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Autore: ENZO PEDROCCO

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Archivio News

02/12/2007 - «Il turismo pesa troppo sui trasporti in città»

Assessore Mingardi, parliamo di Imob. I veneziani non hanno ancora le idee chiare...
«È un progetto di Actv, che l'azienda organizza e gestisce al proprio interno e di conseguenza non posso parlare più di tanto. Si tratta di un progetto che coinvolge più comuni, la Provincia e tutti quegli enti che hanno accettato il passaggio da bigliettazione cartacea ad elettronica. All'amministrazione comunale vengono comunicati di volta in volta i progressi e i cambiamenti».Quindi quando verrà attivato il servizio?«Con il nubifragio di settembre alcune apparecchiature e tecnologie sono andate sott'acqua e messe fuori uso e a ciò sono seguiti inevitabili ritardi. Non sono a conoscenza di date precise ancora, ma so che il servizio dovrebbe partire verso marzo.L'amministrazione tempo fa ha suggerito ad Actv che tutto il mondo si muove con i biglietti elettronici e che era il caso di mettersi al passo con i tempi. Più di questo non può fare, i dettagli e i tecnicismi del progetto sono di competenza di Actv che per altro sta sviluppando l'Imob tramite la sua controllata Vela».Sul fronte trasporti i cittadini lamentano servizi scadentissimi sulla linee 41/42 per Murano, 52 per il Lido, Sant'Erasmo, laguna nord in generale..
«La situazione che ci troviamo ad affrontare di vera ed enorme esplosione di turismo non ci ha preso di sorpresa, ma sta diventando, comunque, di portata davvero eccezionale. Siamo partiti dalla riorganizzazione della linea che riteniamo prioritaria, quella in Canal Grande, ma è solo un primo passo di un progetto più ampio, che coinvolge l'intera città e al tempo stesso richiede molte risorse. Sappiamo di dover dare risposte a tutta Venezia, alla laguna nord, a San Pietro di Castello, a Murano e Burano. Questo primo intervento che partirà a gennaio è una prima risposta importante alla città; seguiranno altre azioni perché siamo consapevoli delle necessità impellenti».Intanto il problema in laguna nord rimane...«La questione è complessa, perché la massa di turisti non è più concentrata in una ventina di giornate l'anno, al Redentore, alla Storica o a Carnevale. Tutti i giorni esiste il problema della mobilità e della vivibilità e del diritto dei veneziani di riappropriarsi della città. A primavera ci saranno altri cambiamenti per fronteggiare le situazioni di difficoltà di Murano e Burano. Non si tratta solo di troppa gente a bordo dei mezzi, ma è anche una questione di frequenze delle corse, specie in laguna nord. Ma servono risorse e noi abbiamo già reso gratuito il servizio per gli over 75, tolto il pagamento della Carta Venezia per i residenti, promosso offerte commerciali per gli studenti che pagano 10 mesi e ne hanno 12 di servizio».I cittadini non sono soddisfatti del rapporto qualità-prezzo del servizio...«La linea dedicata in Canal Grande e una serie di servizi aggiuntivi, compresi i collegamenti diretti tra Lido e San Zaccaria in alcune fasce orarie, devono essere apprezzati. Bisogna migliorare pulizia, spazio nei mezzi, fruibilità degli stessi, tutte quelle cose che rendono normale utilizzare vaporetti e autobus».Il Comune modificherà il contratto di servizio con Actv?
«Il contratto è un fatto tecnico, regolamenta chi fa cosa tra amministrazione e Actv. Credo che ai cittadini interessi la qualità del servizio».Daniela Pierobon


 

29/11/2007 - Pat: ecco il progetto per una città «unica»

È stato presentato un po' in sordina e solo con qualche incontro pubblico che non ha reso giustizia della sua importanza. Eppure, il documento preliminare al Pat (Piano di assetto del territorio) sarà lo strumento urbanistico e politico fondamentale per lo sviluppo della città nei prossimi anni. Approvato dalla Giunta all'inizio di ottobre, esso prevede le linee guida di ciò che sarà la pianificazione secondo la Legge urbanistica regionale del 2004, definendo gli obiettivi generali e le scelte strategiche che il Comune intende fare sul proprio territorio. Ovviamente, quello che è in fase di presentazione nel corso di questi giorni è solamente una bozza poiché saranno le indicazioni e le osservazioni di cittadini, categorie economiche e professionisti a consentire l'assetto definitivo. Essendo stato approvato il 5 ottobre, il termine per la presentazione delle osservazioni scade il 5 dicembre. A meno che non intervenga una proroga del termine, chi non ha avuto occasione di visionare prima questo documento, avrà solo una settimana per poterlo fare.
Il nuovo Piano intende coinvolgere l'intera area del Comune di Venezia, compresa la laguna , determinando così il ritorno alla pianificazione territoriale globale come nel primo Prg del 1962. Una filosofia che poi fu stravolta dalla prassi delle amministrazioni che si sono susseguite di operare solo su varianti parziali per singole aree geografiche (Città storica, Mestre, Pellestrina, Lido, Murano eccetera).
Il documento è molto corposo in termini di fogli, ma alla fine ciò che pare emergere dopo una lettura sbrigativa è una sorta di decalogo delle buone intenzioni, che privilegia certe zone e sembra trascurarne altre. Ecco un elenco, ovviamente non esaustivo, dei temi principali.
VENEZIA RESIDENZA - Più che di tutela della residenza si parla ancora del ringiovanimento della popolazione attraverso la presenza stanziale di studenti universitari. A questo proposito, vengono citati i recuperi di alcune aree, come l'ex Italgas a Santa Marta, che potrebbe avere una destinazione mista. Viene poi riproposto il recupero degli ex cantieri Actv a Sant'Elena, dove c'è un'elevata possibilità insediativa. Infine, si parla del possibile recupero di contenitori per il social housing. Un accenno al recupero della riva (ex spiaggia) di San Basilio per i veneziani. Dimenticate completamente la Giudecca e le isole minori della laguna .
VENEZIA TURISMO - È più un discorso politico che urbanistico. Niente impegni su possibili limitazioni ai cambi d'uso alberghiero o extralberghiero, ma solo la consapevolezza che il fenomeno va regolamentato. L'asse portante rimane quello già congestionato del ponte della Libertà, che vedrà l'arrivo della metropolitana regionale di superficie, del garage alla Marittima, del People mover, del tram con arrivo a San Basilio. Per gli alberghi si parla di un coinvolgimento di Murano, isola che ne è priva.
LAGUNA - È menzionata solo come parco e non nelle sue possibili funzioni di rapporto continuo con la città, a cominciare dagli assi di trasporto che pure attualmente ci sono e la possibile coniugazione tra salvaguardia e sviluppo. Sulla nautica da diporto, dopo tanti proclami, viene citato solo il progetto di San Nicolò.
MARGHERA - In varie parti del documento si fa riferimento a Marghera come un polo del terziario, della terminalistica e della logistica. Si dice che il Pat prenderà in considerazione le potenzialità insediative della portualità crocieristica, ma i temi sono il potenziamento della cantieristica, delle attività innovative e portuali e una progressiva contrazione delle attività petrolchimiche. Viene conservato il progetto della "città giardino".
MESTRE - Prevista un'espansione di Mestre piuttosto regolata, prendendo atto della riduzione della popolazione effettiva rispetto alle stime dei precedenti strumenti urbanistici. Sorprendentemente non c'è un accenno all'adeguamento degli assi viari principali del centro. È poi accennata, ma senza senza una definizione, il progetto della metropolitana sublaguna re tra Tessera e le Fondamente Nuove.

Michele Fullin


 

24/11/2007 - Rifiuti, 2 chili al giorno per ogni residente

Qual è lo stato di salute del territorio veneziano? Nel Rapporto sullo stato dell'ambiente 2007 presentato ieri dall'assessore all'Ambiente Pierantonio Belcaro c'è una risposta a tutti gli aspetti di questo interrogativo. Si tratta di una fonte di informazioni da cui si può ricavare un ritratto abbastanza fedele della qualità della vita in questa città.
«In campo di bilanci ambientali - ha osservato Belcaro - ogni amministrazione fa ciò che vuole in quanto non esiste un criterio unico in campo nazionale. Nel nostro piccolo abbiamo cercato un approccio onesto, mettendo in risalto le molte luci ma anche le situazioni problematiche».In una rappresentazione grafica molto godibile, questa guida di quasi 200 pagine (che da lunedì sarà in distribuzione gratuita nella sede di campo Manin) evidenzia i punti di forza e quelli di debolezza del sistema Venezia. Vediamo di elencarli sommariamente.
RIFIUTI - Ogni cittadino produce in media 744 chili di rifiuti ogni anno, dato che epurato dai pendolari e dai turisti, viene ridotto a 532, non molto al di sopra della media provinciale. Cresce bene la raccolta differenziata che ha raggiunto il 25 per cento del totale. «Con l'estensione a tutti i sestieri - ha concluso Belcaro - ci avviciniamo alla soglia di legge del 35 per cento». Per quanto riguarda l'educazione di certi residenti, come testimoniano i frequenti e corposi abbandoni di materiali ingombranti nelle calli e sulle rive, c'è invece ancora molto lavoro da fare.
MOBILITÀ -Crescono le piste ciclabili (dal 2002 al 2006 si è passati da 34 a 53 chilometri) mentre le vetture ecologiche del trasporto hanno raggiunto il 10 per cento del parco automezzi dell'Actv. L'utilizzo del car sharing è cresciuto in modo esponenziale: solo nel 2005 erano stati percorsi 267mila chilometri e nel 2006 si è passati sono stati superati i 900mila con un parco macchine di 45 unità di cui 16 a metano.
QUALITÀ DELL'ARIA - Il livello delle polveri sottili è stabilmente sopra il livello di guardia per circa 170 giorni l'anno. Per quanto riguarda l'ozono, a Sacca Fisola i giorni in cui è stata superata la soglia di protezione della salute umana sono stati 78 nel 2006, contro i 42 di via Bottenigo a Marghera e gli 8 di via Bissuola. L'inquinamento a Sacca Fisola è oggetto di dibattito e c'è chi afferma che le grandi navi che ormeggiano di fronte non siano del tutto estranee a ciò.
ONDE ELETTROMAGNETICHE - Il numero delle antenne per cellulari è in continuo aumento (255 nel 2006) e dal 2004 sono in corso campagne di rilevazione con 13 centraline acquistate dal Comune ad uso delle singole Municipalità.
ILLUMINAZIONE - A Venezia centro storico il 98 per cento dei punti luce è formato da lampade a vapori di mercurio, considerate a bassa efficienza sia energetica che luminosa e pertanto andranno sostituite.
ACQUA POTABILE - La qualità dell'acqua è buona, ma sono ancora molto elevate le perdite della rete idrica, che si nel 2006 avevano superato il 35 per cento dell'acqua prelevata. Il consumo di acqua potabile per cittadino è invece diminuito del 18 per cento in 5 anni. Merito anche delle campagne informative per il risparmio di una risorsa preziosa.
AREE PROTETTE - Ogni anno sono 200mila gli uccelli acquatici che svernano in laguna . Un dato che conferma l'importanza di questo ecosistema a livello internazionale. Lo stato di conservazione dei litorali, invece, non è ritenuto soddisfacente per via dell'urbanizzazione, del proliferare di piante infestanti di origine esotica e anche dei lavori del Mose, che stanno "rendendo ancora più difficile la sopravvivenza di alcune specie a causa dell'incremento della pressione antropica e del conseguente disturbo. Risultano poi - si legge nel rapporto - irrimediabilmente distrutte superfici di habitat tra Lido e Pellestrina".

Michele Fullin


 

10/11/2007 - Trasporto sostenibile a Nordest, Chioggia capofila

Chioggia, il suo porto, casello d'entrata della navigazione interna affidata più che al Po, dal regime idrico altalenante, al sistema di canali Fissero-Tartaro-Canal Bianco, vedrà incrementarsi il ruolo di terminal strategico per i trasporti nel Nord Italia con l'entrata in vigore di un mezzo, la nave allibante "Romano P." in grado di operare sulle navi oceaniche che altrimenti, se non alleggerite non potrebbero entrare in laguna .
Questo lo scenario delineato ieri al convegno per presentare l'iniziativa portata avanti in joint venture dalla Pagnan spa, dalla Cia, Centro intermodale adriatico della famiglie De Vecchi e dalla multinazionale americana Cargill, che crede nella piattaforma laguna re e vi destinerà, a partire dall'anno prossimo, dalle 4 alle 500mila tonnellate l'anno solo per i prodotti destinati all'industria dei mangimi.
"Siamo qui -ha puntualizzato il presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, che ha tirato le conclusioni del convegno sulle nuove modalità del trasporto, in pratica una riscoperta dell'acqua come via di comunicazione- non tanto per inaugurare un mezzo, la nave allibante, tecnologicamente all'avanguardia. In una città, splendida com'è Chioggia, salutiamo il dispiegarsi di un nuovo panorama che può avere nello sviluppo dei trasporti un punto di forza. Ritengo che un trasporto rispettoso dell'ambiente e che punta sul pedaggio per chi voglia utilizzare la strada rappresenti una grande risorsa per il Veneto, la sua gente e per il settore industriale".
Il sindaco di Chioggia, Romano Tiozzo, s'è soffermato sul "sistema portuale della laguna , che dispone di tutte le potenzialità per essere un elemento significativo dello sviluppo del sistema distributivo che trova nell'intermodalità una carta vincente. Le possibilità collegate ai mezzi moderni, il trasbordo nave-chiatta, le tecnologie impiegate, rispettose dell'ambiente (quasi inesistente il fenomeno delle polveri per il trattamento delle rinfuse, basso il consumo di energia) sono garanzia di impegno sostenibile. Quindi produzione di ricchezza senza gli inconvenienti che sposso hanno accompagnato l'operato industriale. Che Chioggia sia in prima fila in un progetto del genere è motivo di vanto".
Il percorso dal mare al centro della pianura Padana fino a Mantova e, nei prossimi anni fino a Cremona fa risaltare la posizione strategica di Chioggia ed in genere della piattaforma logistica laguna re. La multinazionale Cargill, lo ha detto il vicepresidente Olivier Kerr, la ritiene la più importante del sud Europa. Questa valutazione associata al ruolo e all'esperienza della Pagnan spa, che opera a Chioggia, nel settore portuale, dagli anni Sessanta e all'impegno di Cia, Centro intermodale adriatico, sono garanzie di successo. Il traguardo cui l'iniziativa tende è la riconversione del sistema industriale legato alla chimica di Marghera mediante l'incentivazione della trasformazione dei prodotti dell'agricoltura, un nuovo slancio alla portualità laguna re che, lo hanno affermato il sindaco di Chioggia e Giancarlo Zacchello, presidente dell'Autorità portuale di Venezia "proprio per la loro diversità risultano complementari".
Il convegno promosso dalle famiglie Pagnan e De Vecchi in collaborazione con Cargill ha richiamato a Chioggia i più importanti rappresentanti dell'agrobusiness. Giardano Veronesi, presidente della Veronesi finanziaria spa, una delle prime aziende italiane nella produzione di mangimi ha così commentato l'operazione legata alla messa in esercizio del "Romeno P." "Finalmente: era ora. Raggiungiamo questo traguardo con un ritardo di trent'anni. Le altri paesi, in Europa e fuori hanno già applicato soluzioni del genere. Il paese ha bisogno -ha rilevato dal suo punto di vista Veronesi- di un'energica sferzata: deve svegliarsi. Se non ci riusciremo per i nostri figli si prefigura un futuro incerto che ha però qualche punto già fin d'ora individuabile: dovranno rassegnarsi a pulire le scarpe ai cinesi ed indiani".
Giorgio Boscolo


 

01/11/2007 - «Pochi uomini e tante competenze Ecco perché in laguna la lotta rimane impari»

«In questo gioco, i "ladri" sono molto più forti delle "guardie" e pertanto la lotta per il controllo del moto ondoso è destinata a rimanere impari, stanti le attuali condizioni».
L'ammiraglio Stefano Vignani (nella foto) è il comandante della capitaneria di porto di Venezia e per lui è difficile ammettere le difficoltà che si incontrano nel tentativo di "domare" il traffico acqueo a Venezia. Colpa forse delle molteplici mansioni che i suoi uomini devono svolgere in materia di controllo delle navi che arrivano e partono da uno dei maggiori porti del Mediterraneo, sorveglianza delle coste di tutta la regione, sicurezza della navigazione e supervisione di una montagna di pratiche. Se gli si rammenta che a volte basta la semplice presenza di una pattuglia in divisa per scoraggiare gli eccessi di velocità dei più indisciplinati, lui risponde dicendo che è una questione di risorse.
«Il personale - continua l'ammiraglio - lavora 36 ore la settimana ma una settimana è fatta di 168 ore in cui bisogna essere operativi 24 ore su 24 e sette giorni la settimana, senza conoscere le festività. In queste condizioni, con gli uomini che ho riesco a mettere pattuglie in campo per un periodo limitato. Il problema vero è che se la barca è in laguna per un'ora, durante le altre 23 in cui non può essere presente gli indisciplinati fanno ciò che vogliono. Tenga presente anche che per contestare un'infrazione occorre il telelaser, che utilizziamo comunemente, perché non è possibile in acqua fare contestazioni generiche sulla velocità. Stiamo utilizzando anche barche civetta dotate di gps per tallonare chi corre, ma è evidentemente che questi sforzi non bastano».
Proprio lunedì Vignani ha presentato assieme all'Autorità portuale il sistema "Safe", che prevede il monitoraggio di tutte le navi e le imbarcazioni che attraverseranno le acque marittime. Duecento telecamere vedranno anche nella nebbia la targa di chi corre troppo e consentiranno con il laser misuratore di velocità la contestazione delle infrazioni. Chissà che il Governo preveda la possibilità di rafforzare l'organico almeno per la gestione del nuovo impianto.
(m.f.)


 

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