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Autore: ENZO PEDROCCO

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18/08/2006 - Ticket : Tassa inutile, meglio governare il turismo

Tratto da "Il Gazzettino" del 18.08.2006 - edizione Venezia - pag VI
Diciotto, venti, trenta milioni di turisti l'anno. Difficile fare una proiezione al ribasso per il prossimo futuro e quasi impossibile stabilire una "soglia di attenzione" per la città, misurare in pratica la "capacità di carico" del centro storico.E se il sindaco Massimo Cacciari si mostra preoccupato per l'impennata costante delle presenze lanciando uno specifico allarme («oggi siamo a 18 milioni, ma se dovessimo superare i 20, sarà difficile garantire i servizi e comunque farne ricadere i costi solo sui residenti»), rispolverando l'ipotesi di una tassa(vedi servizi a pagina I del Nordest), gli esperti del Coses (il Consorzio per la ricerca e la formazione che fa capo a Comune e Provincia) e quelli del Ciset (il Centro internazionale di studi sull'economia turistica fondato da Università Ca' Foscari, Regione e Touring club italiano), rilanciano: invece di pensare al ticket che dovrebbe costituire l'ultima spiaggia, bisogna aumentare l'offerta per il turismo di massa e, nello stesso tempo, favorire la residenzialità.«L'emergenza c'è - spiega il presidente del Coses, Stefano Micelli - e condivido l'ansia di Cacciari, ma vale la pena uscire dalla metafora del flusso turistico paragonato ad uno tsunami, che distrugge tutto. Non si può sempre reclamare una difesa della città e non mettere in campo idee e progetti quando altri farebbero carte false per avere anche solo la metà dei nostri numeri. È necessario, piuttosto, trovare soluzioni strutturali, cercando di pensare a come organizzare e incanalare al meglio il turismo di massa, evitando l'errore costante di pensare che Venezia debba offrire soltanto un'offerta culturale di nicchia».«Dopo la crescita del turismo che ha sforato ogni previsione - continua - il numero delle presenze è destinato a crescere ancora, visto il trend economico globale, soprattutto di paesi come Cina e India». Il Coses sta preparando uno studio sull'organizzazione del turismo di massa che sarà pronto a novembre e metterà a confronto Venezia con una serie di casi internazionali tra i più disparati, dalle città d'arte ai siti delicati come le Hawaii o il Grand Canyon. Suggerendo all'amministrazione la rivisitazione di un progetto ideato in origine dall'ex assessore alla Produzione culturale Sandro Parenzo: creare un centro visitatori con museo multimediale alle porte della città. Un modo per educare i turisti e incanalare i flussi in modo alternativo.«Non esiste un valore assoluto per la soglia delle presenze - dice la direttrice del Ciset, Mara Manente - ma bisogna considerare la loro concentrazione nel tempo e dello spazio e l'evoluzione dei servizi. È chiaro che l'equilibrio tra residenti e turisti si è rotto da tempo, e che vanno ripensate l'economia e la residenzialità. Ma è altrettanto evidente che oggi è necessario non far restare teoria i contenuti del Piano strategico per Venezia. Speriamo che con la nascita dell'associazione tra le diverse componenti della città si passi presto ai fatti».
Roberta Benedetto

News correlata a: [ Turismo ] [ Dibattito sul turismo ]

 

18/08/2006 - Turismo, la contromossa del sindaco

Tratto da "Il Gazzettino" del 18/08/2006

«Il governo deve prevedere nella Finanziaria 2007 una norma che consenta ai Comuni di istituire la tassa sul soggiorno o qualcosa di analogo». Il sindaco Massimo Cacciari è convinto: se lo Stato non trasferirà maggiori entrate per sopperire ai maggiori costi determinati dalla presenza di milioni di turisti, al Comune dovrà essere consentito di istituire tasse di scopo. «Penso a una addizionale per Venezia, diciamo la tassa "Per Venezia" o "Venezia Viva" da concertare con le categorie. Il turista va al ristorante, mangia e sullo scontrino gli viene caricata una somma per Venezia. Ipotesi: 50 centesimi. In albergo un euro. I soldi non finirebbero nelle casse comunali, ma il Comune potrebbe disporre di 6-7 milioni di euro in più all'anno per il lavaggio di piazza San Marco, per pulire le calli, per svuotare più spesso i contenitori dei rifiuti ».
Vanzan

 

05/08/2006 - Pandora va in vacanza fino al 20 agosto!

Carissimi,
nel periodo dal 5 al 20 agosto lo Staff di Pandora va in vacanza.
Nel periodo indicato rimarranno attivi i dibattiti e il forum, mentre le mailing list vengono sospese.
Risponderemo alle mail ricevute a partire da lunedi' 21.
Nel frattempo buona discussione e... per chi parte buone vacanze!
Lo staff di Pandora

 

02/08/2006 - In difesa di San Giuliano interpellanza a Cacciari

Tratto da “Il Venezia”, 2 agosto 2006 – pag. 22
di Beatrice Barzaghi - venezia@epolis.sm
L'ultimo consiglio comunale prima delle ferie d'agosto non è stato fruttuoso per quanti si attendevano una presa di posizione della Giunta sulla variante urbanistica al Parco San Giuliano. La delibera del vicesindaco Michele Vianello in veste di commissario straordinario contro il Moto ondoso. Impegnati a discutere dell'altro parco cittadino, quello della Bissuola, luogo della contestazione dei comitati contro l'antenna Umts, i consiglieri della maggioranza, Margherita, Udeur e Ds uniti, hanno però presentato un'interpellanza al sindaco Cacciari in cui si chiede lo stop alla variante tanto contestata dagli ambientalisti.
L'ASSOCIAZIONE Vas-Verdi e società esprime preoccupazione per «la laguna di Venezia che si sta trasformando in una distesa di cemento» e i Socialisti veneziani evidenziano «che la proposta della permanenza e l'allargamento delle attività produttive va fatta rientrare in una più generale riflessione circa le funzioni dell'area di San Giuliano e il master plan del Parco». Lo Sdi chiede inoltre «di aprire un confronto con Municipalità, assessorato all'Ambiente, il Consiglio comunale, istituzione “Parchi di Mestre” e le associazioni sportive e le realtà produttive interessate». Gli unici a sostenere il vicesindaco nella sua presa di posizione sembrano essere i soci delle aziende interessate all'ampliamento, 250 operatori di 18 ditte, giunti l'altro giorno fino a Ca'Farsetti in solidarietà con Vianello. Le attività esistenti, artigianato, trasporto merci e diporto, sarebbero chiaramente agevolate dalla ristrutturazione delle cavane e delle darsene e dall'ampliamento dei capannoni, ma il rischio è che la strada che costeggia il canale, arretrando, si “mangi” una fetta del canneto tutelato invece dal progetto precedente, firmato dall'architetto Di Mambro e finanziato dall'Unione Europea.
Contro il provvedimento del vicesindaco si è schierato anche il consiglio di amministrazione dell'Ente Parco. Dell'importanza del canneto in quanto area verde da salvaguardare parla il presidente Caprioglio, ma viene dimostrata anche da Bepi Penzo, presidente della Società Sportiva Voga Veneta di punta San Giuliano: «Nel bel mezzo del parco il Comune deve ancora completare le bonifiche, perché non ci sono più soldi. È mai possibile pensare di ampliare le cavane, andando a distruggere parte di quell'area, che tanto serve da appoggio agli uccelli migratori? Dobbiamo solo ringraziare che gli uccelli transitano ancora qui, e che con la loro presenza diminuiscono anche le zanzare», osserva Penzo.
News correlata a: [ Dibattito sul Parco di San Giuliano ] [ Venezia e la sua laguna ]

 

02/08/2006 - Mose, tutti i documenti a Palazzo Chigi

Tratto da "Il Gazzettino" del 02.08.2006 - pag II

Il corriere partirà da Ca' Farsetti questa mattina, portandosi appresso una valanga di carte: «Otto, forse dieci faldoni», dice il capo Gabinetto del sindaco, Maurizio Calligaro. Nei faldoni diretti a Palazzo Chigi ci sarà la summa dei progetti alternativi al Mose: gli atti delle sedute delle competenti Commissioni consiliari e i risultati del gruppo di lavoro comunale; i documenti del gruppo di lavoro sui progetti alternativi; gli atti delle giornate di confronto tecnico pubblico a Ca' Farsetti; l'approfondimento di due-tre progetti ritenuti migliori dal gruppo di lavoro e portati a livello di vero progetto di massima; una proposta per sperimentare una prima chiusura parziale alle bocche di porto, verificando quanto possa incidere sui picchi di marea. Nei faldoni mancheranno solo le carte sullo stato di avanzamento dei lavori in corso alle bocche di porto: «Abbiamo chiesto progetti e contratti al Magistrato alle acque almeno una decina di giorni fa, ancora non abbiamo avuto risposta», dice Calligaro.
L'invio delle carte è stato richiesto dalla stessa presidenza del Consiglio dei ministri che mercoledì 31 luglio ha avviato l'istruttoria delle proposte integrative in materia di difesa delle acque alte, appunto il "progetto Mose", provenienti dal Comune di Venezia. L'iniziativa - si legge in una nota di Palazzo Chigi diffusa ieri dall'agenzia di stampa Ansa - fa seguito al Comitatone dello scorso 20 luglio. Il primo passo di tale istruttoria è costituito dalla richiesta formale, da parte della presidenza del Consiglio, di tutta la documentazione ufficiale in possesso del Comune di Venezia, affinché la si possa mettere a disposizione dei soggetti istituzionali interessati, dai quali avere, quanto prima, le relative valutazioni tecniche di competenza.
Questo lavoro istruttorio in pieno agosto dovrà essere concluso per ottobre, quando presumibilmente si terrà la seconda seduta - forse a Venezia - del Comitatone. I lavori del Mose, nel frattempo, procedono.

News correlata a: [ Dibattito sul Mose ] [ Acqua Alta ]

 

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