzio - e una radicale revisione del progetto».
I Verdi, ovviamente, condividono, ma Luana Zanella ha preannunciato una linea più "politica", che mira a risultati concreti. «Noi ora siamo forza di governo - ha spiegato - con possibilità di raggiungere risultati concreti e decisivi: dobbiamo dunque convincere tutta l'Unione, puntare a posizioni non ideologiche, ma avanzate e condivise. Non credo - ha concluso - che un ordine del giorno di minoranza sia vincente».
La parlamentare verde conta comunque molto su Cacciari, nonché sul vicesindaco, Michele Vianello, la cui posizione sul Mose è chiaramente critica. «E non credo - ha sostenuto Vianello - che il documento di Cacciari sul Mose costituisca un qualche problema per il mio partito». La Quercia, insomma, è disponibile a fare quadrato. Basterà? Sui numeri, è il partito di Rutelli ad essere vincente in consiglio comunale, ma restare di fatto isolati nel Centrosinistra sulla salvaguardia, o peggio andare al voto sul Mose in ordine sparso, come ha annunciato il capogruppo, Piero Rosa Salva, parlando di voto di coscienza, nella Margherita non conviene a nessuno.
Silvio Testa

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